venerdì
15 Agosto 2025

Incassa ma si tiene l’auto venduta: cazzotti tra due coppie di fratelli, denunciati

Un’auto pagata dal compratore ma mai consegnata dal venditore e due coppie di fratelli, due italiani e due romeni: sono gli ingredienti di una scazzottata successa nei giorni scorsi in viale Farini a Ravenna e conclusa con una denuncia per tutti i partecipanti.

Le forze dell’ordine sono intervenute in prossimità del piazzale della stazione ferroviaria dove era stata segnalata una rissa. La pattuglia è stata avvicinata da due giovani fratelli imolesi che riferivano di essere stati aggrediti da diverse persone straniere che si sarebbero allontanati su due auto una delle quali era una Opel Astra in vendita su un noto portale web. La circostanza della vendita non è secondaria: infatti i due imolesi avevano sfruttato quel contatto per attirare il venditore, un romeno, che a gennaio avrebbe truffato uno dei due italiani non consegnandoli una Mini Cooper regolarmente pagata. Il compratore che si considera truffato voleva recuperare i soldi: nella circostanza i fratelli imolesi avrebbero sfilato le chiavi dal blocchetto di accensione dell’Opel innescando la reazione del romeno spalleggiato da lì a poco da un fratello giunto sul posto a bordo di un’altra autovettura. Durante gli accertamenti sul posto emergeva che i due fratelli romeni si erano intanto recati alla stazione carabinieri di Lido Adriano per denunciare un’aggressione subita. Tutti poi si sono recati al pronto soccorso per essere medicati con prognosi tra i tre e i sette giorni per le lesioni riportate.

I protagonisti sono stati denunciati per il reato di lesioni personali; ad uno dei fratelli italiani è stato inoltre imputato il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alla persona.

Ibc: dopo i casi di assenteismo la presidenza va a Balzani, prof di Storia a Ravenna

Le dimissioni di Varni. Ora il 56enne nominato dal consiglio regionale dell’Emilia-Romagna al vertice dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali scosso dai servizi tv di “Striscia la Notizia”. Bonaccini: «Scelta di valore scaturita dai titoli che non si possono discutere»

RAVENNA 21/08/2014. L' EX SINDACO DI FORLI' ROBERTO BALZANI A RAVENNA PER LA PROPRIA CANDIDATURA ALLE PRIMARIE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONEIl nuovo presidente dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali dell’Emilia-Romagna (Ibc) è il forlivese Roberto Balzani, professore ordinario di Storia contemporanea alla sede di Ravenna del Dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna. La nomina è arrivata nel pomeriggio di oggi, 8 maggio, il consiglio regionale, che in precedenza aveva preso atto, votando per alzata di mano, delle dimissioni dalla presidenza dell’Ibc di Angelo Varni dopo i servizi di “Striscia la notizia” degli scorsi 10 e 12 aprile, nei quali venivano denunciati presunti casi di assenteismo all’Istituto. «È una scelta di grande valore – ha affermato in Aula il presidente della Regione, Stefano Bonaccini –, scaturita dai titoli accademici, dal curriculum professionale e dall’esperienza amministrativa che può vantare, tutti elementi che parlano da soli e che credo non possano essere messi in discussione». Il 56enne è stato anche presidente del Dipartimento e sindaco di Forlì dal 2009 al 2014.

Bonaccini ha commentato anche le polemiche che hanno investito l’Ibc: «In tempi rapididiamo un primo segnale di rilancio dell’Istituto, dopo una vicenda sulla quale ci siamo mossi con estrema velocità, avviando subito verifiche interne sia sul comportamento dei singoli sia sulla gestione dell’Ibc, presentando un esposto alla guardia di finanza, fino all’idea di voler riformare l’Istituto, progetto sul quale ci confronteremo con l’assemblea legislativa e che ha bisogno del ritorno al pieno funzionamento dell’ente, a partire anche dalla nomina del nuovo presidente».

Su quanto successo all’Ibc, l’Ufficio per i procedimenti disciplinari della Regione ha deciso l’apertura di 10 procedimenti disciplinari a carico di altrettanti dipendenti dell’Istituto. L’avvio dei procedimenti serve ad acquisire elementi per verificare la correttezza o meno dei comportamenti dei dipendenti e l’esistenza di eventuali profili legati al decoro e al danno d’immagine dell’Ibc, istituto regionale, e della Regione stessa. Per uno di loro è stata decisa anche la sospensione dal servizio e dallo stipendio, dopo che aveva ammesso le proprie responsabilità in merito alla mancata timbratura pur essendosi allontanato dalla sede dell’Istituto in orario di lavoro: per lui la sanzione potrà arrivare fino al licenziamento, viceversa, se sarà accertata la correttezza dei comportamenti, gli verrà resa la somma di denaro trattenuta con la sospensione. Entro la metà di maggio, l’Ufficio per i procedimenti disciplinari sentirà tutti i dipendenti per i quali è stato avviato il procedimento disciplinare, per ascoltare la loro versione dei fatti. È poi al lavoro il collegio ispettivo straordinario, anch’esso esterno all’Ibc, che sta svolgendo verifiche sulla gestione amministrativa, contabile e del personale dell’Istituto.

«“Proporre e votare in aula il nome di Balzani come nuovo presidente dell’Ibc ha confermato il fatto che il Partito Democratico pensa che un ente che dovrebbe essere a rappresentanza del panorama culturale di tutta la regione in realtà sia semplicemente un organo del suo partito. Noi pensiamo che il nuovo presidente dovesse essere scelto attraverso un metodo certamente diverso da quello della mera appartenenza politica». È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle. Il grillino sottolinea di non avere nulla da dire riguardo al percorso professionale e culturale di Balzani ma contesta il metodo con il quale il Pd «ha deciso di scegliere al suo interno il nuovo presidente».

Coldiretti: «Le fake news sul cibo danneggiano le coltivazioni ravennati di grano»

Il 25 percento della superficie agraria utile in provincia è coltivata a cereali. Il presidente provinciale dell’associazione di categoria chiede interventi per l’etichettatura

In provincia di Ravenna su 116mila ettari di superficie agraria utile il 20 percento circa è coltivato a frumento (13mila ettari a grano tenero e i restanti 10mila a grano duro) con una produzione raccolta in quintali totale pari a 1, 2 milinoi e aggiungendo i dati relativi al mais, circa 5mila ettari coltivati, la percentuale di coltivazione a cereali sul totale degli ettari coltivati in provincia sale al 25 percento. Sono i dati riferiti all’annata 2015 e forniti da Coldiretti che prova a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dei controlli e dell’attenzione sulla provenienza delle materie prime.

«In primis – sottolinea il presidente Coldiretti Ravenna, Massimiliano Pederzoli – che si acceleri con la riforma delle norme a tutela dei prodotti alimentari, risalenti addirittura anche agli inizi del 1900 e in secondo luogo che diventi quanto prima operativo il decreto che introduce l’etichettatura d’origine per grano e pasta, altro passo verso quella trasparenza che può tutelare i nostri produttori di cereali e la salute del consumatore finale, oggi giorno minacciati da importazioni selvagge e dalle bufale alimentari che circolano su internet».

A proposito di queste ultime, alcune segnalate nell’ambito dell’indagine #stopfakeatavola promossa dalla Coldiretti e dall’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, Pederzoli punta il dito contro il kamut: «Non è una varietà antica di cereali con proprietà esclusive. Il kamut non è altro che un marchio commerciale privato, registrato negli Usa, con cui viene venduto il grano della varietà Khorasan, peraltro coltivata anche in Italia, che ha caratteristiche particolari riscontrabili anche nel farro o nella varietà di grano duro italiane come Senatore Cappelli». Ma per Coldiretti le fake news sono «anche le pubblicità delle aranciate fatte con appena il 12 percento di succo o quelle dell’olio di oliva di grandi marchi che fanno immaginare paesaggi toscani mentre la confezione contiene quello importato dalla Tunisia o ancora il prosciutto nostrano che è fatto con maiali tedeschi senza alcuna informazione in etichetta per i consumatori e lo stesso dicasi per la pasta».

Il sikh che fa il camionista a Bergamo e studia da sacerdote di culto a Ravenna

Con Fondazione Flaminia e l’ateneo di Bologna le lezioni del primo corso di formazione in Italia per le comunità religiose che non hanno intese con lo Stato. Siamo andati al primo giorno di lezioni

IMG 6446«Mi scusi, vedo che i vostri turbanti hanno colori diversi. Cosa significa?»
«Dipende con che camicia dobbiamo abbinarli. Un po’ come la cravatta».
Ci sono anche i sikh del Punjab, una delle comunità più numerose d’Europa, tra le delegazioni giunte a Ravenna da varie parti della Penisola per partecipare al primo corso di formazione in Italia rivolto agli esponenti delle comunità religiose presenti nel nostro Paese che non hanno stipulato intese con lo Stato.

Il corso è stato promosso dal ministero degli Interni attraverso un bando: ad aggiudicarsi la gestione – sotto la direzione del professor Giovanni Cimbalo, docente di Diritto Ecclesiastico presso l’Università di Bologna, e coordinato dalla dottoressa Federica Botti dell’Università di Bologna e responsabile scientifica del Cois (Consorzio interuniversitario siti) – è stata la Fondazione Flaminia di Ravenna, ente che sostiene il decentramento dell’Università di Bologna a Ravenna e in Romagna, con il supporto del Cois.

Passato alla cronaca come “il corso universitario per gli Imam”, ospita in realtà esponenti di spicco di tutte le comunità non cattoliche d’Italia. Sono trenta in tutto gli studenti selezionati. Ognuno di loro rappresenta una comunità. Ci sono musulmani (16), ortodossi (5), sikh (5), ed altri culti cristiani non cattolici (4) come evangelisti e pentecostali. «Un giardino in cui i fiori sono tutti dello stesso colore non sarà mai bello quanto un giardino in cui ci sono tanti colori diversi», mi spiega uno dei sikh, è di Bergamo e di lavoro fa il camionista, ma è qui come sacerdote del culto, anche per questo oggi indossa i suoi sgargianti abiti tradizionali, con cui è difficile passare inosservati. Vengono tutti da città diverse che ricoprono in maniera uniforme il territorio nazionale dal Veneto alla Sicilia.

Ci sono anche tre donne iscritte. Al primo incontro, che si è tenuto sabato 6 maggio al Palazzo dei Congressi, ce ne sono solo due. Hanno entrambe il chador bianco sulla testa. Una viene da Roma, l’altra è Latifa di Ravenna e fa parte della associazione Life, anche se è qui come rappresentante della comunità islamica italiana, però ci tiene a precisare: «Non credo esista una comunità islamica o non islamica, io credo solo nella comunità umana. La mia vicina di casa è la mia comunità a prescindere dalla religione».

Questi fedeli sono qui per conoscere l’ordinamento giuridico italiano e capire come far interagire la propria comunità con lo Stato. Ci sono infatti diverse incomprensioni da sanare, come ad esempio la questione del kirpan, il pugnale rituale dei sikh che, pur non essendo un’arma perché non affilato, aveva destato polemiche in alcune città come Modena in cui erano partite anche denunce per “detenzione di arma”.

IMG 6443«Il corso evidenzierà diritti e doveri degli esponenti delle comunità religiose – spiega il professor Cimbalo –, garantiti dall’ordinamento italiano, per facilitare la piena integrazione dei fedeli nella società ospitante e a promuovere i valori di libertà, pace e dialogo tra appartenenti alle diverse comunità di fede. Particolare attenzione verrà data a temi sensibili come il diritto a disporre di edifici di culto e alle legislazione del settore. Analizzeremo casi di studio legati alla costruzione e gestione di alcune moschee. Parleremo delle norme che regolano matrimoni, delle cerimonie funebri, della macellazione, che benché regolamentata per legge deve tenere conto di pratiche religiose particolari. Ampio spazio lo dedicheremo ai problemi connessi alla disponibilità del proprio corpo e alle pratiche come la circoncisione e la mutilazione dei genitali femminili, la cui pratica è vietata dalla legge dello Stato. Ci soffermeremo sull’abbigliamento e le pratiche identitarie al fine di individuare le garanzie necessarie alla libertà religiosa da un lato e all’obbligo di riconoscibilità sancito dalla legge. Uno degli scopi principali del corso è parlare del ruolo delle comunità di fede e delle confessioni religiose come strumenti per l’integrazione».

Tornano i Malfattori con Garibaldi e Alberoni al museo Tamo

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Il museo Tamo

La rassegna Tamo Malfattori torna, a partire da mercoledì 10 maggio, e per i tre mercoledì successivi, alle ore 18 al Museo Tamo di Ravenna, con letture inedite e originali.

La rassegna vuole rendere omaggio al patrimonio letterario di ogni tempo, approfondirà i temi delle lettere d’amore e dei diari di viaggio e vedrà protagonisti i personaggi di Garibaldi e del Cardinale Alberoni, dei quali si evidenzieranno aspetti inconsueti.

Ad aprire sarà un nuovo protagonista, Davide Gnola, che mercoledì 10 maggio proporrà “Garibaldi uomo di mare”. Verrà delineato un ritratto inedito dell’Eroe dei due mondi, le cui doti strategiche e militari si fondavano sulle sue radici marinare, sull’abitudine all’osservazione, la cura del dettaglio e la capacità di gestire equipaggi compositi e difficili.

Mercoledì 17 maggio Paola Rossi e Maria Augusta Cipriani presenteranno “Il Segretario galante. Lettere d’amore vs emoticon”. Mercoledì 24 maggio Mauro Mazzotti racconterà “Il cardinale Alberoni e la diversione dei Fiumi Uniti”. Personaggio dal temperamento e dal carisma eccezionali, Alberoni grazie al suo ingegno sollevò la popolazione ravennate dall’angoscia delle inondazioni. Chiuderanno la rassegna, mercoledì 31 maggio, Claudia Zama e Anna Firrincieli con “Messico e… nuvole”.

Maxi svincolo a Pinarella: fino al 26 maggio cambia la viabilità per il cantiere

Da lunedì al venerdì traffico deviato su via Pinarella e via Val Passiria. Nel weekend circolazione normale. Opera da 13 milioni

pinarellaI lavori per la realizzazione del nuovo svincolo della statale Adriatica a Pinarella di Cervia – rotatorie, sottopassi e raccordi stradali che costituiscono il nuovo maxi ingresso principale per Cervia,  Pinarella e Tagliata per chi proviene da Cesena collegando via Dei Cosmonauti, la statale 16 e la ex Sp 71 bis – entrano nella fase finale. Per permettere di terminare l’opera, dall’8 al 26 maggio – eccetto i venerdì (dal pomeriggio), sabato e domenica – nell’area del nuovo svincolo e sulla strada di collegamento con via Tritone vi saranno limitazioni al traffico.

In settimana inizieranno i lavori di realizzazione tappeto d’usura nella rotondina sulla provinciale 71 bis, su via Scavi Archeologici, rotonda Età Romana e via Europa Unita. In quest’ultima i lavori di asfaltatura saranno preceduti dal riporto in quota di tutti i chiusini dei sottoservizi esistenti in sede stradale. Le limitazioni saranno poste in essere solo durante le lavorazioni che avverranno dal lunedì al venerdì pomeriggio. Dal venerdì pomeriggio al lunedì mattina sarà ripristinata la normale ed attuale viabilità.

Durante l’esecuzione dei lavori il traffico sarà regolamentato con disposizioni specifiche. Via Scavi Archeologici e rotonda Età Romana: senso unico alternato regolato da impianto semaforico e/o da personale preposto a regolare il traffico. Via Europa Unita: chiusura completa al traffico per effettuare prima il riporto in quota dei chiusini e, successivamente, gli asfalti (la rotonda su via Calabria sarà chiusa solo ed esclusivamente in fase di realizzazione degli asfalti). Il traffico sarà deviato su via Pinarella e via Val Passiria mediante la segnaletica provvisoria gialla che era già esistente all’apertura del sottopasso a dicembre. Ogni volta che sarà riaperta la strada sarà ripristinata l’attuale segnaletica. I lavori, salvo imprevisti meteo, avranno durata massima di 3 settimane.

Per la realizzazione dell’opera intotale si parla di 13 milioni di euro, coofinanziati da Anas (5 milioni), Regione Emilia-Romagna (3 milioni), Rfi (1,5 milioni), Provincia di Ravenna (1,5 milioni) e Comune di Cervia (2,14 milioni).

Il Ravenna Pallanuoto espugna Padova e si porta a un punto dalla vetta

Pallanuoto Serie C / I giallorossi battono a domicilio senza problemi il fanalino di coda Team Euganeo e approfittano del pareggio della capolista Verona con Parma per rilanciare le proprie ambizioni per il primato

Padova-Ravenna 9-20
(2-6, 2-4, 4-3, 1-7)
TEAM EUGANEO PADOVA: Tridelio, Guerra (1), Crivellano (2), Ferro (2), Marchetto (1), De Santi, Gobbi, Bello, Da Molin, Puato (3), Angeloni.
RAVENNA PALLANUOTO: Guernaccini, Longo, Mazzotti (2), Monari, Catalano (7), Maestri (1), Allegri, Bagnari (5), Ciccone (4), Tirelli, Polezzo (1), Manieri, Gentile. All.: Pirazzini.

Mazzotti Ravenna Pallanuoto
L’inossidabile giallorosso Giancarlo Mazzotti

La trasferta non era proibitiva contro il Team Euganeo, fanalino di coda del campionato, e il Ravenna Pallanuoto torna da Padova con i tre punti, anche se fra il secondo e il terzo periodo ha accusato un passaggio a vuoto che ha permesso ai padroni di casa di riavvicinarsi. Grazie a questa vittoria i ragazzi di Pirazzini si avvicinano alla capolista WP Verona, ora distante una sola lunghezza a causa del pareggio con Parma. Dalla prossima giornata i nodi arriveranno al pettine, con i giallorossi che affronteranno, nell’ordine, Reggiana in trasferta, Parma in casa e la capolista Waterpolo Verona di nuovo in trasferta.

Pur in vasca da 25 metri il divario fra le due squadre appare subito evidente e già nel primo quarto di gioco i ravennati sono avanti per 6-2, andando a segno dal centro (Catalano e Polezzo) in superiorità numerica (Bagnari e ancora Catalano) e in contropiede (2 volte Bagnari). La difesa non è così sicura come in altre occasioni e concede due reti nel primo quarto e altrettante nel secondo, ma l’attacco riesce a tenere a distanza gli avversari che non riescono a contenere Catalano al centro (altri due gol per lui). I giallorossi vanno a segno anche con Ciccone in superiorità numerica e di nuovo Bagnari in contropiede. Nel terzo periodo, complice la disattenzione ravennate, i padroni di casa si rifanno sotto e chiudono la frazione sul punteggio di 8-12 (a segno capitan Mazzotti e altre due reti di Catalano) ma nell’ultimo periodo Pirazzini scuote i suoi che chiudono con un parziale perentorio (7-1, Mazzotti, Maestri, Catalano, Bagnari e 3 volte Ciccone) dando al risultato proporzione forse anche eccessive.

Le dichiarazioni a fine partita del tecnico Fabrizio Pirazzini: «Abbiamo concretizzato molto in attacco ma siamo stati poco attenti in difesa. Il calo di concentrazione fra secondo e terzo quarto, anche se la partita non era in discussione, deve essere evitato, soprattutto in vista del trittico di partite che ci aspetta da sabato prossimo. Ora arriva la fase decisiva della stagione, con tre partite che saranno decisive. Noi dovremo affrontarle nel migliore dei modi con la giusta concentrazione e preparazione. Nel girone di andata non abbiamo affrontato questo trittico terribile con avremmo dovuto, vincendo una sola gara, e ora abbiamo l’occasione di riscattarci».

Questa la classifica: WP Verona 37 punti, Ravenna 36, Pol. Coop. Parma 34, Reggiana 28, Rari Nantes Bologna 22, Libertas Vicenza 20, Cabassi Carpi 13, Rari Nantes Verona 7, Padovanuoto 6, Team Euganeo 3.

Esulta anche la Ravenna del rugby: il team oro porpora promosso in Serie C1

Rugby Serie C2 / Superando 14-10 l’ostico Rimini la squadra di Mingolini compie per la prima volta nella sua storia il salto di categoria. Decisivi nella vittoria i calci piazzati di Gordini e la meta di Cantatore

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I giocatori del Ravenna Rugby impegnati in una mischia

Alla fine di una partita tiratissima e molto nervosa arriva la tanto sospirata promozione in Serie C1 del Ravenna Rugby. Si tratta di un risultato storico per la società, la squadra e la città. Grazie all’impegno costante dei dirigenti, al lavoro del coach Mingolini e alla dedizione di tutti i ragazzi del gruppo, è arrivato un importantissimo successo fallito già nel 2013, anno in cui il Ravenna Rugby, pur classificandosi al primo posto, dovette rinunciare al passaggio di categoria avendo delegato le proprie squadre giovanili a favore della capo franchigia Romagna RFC. Oggi, invece, in ordine con gli obblighi relativi al settore giovanile, tutto a propria disposizione, ha potuto conquistare questo meritato successo.

Contro un rivale per tradizione sempre molto ostico, il Rimini, fin dall’inizio i porpora oro vengono frenati dalla tensione e subiscono una meta solo dopo due minuti. La gara diventa ancor più in salita quando gli ospiti arrotondano il punteggio, realizzando un calcio di punizione concesso per fuori gioco. In questo momento però i padroni di casa si svegliano e iniziano a spingere, con la difesa avversaria che comincia a faticare, e ad accorciare le distanze ci pensano Gordini su punizione e Cantatore con una meta: il primo tempo si chiude con Rimini in vantaggio per 10-8.
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Un’immagine della partita vinta dal Ravenna Rugby

Nella ripresa Ravenna ha la prevalenza di possesso palla e superiorità territoriale, con la fallosità riminese che favorisce i porpora oro, che operano il sorpasso con un calcio di punizione di Gordini per un fallo commesso in mischia chiusa. Ancora i padroni di casa buttano al vento alcune favorevoli situazioni e solo al 39′ sempre Gordini arrotonda con un altro calcio piazzato, fissando il punteggio sul 14-10 finale. La gara si conclude con il tripudio dei ravennati che sono consapevoli di avere conquistato la promozione in C1, dopo un campionato iniziato in sordina, ma che presto li ha visti vincere incontri importantissimi ed impegnativi con le compagini ritenute favorite per il successo finale.

Questa la formazione del Ravenna Rugby: Zinzani (8′ st Laghi), Benini (22′ st Balella), Fattori, Xella, Tassinari (8′ st Lo Forte), Barry, L. Sangiorgi, Ruffini (16′ st Gaudenzi), De Zerbi, Gordini, Capone, Cantatore, Deggiovanni (20′ st Dimartino), Shehu, Trolio. A disp.: Scionti, Hedli. All.: Mingolini.

Nuovi spazi commerciali: in via Antica Milizia il Conad va avanti, ma senza fretta

Il progetto prevede una struttura medio-grande di vendita non alimentare (fino a 2.500 mq) e uno spazio alimentare fino a 1.500 mq. Il gruppo sta facendo valutazioni tenendo conto di due elementi principali: lo sviluppo residenziale del quartiere non è decollato e entro il 2017 dovrebbero partire i lavori per ampliare il centro Teodora nella vicina via Europa

Il rendering dell’intervento Conad nell’area di via Antica Milizia

Per l’area tra via Antica Milizia e via Stradone, nel settore sud est di Ravenna, sono arrivate tutte le approvazioni urbanistiche necessario per procedere con la realizzazione di una nuova area commerciale promossa da Conad. A marzo del 2016 è arrivata l’approvazione della delibera in consiglio comunale, in variante al Poc 2010, del piano urbanistico attuativo (Pua). L’ambito costituisce l’ultimo stralcio di un Pua pregresso, convenzionato nel 1993 e integrato nel 2005. La variante richiesta consiste in una modifica delle tipologie commerciali ammesse: si conferma la medio grande struttura di vendita non alimentare (fino a 2.500 metri quadri) e si propone una medio grande struttura alimentare in luogo della medio piccola (fino a 1.500 metri quadri).

L’attuazione del comparto è subordinata alla sistemazione di via Stradone, dalla via Canale Molinetto all’innesto su viale Europa, sulla base di un progetto organico complessivo che tenga contro tra l’altro dei seguenti elementi: realizzazione di pista ciclabile lungo tutto il tracciato tra via Don Carlo Sala e via Romea Sud, realizzazione dell’innesto tra via Levi e via Stradone, contributo alla realizzazione dell’innesto tra via Antica Milizia e via Stradone, adeguamento del ponte carrabile sul canale Lama e realizzazione di un collegamento ciclopedonale fino alla pista ciclabile di viale Europa.

L’intervento compare tra quelli criticati nel dossier di Legambiente sul consumo di suolo. Come detto, i passaggi burocratici amministrativi preliminari sono ormai tutti archiviati: Conad-Cia pare ancora intenzionata a realizzare l’opera ma, secondo quanto si apprende al momento, non si tratta di un investimento in cima alle priorità. Il gruppo sta infatti portando avanti alcune valutazioni tenendo conto di due elementi principali: lo sviluppo residenziale del quartiere non è decollato come ci si aspettava (molte abitazioni invendute) ed entro il 2017 dovrebbero partire i lavori per ampliare il centro Teodora nella vicina via Europa che andrebbe a pescare dallo stesso bacino di potenziali clienti.

Alla scoperta dei giardini, tra arte e natura, con “Meraviglie segrete”

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L’inaugurazione della mostra di Takako Hirai al Mar, realizzata nell’ambito di Meraviglie segrete e visitabile fino al 14 maggio

È tornata “Meraviglie Segrete”, la manifestazione di giardini aperti nel comprensorio ravennate che rappresenta ormai un classico appuntamento primaverile. Seconda nel suo genere in Italia per aderenti, la formula tutti gli anni vede crescere il numero dei giardini selezionati e delle aree verdi visitabili liberamente, in molti casi ospitanti mini eventi culturali di richiamo.

Il 6 maggio al Mar, Museo d’Arte della Città di Ravenna, è stata inaugurata la mostra “Il senso segreto della natura” dell’artista Takako Hirai, che resterà allestita fino al 14 maggio.

Gli spazi pubblici e privati a disposizione dei visitatori sono oltre 70 per un’affluenza di pubblico che l’anno scorso ha superato le 5.000 presenze.

In collaborazione con il Polo Museale e l’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia si terranno conferenze, laboratori, visite guidate a monumenti e giardini di particolare interesse culturale.

Numerosi gli appuntamenti dedicati ai bambini e ai genitori, gli spazi speciali di approfondimento, le occasioni di attività all’aperto grazie alle associazioni come il Nordic Walking della Bassa Romagna e il Tai-Chi Ravenna, in una festa allegra e colorata.

Anche quest’anno non verranno trascurate le esigenze degli operatori specializzati, che potranno ritrovarsi in aree dedicate ai professionisti del verde.
Particolarmente interessante sarà l’appuntamento dedicato all’enologia: “VinoVeritas: le verità del vino”, che avrà luogo a Ravenna nell’Anfiteatro della Banca Popolare dell’Emilia-Romagna venerdì 12 maggio alle 16.30. Una narrazione affascinante, a quattro voci, che affonda le radici nella storia per arrivare fino all’attualità, con le eccellenze produttive locali.

L’itinerario dei giardinieri che aderiscono all’iniziativa è disponibile sul sito www.meravigliesegrete.it.

Una serata su Papa Francesco con il vaticanista de “La Stampa”

PapafrancescoMartedì 9 maggio, alle 21, alla sala della parrocchia di Santa Maria del Torrione, a Ravenna, si terrà un incontro con il vaticanista del quotidiano “La Stampa” Andrea Tornielli dal tema “4 anni con Papa Francesco. La missione del Pontefice venuto dalla fine del mondo”.

Nel corso dell’incontro, saranno presentati i libri In viaggio (Piemme), che contiene un’intervista a Francesco, e Consigli di un Papa amico. Le parole di Papa Francesco che ci aiutano a vivere meglio (San Paolo Edizioni), scritto, quest’ultimo, con Domenico jr. Agasso.

Nel libro In viaggio, il giornalista e scrittore racconta i viaggi pastorali nel corso dei quali il Pontefice ha denunciato con decisione il narcotraffico, la vendita di armi, la corruzione, addirittura lo schiavismo in certi settori dell’economia, e definire tragedia umanitaria la questione delle migrazioni dal Sud al Nord del mondo.

Tornielli, responsabile anche del sito web “Vatican Insider”, è autore del bestseller, scritto con il Santo Padre, “Il nome di Dio è Misericordia” (pubblicato in 100 Paesi) e di numerose altre pubblicazioni.

L’iniziativa è promossa dall’associazione culturale “San Michele Arcangelo”.

Un’OraSì da urlo a Roma: espugna il campo della Virtus e vola nei quarti di finale

Serie A2 playoff / Senza Marks i giallorossi sono protagonisti di una grande prestazione, scattando subito e reagendo nel modo migliore con Sabatini quando i padroni di casa si sono fatti sotto. Si torna in campo la settimana prossima, in attesa di sapere chi sarà l’avversario tra Biella e Verona

Roma-Ravenna 79-83
(15-23, 41-39, 53-56)
VIRTUS ROMA: Brown 20, Raffa 20, Benetti ne, Piccolo, Lentini ne, Maresca 7, Chessa 16, Sandri 3, Baldasso 5, Landi 6, Vedovato 2. All.: Corbani.
ORASI’ RAVENNA: Smith 12, Scaccabarozzi ne, Sgorbati, Chiumenti 7, Raschi 8, Masciadri 14, Tambone 13, Crusca 5, Seck ne, Sabatini 20. All.: Martino.
ARBITRI: Ciaglia di Caserta, Rudellat di Nuoro e Maschio di Firenze.
NOTE – Uscito per 5 falli: Raffa. Roma: T2 14/36 (39%); T3 14/32 (44%); TL 9/12 (75%); rimbalzi 35 (12+23); assist 25. Ravenna: T2 20/34 (59%); T3 12/27 (44%); rimbalzi 37 (8+29); assist 17.

Gherardo Sabatini
Il numero 43 dell’OraSì, Gherardo Sabatini

È un’OraSì fantastica quella che, nonostante l’assenza di Marks, espugna il PalaTiziano di Roma per 79-83. Il cuore del gruppo e il perfetto piano partita permettono ai giallorossi di tenere i padroni di casa sotto gli 80 punti per la prima volta nella serie. In attacco Ravenna capitalizza al meglio i tiri aperti creati e infiamma i tifosi giunti al seguito della squadra nella capitale. Top scorer tra gli ospiti è Sabatini che replica la grande prestazione di gara 3 con 20 punti (9 nel quarto periodo e 3 triple decisive nel secondo tempo), mentre anche Smith (16), Masciadri (14) e Tambone (13) raggiungono la doppia cifra. Per gli ospiti non bastano i 40 punti equamente divisi tra il duo americano di Brown e Raffa, e le triple incredibili di Chessa (una da oltre 9 metri) nel secondo quarto, Ravenna si guadagna il passaggio ai quarti di finale grazie a una prova superlativa di tutti. Per conoscere il nome dell’avversario, però, la squadra di Martino dovrà aspettare fino a martedì, giorno della “bella” tra Biella e Verona, in quanto i veneti hanno pareggiato il conto. Quel che è certo è che l’OraSì tornerà sul parquet domenica 14 o lunedì 15 maggio, se in casa o no dipenderà dal rivale: se passano i piemontesi, giocherà in trasferta, se passa la Tezenis la serie partirà dal Pala De André.

Parte con attenzione e molta energia l’OraSì che grazie all’ottima difesa trova subito il +9 sul 2-11, guidata la una tripla di Tambone e dall’ottima presenza di Smith sotto canestro. Roma fatica a trovare i soliti canestri in transizione e, nonostante le triple di Maresca e Baldasso, intervallate dalla risposta di Masciadri, segnino l’8-14, si ritrova sotto 10-19 a 2’ dalla prima sirena. Il lavoro a rimbalzo di attacco di Chiumenti è importante per tenere a distanza gli avversari e gli ospiti chiudono il primo quarto sul 15-23. Ancora Chiumenti in apertura di secondo periodo firma il massimo vantaggio di +11 sul 17-28, ma tra i padroni di casa sale di tono Brown, che segna il 21-28. Martino chiama time out e disegna un perfetto tiro da 3 per Masciadri per il 21-31, ma la Virtus riesce a imprimere il suo ritmo alla gara negli ultimi 5’ e tre incredibili triple di Chessa (la terza in pratica da centrocampo) valgono un parziale di 18-4 con cui Roma prima pareggia a quota 33, poi supera sul 39-35. I giallorossi pareggiano sul 39 pari, ma commettono un ingenuità difensiva regalando a Brown il layup sull’ultimo possesso e tornando negli spogliatoi sotto 41-39.

Il rientro dall’intervallo lungo è marchiato Tambone, che mette due bombe per il controsorpasso sul 44-48, e la partita diventa avvincente. Ravenna prova ad allungare con la tripla di Sabatini per il 44-53, ma Raffa risponde due volte sempre dalla lunga e riporta i suoi a -3 sul 50-53. Prima dell’ultimo intervallo segna ancora dall’arco Raschi per i primi punti del suo match, ma risponde subito Raffa con la terza tripla del quarto, fissando il parziale sul 53-56 con cui le squadre entrano nel quarto e decisivo periodo. In apertura Roma alza il suo livello di gioco e con un 8-0 firmato Raffa e Brown sorpassa sul 60-56, ma dopo il time out di Martino i giallorossi producono l’ultimo sforzo. Sabatini si accende e firma due bombe che valgono il sorpasso sul 62-64, poi il parziale è allungato fino allo 0-8 da Tambone che con un’altra tripla firma il 62-69. La Virtus prova a reagire, ma Ravenna è attenta in difesa e non sbaglia i canestri importanti in attacco: dall’arco segnano prima Masciadri piazzato, poi capitan Raschi inventando dal palleggio. Un libero di Sabatini vale il nuovo +9 sul 67-76 a 3’ dalla sirena, quando Roma alza al massimo la pressione difensiva e torna addirittura a -2 sul 76-78 grazie a cinque punti di Raffa a 40’’ dalla fine. Il possesso della partita è gestito alla perfezione da Raschi che trova Smith per la schiacciata e Ravenna, nonostante la tripla di Sandri, può festeggiare vittoria per 79-83 e passaggio del turno.

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