giovedì
21 Agosto 2025

La nuova caserma dei carabinieri tarda ad arrivare: preoccupazione a Marina

Il Comitato per la permanenza dell’Arma: «Che fine ha fatto la soluzione del centro civico?». Il sindaco rassicura tutti sul presidio: «L’Arma rimarrà in paese, ci stiamo lavorando»

CatturaTornano agitate le acque a Marina di Ravenna per la permanenza della caserma dei carabinieri. L’amministrazione Matteucci negli ultimi mesi del suo mandato aveva prospettato una soluzione: la stazione dei carabinieri sarebbe stata spostata al centro civico. L’Arma nella sede attuale è infatti sottoposta a sfratto esecutivo da diversi anni. Quella soluzione – che sarebbe dovuta diventare realtà entro il 2017 – però tarda a concretizzarsi, con ogni probabilità a causa di alcune problematiche strutturali (il centro civico non era pensato per questo tipo di insediamento e da poco al piano terra si è trasferito il museo subacqueo) e ai cittadini è venuto il dubbio. Tanto che il comitato che si era formato per raccogliere le 3.200 firme a favore della permanenza dei militari nel paese si è riattivato.

In una lettera inviata a istituzioni e giornali, il comitato «esprime forte preoccupazione per il futuro della caserma dell’Arma in paese. Sta purtroppo venendo meno la fiducia alla soluzione che era stata presentata lo scorso anno dall’amministrazione di Fabrizio Matteucci». Torna quindi con forza la richiesta di un «piano B» che preveda magari anche l’utilizzo di un’area comunale in via Trieste che era stata adibita allo scopo. L’ostacolo più grande riguarda i fondi: trovata l’area bisognerebbe avere un investitore che costruisca l’edificio. Non facile, di questi tempi, per questo si era optato per la ricerca di un edificio già esistente. Di certo, sottolinea il comitato, «per il paese è assolutamente irrinunciabile la presenza della caserma dei carabinieri a Marina di Ravenna in un edificio che consenta ai militari di svolgere in maniera dignitosa la loro attività».

Il sindaco Michele De Pascale ha rassicurato il comitato dalle pagine del Resto del Carlino: «Abbiamo una certezza: i carabinieri non si sposteranno mai da Marina di Ravenna. Per il resto a breve individueremo la sede più idonea, innanzitutto, a soddisfare le esigenze tecniche e operative dell’Arma».

Va al lavoro e lascia il figlio di 5 anni a casa da solo: trovato in strada all’alba

La babysitter era in ritardo e lui doveva essere al lavoro così è uscito di casa all’alba lasciando il figlio di 5 anni che dormiva da solo ma il piccolo si è svegliato e non trovando i genitori è sceso in strada mezzo nudo in lacrime fino a quando l’ha trovato una vicina svegliata dal pianto: i carabinieri hanno rintracciato il padre, un 40enne moldavo, e l’hanno denunciato per abbandono di minore. L’episodio risale alle 6 di ieri, 29 giugno, a Faenza. L’uomo lavora come magazziniere e ha spiegato ai militari che la moglie era fuori città e la donna che doveva accudire il piccolo era in ritardo.

Un Moro di Venezia in vendita a 325mila dollari. Nel ’90 il varo con Ennio Morricone

Le musiche del celebre compositore per accompagnare la cerimonia sontuosa con la regia di Franco Zeffirelli nelle acque di Venezia: fu la prima barca voluta da Raul Gardini per la Coppa America di vela del 1992. Ora è in California

5832919 20160609095555426 1 XLARGEEra stata progettata per essere solo una barca prova ma il varo fu lo stesso in grande stile: issata a bordo di un pontone per una cerimonia sontuosa nella laguna di Venezia di fronte a piazza San Marco con la regia di Franco Zeffirelli e le musiche curate da Ennio Morricone. Era l’11 marzo del 1990 quando veniva battezzato il primo Moro di Venezia con lo scafo rosso, l’inizio della rincorsa dell’imprenditore ravennate Raul Gardini all’America’s Cup di vela a San Diego nel 1992, e oggi quella barca è in vendita per 325mila dollari.

5832919 20160609095631727 1 XLARGESu internet si trova l’annuncio. Abbiamo contattato il referente per avere alcune informazioni. La barca oggi appartiene a Paul Cheung di Vancouver, si trova nella baia di Sausalito in California ed è in buone condizioni, ancora funzionante. Secondo quanto ci scrivono dall’America qualche mese fa a bordo a dare un’occhiata è salito anche Paul Cayard, lo skipper che vinse la Louis Vuitton Cup a San Diego.

I ventisette anni di vita della barca contraddistinta dal numero velico Ita-01 sono ricostruiti dal sito Velaveneta.it: dopo un paio di anni come barca scuola e aver gareggiato al campionato del mondo di Classi Coppa America, nel 1994 è stata acquistata da una squadra russa con la quale ha regatato nel campionato del mondo Iacc 1994.  Recuperata da una banca, è stata acquistata nel 1998 da un uomo d’affari di Chicago che ha installato un motore e ha navigato per un paio di anni a San Diego, prima che ancora una volta cadesse vittima delle banche. Fu poi acquistata da Tina Kleinjan e John Sweeney, restaurata, riverniciata e poi nel 2006 rivenduta.

Il Moro di Venezia che vinse la Louis Vuitton Cup e perse la Coppa America nel 1992 è però il quinto di cinque scafi varati nei due anni precedenti. Sempre secondo il sito Velaveneta.it l’ultimo proprietario del quinto è l’americano Bill Koch, armatore della barca che sconfisse proprio il Moro 25 anni fa. Del secondo e terzo scafo abbiamo già scritto nei giorni scorsi, il quarto invece è in fase di restauro a San Diego in attesa di diventare una nave scuola.

Ecco come segnalare al Comune i danni del nubifragio. C’è tempo fino al 14 luglio

Si tratta di comunicazioni che non costituiscono riconoscimento automatico di contributi. Moduli da scaricare online e consegnare via email o allo sportello

RAVENNA 28/06/17. NUBIFRAGIO, DANNI CAUSATI DA VENTO E PIOGGIA
NUBIFRAGIO, DANNI CAUSATI DA VENTO E PIOGGIA. VIALE SANTI BALDINI

Le segnalazioni di danni per il nubifragio del 28 giugno a Ravenna – subiti da privati cittadini, attività economiche e produttive, attività agricole e agroindustriali – possono essere inviate al Comune entro il 14 luglio. La comunicazione è ai fini della ricognizione prevista per legge e non costituisce riconoscimento automatico di eventuali contributi a carico della finanza pubblica per il ristoro dei danni subiti. La possibilità di ottenere finanziamenti verrà eventualmente comunicata in seguito. A questo proposito Palazzo Merlato raccomanda di tenere traccia delle fatture o ricevute di tutti i pagamenti effettuati relativamente ai danni subiti dagli eventi atmosferici eccezionali, necessarie nel caso in cui, in una fase successiva, sia possibile chiedere contributi regionali o statali.

Per la comunicazione al Comune vanno utilizzate delle apposite schede di censimento da compilare e presentare a cura degli aventi titolo. Le schede sono disponibili sul sito internet del Comune a questo link e andranno restituite compilate via mail all’indirizzo di posta elettronica protezionecivile@comune.ra.it oppure consegnate a mano allo sportello polifunzionale del Comune di Ravenna, in via Berlinguer 68, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e il pomeriggio di martedì e giovedì dalle 14.30 alle 16.30. Il Comune ha messo a disposizione un apposito ufficio al quale ci si può rivolgere per consulenza telefonica, assistenza e qualsiasi chiarimento per la compilazione e presentazione delle segnalazioni, telefonando allo 0544.482739 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.

Chi acquista dai venditori abusivi in spiaggia rischia sanzioni da 25 euro

Per il secondo anno la campagna della Regione contro l’illegalità: «Non c’è solo evasione fiscale ma anche rischi per la salute»

AbusiviSanzioni a partire da 25 euro per chi acquista prodotti o servizi offerti da venditori abusivi che nel periodo estivo affollano in particolare le spiagge della riviera emilianoromagnola piene di turisti. La misura repressiva fa parte di un pacchetto di iniziative all’interno della campagna promossa dall’assessorato regionale al Commercio e Turismo, realizzata d’intesa con le prefetture e alla quale hanno aderito le istituzioni locali e le associazioni di categoria. L’obiettivo è sensibilizzare i residenti e i turisti contro il fenomeno dell’abusivismo commerciale, disincentivando gli acquisti da operatori abusivi.

“Liberi dall’abusivismo. Insieme, diciamo no all’illegalità e al crimine, sì alla sicurezza e alla salute”: lo slogan della campagna fa leva anche sui potenziali rischi sul piano della salute derivanti dall’acquisto di merce contraffatta, perché realizzata con materiali scadenti e tossici. La campagna quindi ha l’obiettivo di lanciare segnali forti anche sotto l’aspetto economico, per contrastare il commercio illegale e l’evasione fiscale, e sociale: gli operatori abusivi sono spesso gli ultimi anelli della catena di illegalità, abusati e sfruttati da parte delle organizzazioni criminali, solo una pedina (si legge nel dépliant della campagna) la più esposta e la più debole della rete dell’illegalità e dell’economia criminale. L’invito è dunque a non acquistare merce abusiva e a segnalare traffici e azioni illegali alle autorità competenti al numero telefonico antievasione 117 nel caso si sia testimoni di traffici o azioni illegali.

È il secondo anno dell’iniziativa. Sono stati previsti mille manifesti, 150mila dépliant e 7.500 locandine e verranno coinvolti alberghi, campeggi e stabilimenti balneari del litorale adriatico della Riviera romagnola, nei Comuni capoluogo di provincia e nelle sedi regionali delle associazioni di categoria. Programmate anche uscite sui principali quotidiani regionali e sui social media, annunci e spot radiofonici.

«Con questa campagna di comunicazione – commenta l’assessore al Turismo e Commercio Andrea Corsini – vogliamo contribuire alle azioni per contrastare l’illegalità commerciale e trasmettere un messaggio ai tanti turisti della costa e delle città d’arte: le nostre destinazioni sono luoghi sicuri, dove istituzioni e associazioni di categoria sono impegnate a far rispettare le regole della convivenza civile».

Quei cantieri che sfornano gioielli galleggianti da decenni

Le testimonianze dei titolari di Pier12 a Marina e De Cesari a Cervia, costruttori di barche: «Piccoli segnali di ripresa»

Pier12
Una vista dall’alto del cantiere nautico Pier12 di Giovanni Ballanti a Marina di Ravenna

«Siamo una penisola e non la Svizzera eppure la nautica viene bastonata in tutti i modi». Il 64enne Giovanni Ballanti è il titolare del cantiere Pier 12 a Marina di Ravenna fondato nel 1978 con il padre. «Da un paio di anni c’è un po’ di ripresa nel settore ma niente a che vedere con i livelli di otto-dieci anni fa. Però la gente sta ritrovando fiducia e per fortuna chi ha una barca non viene più considerato un delinquente che evade soldi». A danneggiare il settore infatti secondo Ballanti ha contribuito anche l’immagine che è stata creata da alcuni provvedimenti: il Governo Monti è stato un disastro totale e ha scatenato un fuggi-fuggi verso la Croazia di chiunque potesse spostare la barca, una caccia alle streghe ingiustificata». La crisi ha coinvolto un mondo di indotto vastissimo: «I produttori di vetroresine, i falegnami, i tappezzieri, i velai: forse non ci si rende conto quante competenze ci sono dietro una barca». Ma ora la crisi è alle spalle? «Si vede la ripresa perché i cantiere cominciano ad avere commesse per barche nuove ma chi faceva dieci barche all’anno ora ne fa tre».

E così il settore ha meno bisogno di forze fresche e si perdono competenze artigianali raffinate: «Trovare un bravo falegname per una barca non è facile, non è che si possa improvvisare uno che fa delle finestre». Nel cantiere di Ballanti, che tutti conosco semplicemente come Dondo, è stato in rimessaggio anche il Moro di Venezia dell’Autorità portuale. E lo stesso Ballanti è stato membro dell’equipaggio di Azzurra, la barca timonata da Cino Ricci nella Coppa America del 1983. Di quella barca oggi rimane solo lo scafo in alluminio esposto a Porto Cervo. Ma non è l’unica nostalgia di Dondo: «Quella che stanno facendo adesso non è Coppa America. Questi missili che corrono avanti e indietro per il mare non mi divertono. E non ho ancora capito se lo scopo di guardare le regate sia quello di vedere chi vince o sperare che qualcuno si ribalti e vada tutto a carte quarantotto. Mi limito a tifare per i neozelandesi perché se vincono hanno già detto che si torna al monoscafo».

Il porto di Cervia

A Cervia c’è un cantiere nautico che sforna barche dal 1947, settant’anni di produzione che hanno messo in acqua 390 esemplari unici, nessuno uguale all’altro. Oggi al timone c’è Paolo De Cesari che ha 70 anni, ha ereditato dal padre e si prepara a passare il testimone alle figlie: «Il Comune di Cervia sembra poco interessato al nostro settore. Basta pensare alla telenovela per gli escavi dei fondali: troppo bassi i fondali, molti hanno spostato la barca a Rimini e qua non torneranno più». Come impresa però la De Cesari resiste: «Siamo cinque fissi e dieci stagionali per i momenti di produzione. Quest’anno stiamo facendo tutti otto ore al giorno e non solo mezza giornata come gli ultimi anni, è incoraggiante». Segnali di ripresa: «Nei prossimi giorni cominceremo la produzione di una barca da venti metri su commissione di due progettisti americani. All’estero conoscono le nostre capacità».

Vergassola e la troupe Sky a Ravenna per un programma sulle bellezze d’Italia

Il comico in piazza del Popolo con Veronica Gentili. Le puntate di “Sei in un Paese meraviglioso” il lunedì sera sul canale Arte

Vergassola
Dario Vergassola e Veronica Gentili in piazza del Popolo durante le registrazioni

Sono in corso in centro a Ravenna le registrazioni del programma “Sei in un Paese meraviglioso”, 18 puntate che andranno in onda tutti i lunedì in prima serata per tutta l’estate, alle 21.15.

Vergassola ArteIn piazza del Popolo è così possibile incontrare in queste ore i conduttori del programma, il noto comico Dario Vergassola e l’attrice Veronica Gentili.

Ravenna è protagonista del programma (nato da un’idea di Francesco Delzio, direttore relazioni esterne di Atlantia e Autostrade per l’Italia) in quanto si tratta di un viaggio lungo i siti patrimonio Unesco italiani.

Maltempo: compromessi i raccolti di mais e girasole, ma anche frutteti e vigneti

Coldiretti ha contattato tutti i sindaci della provincia, invitandoli a denunciare la mappa dei danni causati dal fortunale del 28 giugno

Mater Naturae Frutta
Un albero da frutto danneggiato in una foto postata su facebook dall’azienda Mater Naturae di Ravenna

Proseguono senza sosta le verifiche in campo avviate da Coldiretti Ravenna al fine di accertare e rendicontare i danni agricoli e le perdite economiche e fondiarie provocate dal violento evento atmosferico che nel pomeriggio di mercoledì ha colpito l’intero territorio provinciale, dalla costa ravennate all’alto faentino. La grandine accompagnata da vento con raffiche fino a 100km/h si è rivelata, infatti, un mix letale per la campagna, già profondamente provata da questi mesi in cui si sono alternati caldo anomalo, gelate tardive, grandinate, e siccità.

Sulla base dei rilevamenti avviati da Coldiretti e in corso tutt’ora, necessari per dettagliare e quantificare i danni alle colture agricole e per attivare tutte le procedure del caso con la conseguente individuazione dei benefici di legge applicabili, risultano fortemente danneggiate le coltivazioni erbacee in tutta la provincia – mais, girasole ed orticole in particolare, che non raggiungeranno il termine del ciclo colturale – ma i danni sarebbero ingenti anche per quanto riguarda frutticoltura e viticoltura, con centinaia di alberi da frutto e vigneti spazzati via dalla forza dirompente del vento, con impianti fortemente danneggiati o completamente defoliati.

Già nella giornata di ieri (giovedì 29 giugno) Coldiretti si è attivata contattando tutti i sindaci dei Comuni della provincia coinvolti dal fortunale, invitandoli a denunciare presso l’Agenzia del Territorio la ‘mappa’ dei territori agricoli che hanno subito danni al fine di consentire l’applicazione per l’anno 2017 delle normative previste sulla non imposizione fiscale dei redditi agrari.

Coldiretti delineerà nei prossimi giorni una mappa definitiva dei danni in campo e delle perdite fondiarie subite dagli agricoltori del Ravennate, già oggi individuate in particolare nei territori dei comuni di: Alfonsine – principalmente località Alfonsine e Longastrino; Bagnacavallo – principalmente località Boncellino e Traversara; Brisighella – principalmente località Brisighella e Rontana; Faenza – principalmente località Fossolo, Granarolo, Merlaschio, Reda, San Biagio e San Pier Laguna; Ravenna – in vaste aree ed in particolar modo in località Filetto, Longana, Madonna dell’Albero, Mezzano, Piangipane, Ponte Nuovo, Roncalceci, San Bartolo, San Michele, Santerno, Villanova di Ravenna; Russi – principalmente località Godo e San Pancrazio.

Il monitoraggio, una volta completato, sarà consegnato nelle mani delle istituzioni e degli uffici comunali preposti e alla Regione al fine di poter procedere alla richiesta dello stato di emergenza per calamità naturale, passo fondamentale per ottenere i fondi necessari al ripristino delle attività agricole danneggiate.

Coldiretti sottolinea, da ultimo, come peraltro ribadito dal Governo durante il recente G7 svoltosi a Bologna nonché dal Governatore Bonaccini, a Ravenna per verificare di persona l’accaduto, «la necessità di accelerare sulle politiche sul ‘climate-change’, interventi fondamentali per garantire un futuro all’agricoltura, all’ambiente e quindi all’intera società e all’intero pianeta. Mentre l’amministrazione Trump straccia gli accordi sul clima, infatti, aumentano ogni giorno le bizzarrie del meteo che in questo inizio d’anno hanno visto l’alternarsi in pochi mesi di maltempo, caldo anomalo, gelate e siccità con danni al settore agricolo italiano per oltre un miliardo. Ma l’agricoltura, per effetto dei cambiamenti climatici e degli eventi estremi, nell’ultimo decennio ha perso in totale più di 14 miliardi di euro».

Rosetti della Canottieri torna in nazionale dopo otto anni: farà la Coppa del Mondo

Canottaggio / Oltre al senior, altri due ravennati convocati in maglia azzurra: Alexandra Kushnir e Gergo Cziraki selezionati per i Mondiali Junior e Under 23

Rosetti E Cziraki
I due alfieri della Canottieri Ravenna Bruno Rosetti e Gergo Cziraki

Tre ravennati in nazionale. Dopo il ritiro dalla scena internazionale di Marcello Miani, tre atleti della Canottieri Ravenna si guadagnano la convocazione in maglia azzurra in tre diverse categorie: Alexandra Kushnir per i mondiali Junior, Gergo Cziraki per i mondiali Under 23, Bruno Rosetti per la Coppa del Mondo Senior.

Inizia una sorta di seconda fase della carriera per Rosetti, convocato dalla nazionale Senior che sarà in gara a Lucerna per la terza prova di Coppa del Mondo, in programma nella storica cornice del Rotsee di Lucerna dal 7 al 9 luglio. Per il ravennate, campione Mondiale Junior nel 2006,  si tratta del ritorno in maglia azzurra dopo otto anni. Il direttore tecnico Francesco Cattaneo lo ha inserito nell’otto, assieme a Parlato (Marina Militare), Liuzzi (Fiamme Oro), Gabbia (SC Elpis), Perino (Fiamme Gialle), Paonessa (Fiamme Gialle), Mumolo (SC Elpis), Pietra Caprina (CC Aniene) e al timoniere D’Aniello (SC Amalfi)

Alexandra Kushnir
La sedicenne Alexandra Kushnir è al suo primo mondiale giovanile

Passando ai più giovani, Kushnir e Cziraki ottengono la convocazione in virtù dei risultati ottenuti alle selezioni Junior e Under 23 disputate al centro nazionale di preparazione olimpica a Piediluco. Nel canottaggio, infatti, non tutte le gare mettono in palio una medaglia: alcune, infatti, hanno come premio la partecipazione a un Mondiale. La Kushnir ha vinto la sua selezione in singolo, chiudendo col tempo di 8’30”60, rifilando nove secondi al Trieste e quattordici alla Moltrasio, relegando con più ampio distacco le singoliste di Santo Stefano, CRV Italia, Orbetello. Per Alexandra si tratterà della prima partecipazione con la maglia azzurra.  Si troverà a difendere i colori dell’Italia ai Mondiali Junior di Trakai, in Lituania, dal 2 al 6 agosto. Una grande soddisfazione per una ragazza di 16 anni che  si troverà ad affrontare in campo internazionale atlete di anche due anni più grandi di lei.

Cziraki, invece, è giunto secondo nel singolo Under 23, a solo quattordici decimi da Manfrecola della Ilva Bagnoli. In virtù del risultato ottenuto, il baby ravennate è stato convocato per i mondiali di categoria che si terranno a Plovdiv, in Bulgaria, dal 19 al 23 luglio. Per l’atleta della Canottieri Ravenna sarà la seconda partecipazione al Mondiale Under 23, dopo l’ottavo posto dell’anno scorso in doppio a Rotterdam. Gergo nel 2015 aveva già conquistato l’argento agli Europei Junior in quattro di coppia a Racice (Repubblica Ceca), e il sesto posto ai Mondiali Junior a Rio de Janeiro nella stessa specialità.

Parla il nuovo segretario comunale Pd: «Dobbiamo coinvolgere di più gli iscritti»

Alessandro Barattoni, alla vigilia del festival dei diritti di Marina di Ravenna: «Renzi riparta dai territori»

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Alessandro Barattoni

Alessandro Barattoni, 34 anni, di­pen­dente di un’azienda di autotrasporto, è il nuovo segretario comunale del Pd da qualche mese. Lo incontriamo alla vigilia del festival dei diritti organizzato a Marina di Ravenna dal 30 giugno al 2 luglio (vedi a questo link)  in un momento particolarmente travagliato per il Pd, dopo la scissione da parte di Mdp a cui hanno aderito anche molti esponenti del partito locale. E dopo le ultime, disastrose amministrative per i Democratici.

Segretario, che clima si respira nel partito dopo il congresso e dopo la scissione?
«C’è  voglia di discutere e confrontarsi. E credo che dopo un anno in cui per sette volte siamo andati dai nostri a dir loro cosa e come votare, ora sia arrivato il momento dell’ascolto. Un partito come il nostro credo abbia il dovere di confrontarsi con tutti, troppo spesso si è confuso l’ascoltare con il parlare solo con chi ci dava ragione. Per questo, per esempio, tra le prime aziende che abbiamo incontrato c’è l’Acmar (che come noto ha di recente licenziato oltre cento persone, ndr), per capire sia le ragioni dei sindacati e dei lavoratori, sia quelle dell’azienda».
A proposito di aziende più o meno vicine, viene in mente la Cmc, anche per la decisione di non sostenere più lo sport in città.
«Per le imprese, in particolare per le cooperative, sponsorizzare e sostenere non è solo un modo per mantenere un collegamento con la città ma è contribuire alla crescita delle persone, la storia ci dice che le sponsorizzazioni hanno consentito di far avvicinare i soci e i loro figli (in questo caso di muratori, in altri di camionisti, in altri ancora di braccianti) allo sport e alla cultura. Credo che Cmc possa e debba rivedere questa posizione».
Intanto Cmc minaccia di non riaprire il cementificio che occupava 19 persone, dopo l’obbligo di chisura dello stabilimento in Dar­sena per motivi legate alla compatibilità ambientale. Si tratta di un caso in cui la tutela della salute ha prevalso su quella del lavoro?
«Non credo si tratti di questo, e Cmc sapeva da tempo che lì non sarebbe stato possibile continuare a produrre. Sono certo che troverà una soluzione per i 19 lavoratori e anche per riavviare l’impianto che è un valore per tutta la città; restare senza potrebbe comportare problemi per molti».
Ma quale deve essere il ruolo del partito che esprime l’amministrazione, in questo come in altri ambiti? È stato spesso difficile scindere le due cose…
«Sì, è vero e credo che sia uno dei temi centrali, recuperare il ruolo, tornare a essere un luogo dove si produce pensiero attraverso il confronto con gli altri».
Cosa le è piaciuto di più dell’operato di De Pascale in questo primo anno e cosa di meno?
«Credo che Michele abbia fatto molto bene su vari fronti. In particolare è riuscito a portare Ravenna su tutti i tavoli nazionali che contano, come aveva promesso di fare in campagna elettorale. Tra i risultati più importanti c’è sicuramente il fatto di aver conservato i 40milioni di gettito Imu dalle piattaforme petrolifere, fondamentali per dare un po’ di ossigeno anche in termini di manutenzione del territorio».
Le multe ai mendicanti, potrebbe essere un provvedimento discutibile, un contentino agli alleati repubblicani?
«Le multe servono a sanzionare comportamenti scorretti, non mi sentirà mai parlare male delle multe. Se si pensa alla reinternalizzazione dei servizi sociali o al bando per l’accoglienza dei profughi, non credo si possa criticare Michele per le politiche sociali».
Politiche queste, in mano però a un’assessora non del Pd. L’alleanza con Sinistra per Ravenna è una garanzia di politiche di sinistra in questo momento in cui c’è tanto dibattito sulla collocazione dei dem?
«Chi dice che il Pd non è un partito di centrosinistra lo fa in malafede, è evidente. Io credo che le scelte di questo territorio siano la dimostrazione che dove il centrosinistra esiste è in grado di governare ed esprimere politiche diverse e riconoscibili rispetto a dove non governa».
A livello nazionale però ci sono sempre più frizioni tra Pisaspia, Bersani e Renzi. Potrebbero riverberarsi sul territorio?
«Sono curioso e non so cosa succederà alla nostra sinistra… Ma sono anche tranquillo perché conosco la realtà locale e so che qui, come in Regione, è possibile lavorare insieme in modo proficuo».
Un festival a Marina di Ravenna. Un modo per riconquistare il territorio? O è proprio quella una delle sedi che potrebbero essere prestate o concesse a Mdp?
«È vero che Marina è l’unica realtà dove si sono dimessi gli otto noni del direttivo del circolo e per realizzare la festa parteciperanno volontari di tutto il comune. Per quanto riguarda la questione delle sedi, ho chiesto a Mdp un po’ di tempo per capire bene  la situazione, la distribuzione e disponibilità dei volontari e degli iscritti, le necessità dei diversi circoli. Ci troveremo dopo l’estate e sono sicuro che troveremo un accordo. Da parte nostra non c’è nessuna volontà di chiusura».
Intanto però fate un festival dei diritti. Un modo per vedere il bicchiere mezzo pieno da parte della cosiddetta “sinistra”?
«Il tema dei diritti lo abbiamo scelto perché ci sembra importante contestualizzare, mettere in fila le cose in modo che se ne capisca il senso e la direzione. Sicuramente l’allargamento dei diritti è stato un obiettivo raggiunto da parte del Pd. Ora credo che ci si dovrebbe concentrare sulla situazione socioeconomica del paese. Un partito riformista e progressista deve studiare e lavorare ogni giorno perché l’ascensore sociale possa ripartire».
Questa festa sarà anche un modo per incentivare il tesseramento. A che punto siete ?
«Circa il 50 percento del totale del 2016. Ma più che i numeri  mi preoccupano le persone che ci chiedono: “ma perché dovrei tesserarmi? A cosa serve?”. Ecco vorrei dare una risposta concreta a queste persone. È una sfida, che ormai riguarda solo il nostro partito – e aggiungo purtroppo anche perché tutti gli altri soggetti politici non si definisicono partiti ma movimenti, associazioni – ma che come segreteria credo da Ravenna dovremmo porre al Pd Nazionale e riguarda il ruolo e il coinvolgimento dell’iscritto in momenti diversi dell’anno. Non possiamo limitarci a gestire l’esistente».
Ci può indicare un impegno che come partito comunale volete prendere da qui a fine mandato? Una proposta da sottoporre al consiglio?
«Il nostro è un dialogo continuo, saremo a fianco dell’amministrazione e saremo un pungolo».
Alla riapertura dei Tre Ponti ha chiesto scusa. Un po’ una novità nel linguaggio della politica…
«Andando ogni giorno a San­t’A­l­berto so bene il disagio che hanno vissuto i residenti. Gli errori sono stati fatti nella fase iniziale della chiusura e dettati dal mancato confronto con chi tutti i giorni usufruiva di quella strada. Chiedere scusa, una volta terminati i lavori, mi è sembrato doveroso. Può capitare di sbagliare, bisogna saperlo ammettere».
È un consiglio che potrebbe dare anche a Renzi, per cui peraltro lei ha votato, dopo questa infelice tornata di amministrative per il Pd?
«Credo debba seguire la linea che aveva presentato al congresso e che partiva da un’analisi degli errori commessi e si poneva il tema di creare un nuovo centrosinistra. Proviamo a ripartire da lì e dalla connessione di un partito con il territorio e con i propri militanti, senza anteporre il destino personale dei dirigenti ai progetti».
Prima non mi ha risposto: davvero non le viene in mente nulla fatto dalla giunta de Pascale in questo anno che andrebbe secondo lei modificato?
«Credo che abbiamo due funzioni diverse e, in quanto partito di maggioranza relativa, complementari e supplementari. Come partito abbiamo il dovere di confrontarci, eventualmente di criticare, ma soprattutto di pensare a un orizzonte di medio-lungo periodo. Se posso permettermi – e non sono due errori ma cose sulle quali 12 mesi dopo è necessaria un’accelerazione – sono il decentramento, inteso come ruolo e servizio ma anche come valorizzazione di tutte le peculiarità ed eccellenze delle 70 frazioni del comune, e lo sviluppo di un nuovo rapporto con il Parco del Delta del Po».

Con Giachetti e Montano l’OraSì fa sul serio: «E ora proviamo a tenere Marks»

Basket Serie A2 / Il presidente Vianello e il direttore generale Montini hanno fatto il punto della situazione, partendo dalla partecipazione in Supercoppa e arrivando alla campagna abbonamenti, passando per lo sponsor e il mercato

Vianello Montini
Il presidente del Basket Ravenna Roberto Vianello e il direttore generale Mauro Montini

Supercoppa, conferma dello sponsor, nuovi arrivi, campagna abbonamenti: c’era tanta carne al fuoco nel punto della situazione del presidente del Basket Ravenna, Roberto Vianello, che non si è tirato indietro nell’illustrare come sono state poste le prime solide basi in vista della prossima stagione. Continua la collaborazione con l’OraSì, che resterà sulle maglie giallorosse, e prosegue anche l’opera di rafforzamento dell’organico che sarà affidato al tecnico Martino, con gli arrivi di Jacopo Giachetti e di Matteo Montano. Il primo, esperto play classe ’83 pisano, proviene da Mantova e può vantare un curriculum di tutto rispetto (Virtus Roma, Olimpia Milano, Venezia e Torino le sue ex squadre), con il fiore all’occhiello rappresentato dalla partecipazione in nazionale (con vittoria dell’oro) ai Giochi del Mediterraneo del 2005. Il secondo, bolognese doc del ’92, è un play/guardia che ha fatto tutta la trafila nella Fortitudo (a parte un’annata a Napoli), società da cui proviene, e può vantare anche un passato nella nazionale Under 18.

Il presidente Roberto Vianello ha iniziato a parlare con un veloce flash-back sulla bella novità arrivata nel tardo pomeriggio di mercoledì: «Siamo sempre una società piccola – ha detto il numero uno di via della Lirica – è vero, ma ormai giochiamo stabilmente con i grandi. La partecipazione del Basket Ravenna alla prossima Supercoppa LNP di A2 è motivo di grande soddisfazione per noi, cercheremo di fare il possibile per non sfigurare a confronto con squadroni del calibro di Biella, Treviso e Trieste».

Vianello ha proseguito confermando anche per la prossima stagione la basilare collaborazione con OraSì, che resta con entusiasmo main sponsor e approfitterà dell’opportunità per presentare i suoi nuovi e innovativi prodotti al pubblico sempre crescente del basket ravennate. Gli importanti annunci hanno poi riguardato i nuovi arrivi in maglia giallorossa: «Abbiamo concluso le trattative per portare all’OraSì Giachetti e Montano. Siamo molto soddisfatti di avere centrato questi due obiettivi di mercato e voglio specificare che entrambi i giocatori erano parecchio richiesti e avevano offerte economiche più vantaggiose da altre squadre. Però alla fine hanno scelto noi e questo è un altro motivo di vanto per la nostra società. Colgo l’occasione per salutare Tambone e Sabatini, che hanno scelto di andare via da Ravenna, augurando loro le migliori fortune».

La palla è passata poi al direttore generale Mauro Montini: «Non faccio confronti tra l’accoppiata Tambone-Sabatini e quella Giachetti-Montano, perché si tratta di giocatori dalle caratteristiche molto diverse. Dico però che con questi due innesti, che verranno completati dalla scelta di un americano che potrebbe essere Marks (trattativa ferma ma solo perchè il giocatore ha appena cambiato agenzia di procuratori, ndr) oppure un pari ruolo, abbiamo sistemato la rotazione degli spot 1 e 2. Manca un play under, così come anche in 4 arriverà un altro under. Non è materia semplice da reperire, ma ci stiamo lavorando. Per quanto riguarda il pivot straniero, Smith ha offerte economiche importanti da diversi campionati di serie A del centro/nord Europa, il coach Martino però sta vagliando una lunga serie di alternative ed appena possibile ci darà una lista sulla quale lavorare. Sgorbati sarà il 3 titolare, per la permanenza di Raschi dobbiamo limare gli ultimi dettagli e infine abbiamo scelto di mandare Seck a giocare in serie B per permettergli di fare esperienza. Ci sono alcune possibili destinazioni che stiamo vagliando a questo proposito».

Flash finale sulla campagna abbonamenti: «Presto daremo notizie, però in base all’esperienza dell’anno scorso pensiamo di non affrettare più di tanto l’inizio del tesseramento per il prossimo campionato, anche perchè i nostri vecchi abbonati saranno comunque sicuri del posto una volta che decideranno di confermare».

Il tribunale contro Hera: niente Iva sulla tassa dei rifiuti. «Ora i rimborsi»

Accolto il ricorso della Federconsumatori sulla Tia, oggi sostituita dalla Tari

1446994 BolletteLa Federconsumatori di Ravenna vince una prima battaglia per ottenere il rimborso dell’Iva sulla Tia, tassa oggi andata in pensione e sostituita dalla Tari. Il tribunale di Ravenna ha infatti accolto il ricorso promosso dall’associazione con la collaborazione della Cgil e il sindacato pensionati Spi. La tesi sostenuta da Federconsumatori è che l’applicazione dell’Iva sulla Tia fosse illegittima, poiché la tariffa per l’igiene ambientale era essa stessa un tributo: dunque, non era possibile tassare i cittadini due volte, applicando un tributo (Iva) ad un altro tributo (Tia).

«Il tribunale – spiega Vincenzo Fuschini, presidente provinciale di Federconsumatori – ha accolto pienamente le ragioni presentate dai nostri avvocati. In questi giorni stiamo scrivendo a tutti i cittadini che hanno sottoscritto il ricorso per il rimborso dell’Iva sulla Tia per informarli del successo ottenuto. Si tratta di un risultato assai significativo per tutti noi e che dimostra ancora una volta l’iniquità di un sistema fiscale che tassa soprattutto i lavoratori, i pensionati e le famiglie, arrivando all’assurdo di applicare un’imposta su una tassa, come era sicuramente la Tia. Ora il decreto ingiuntivo emanato a suo tempo dal Giudice e impugnato da Hera torna in vigore: perciò ad ogni cittadino che ha fatto ricorso sarà restituita la somma richiesta».

Fuschini sottolinea che Hera ha presentato appello contro la sentenza: «Ora la Corte d’Appello di Bologna dovrà riesaminare la questione – spiega ancora il presidente dell’associazione -. Noi riteniamo che le ragioni del nostro ricorso siano assai valide giuridicamente, tuttavia potrebbe accadere che la Corte d’Appello accogliesse il ricorso di Hera, annullando la sentenza del Tribunale in nostro favore. In questo caso malaugurato le somme versate da Hera ai ricorrenti dovranno essere restituite. Dato il grande numero di sentenze autorevoli che hanno deciso in favore dei consumatori, siamo fiduciosi che questa ipotesi non si verifichi. Appena Hera ci comunicherà di essere pronta a disporre i pagamenti, avvertiremo tutti coloro che ne hanno diritto».

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