sabato
16 Agosto 2025

La Rekico cade a Firenze e saluta i playoff con un po’ di amaro in bocca

Serie B playoff / Nella “bella” dei quarti i faentini conducono a lungo in terra toscana, ma nel concitato finale vengono superati ed eliminati dalla All Foods

Firenze-Faenza 72-68
(16-19, 31-32, 47-50)
ALL FOODS FIRENZE: Mazzucchelli 7, Bloise 4, Lucarelli 12, Bevilacqua ne, Sirakov 11, Longobardi 4, De Leone 3, Poltroneri 26, Marengo 2, Rosignoli 3. All.: Niccolai.
REKICO FAENZA: Penserini, Perin 12, Boero 2, Silimbani, Donadoni 5, Benedetti 13, Casadei 15, Iattoni 9, Pini 7, Maccaferri 5. All.: Regazzi.
ARBITRI: Spinelli e Barilani.
NOTE – Usciti per falli Silimbani e Mazzucchelli.

Tifosi Faenza
I tifosi faentini della Rekico a Firenze

Termina tra gli applausi, ma anche con qualche recriminazione, la bella stagione della Rekico, caduta a Firenze in una gara 3 dei quarti di finale dei playoff che come da copione è stata combattuta fino all’ultimo. Un vero peccato per i quattrocento tifosi faentini sugli spalti, generosi e calorosi nel creare l’atmosfera del PalaCattani anche in trasferta.

La Rekico scende in campo con grande aggressività comandando i giochi sin dalla prima azione, passando a comandare 5-14 e restando a lungo avanti fino al break fiorentino di 8-0 (Sirakov decisivo con due triple) che riporta i padroni di casa avanti 31-30: ci pensa però Boero a fil di sirena a regalare il vantaggio manfredo 31-32 all’intervallo. La squadra di Boero riprende a macinare gioco nel secondo tempo raggiugendo all’inizio dell’ultimo quarto il 47-50, poi all’improvviso si spegne la luce. Firenze inizia a giocare in maniera dura e prende l’inerzia trascinata da un grande Poltroneri (26 punti per lui) che si carica sulle spalle la squadra ricucendo il gap e segnando addirittura la bomba del 67-67 a 1’ dalla fine. Nel concitato finale l’episodio chiave è a 18’’ dalla fine sul 70-68 per Firenze, quando a Casadei non viene convalidato il canestro segnato e dato il libero aggiuntivo, ma gli vengono concessi soltanto due liberi, che però sbaglia. Poltroneri è invece freddissimo dalla lunetta e firma i punti che valgono alla Fiorentina la semifinale.

A partita finita, brutto episodio con Niccolai che festeggia sotto i tifosi faentini sbeffeggiandoli e rifiutandosi di dare la mano al coach faentino e al suo staff. L’unico neo di una serie playoff che è stata sempre correttissima dentro e fuori dal campo.

Spacciatore arrestato due volte in pochi giorni, per due volte liberato

Ora il 48enne è finito in carcere dopo che la polizia ha richiesto un aggravamento delle misure

Squadra MobileLa polizia lo aveva arrestato in febbraio dopo essere stato sorpreso a vendere eroina in via Faentina, a Ravenna. Poi, una volta liberato dal giudice che gli aveva imposto il divieto di dimora in provincia. Divieto non rispettato, tanto che è finito nuovamente in manette nei primi giorni di marzo, sempre per spaccio, sempre a Ravenna. E per la seconda volta il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, lo ha rimesso in libertà con un altro divieto di dimora, in attesa del processo.

Nel frattempo la polizia aveva avviato una richiesta di aggravamento delle misure cautelari che hanno portato all’emissione da parte dell’Autorità giudiziaria di una “custodia in carcere”. Lo spacciatore, un 48enne tunisino con precedenti, è stato quindi rintracciato a Forlì, dove ieri è stato catturato per la terza volta, in questo caso dai carabinieri.

Entra nel camerino e palpa il seno a una donna per due volte in pochi minuti

Denunciato dalla polizia un 48enne, solo redarguito in un primo momento dalla guardia giurata

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L’uomo denunciato per violenza sessuale alle Maioliche

Mentre era all’interno del camerino di un negozio di abbigliamento del centro commerciale Le Maioliche per due volte nel giro di poco è stata palpeggiata ripetutamente al seno da uno sconosciuto che dopo pochi secondi in entrambe le occasioni è riuscito a scappare. Dopo la seconda richiesta di aiuto, la guardia giurata del centro commerciale è riuscita a individuare l’uomo, limitandosi però a redarguirlo verbalmente, invitandolo a uscire dal centro commerciale. La vittima ha così deciso di sporgere denuncia alla polizia di Faenza che in queste settimane (l’episodio risale a un paio di mesi fa) ha avviato le indagini ed è riuscita a risalire all’identità dell’uomo con l’aiuto anche delle immagini della videosorveglianza.

Si tratta di un 48enne italiano, residente nel Lughese, già noto alle forze dell’ordine essendosi reso responsabile in provincia di alcuni fatti analoghi, in cura al centro psichiatrico.

Nel corso degli accertamenti è emerso anche che in passato un uomo, la cui descrizione è compatibile con il 48enne, era stato segnalato e allontanato dallo stesso centro commerciale per altri atteggiamenti molesti. L’uomo è stato quindi ritenuto il responsabile ed è stato denunciato per l’atto di violenza sessuale.

Il Ravenna vuol chiudere in festa e in bellezza la stagione del ritorno in Serie C

Serie D / Domani i giallorossi si congedano dal campionato ospitando, in uno stadio vestito a festa, la Sangiovannese, terzultima e a caccia di un posto nei playout. Alle 18, poi, i festeggiamenti continueranno al Ristorante Classensis. Antonioli: «C’è una partita da onorare»

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I festeggiamenti dei tifosi del Ravenna

Una gioiosa passerella e una grande festa dopo il match. E’ il programma di domani del Ravenna, a partire dalle ore 15, per celebrare l’esaltante e clamorosa promozione in Lega Pro. Si inizierà in un “Benelli” che prepara un altro splendido colpo d’occhio (in prevendita venduti 434 biglietti) nella sfida contro la Sangiovannese (arbitro Alessandro Di Graci di Como), per proseguire in serata, dalle 18, con i tifosi che potranno unirsi alla squadra e allo staff al Ristorante Hotel Classensis, nel supplemento di festa per la promozione organizzata dalla società.

Guai, però, a pensare a un Ravenna distratto o molle. Lo strepitoso girone di ritorno, con quel cambio di passo inesorabile che ha stroncato le avversarie, merita una degna chiusura. «Abbiamo vissuto una bella settimana, piena di splendide sensazioni e belle emozioni – ammette il tecnico Mauro Antonioli – e pian piano stiamo realizzando quanto è successo e il valore di quello che abbiamo fatto. Siamo sereni e ci godiamo il momento, però, questa legittima euforia non ci ha distratto dagli impegni quotidiani. C’è un’ultima partita di campionato da onorare e da giocare al meglio, per rispetto di tutte le squadre del girone e delle dirette rivali della Sangiovannese».

La formazione toscana dovrà giocoforza isolarsi dal clima di festa: terzultima in classifica, in serie positiva da quattro turni, dove ha raccolto dieci punti, l’undici di Palazzi cerca a Ravenna anche solo quel pareggio che sancirebbe la matematica disputa dei playout, mantenendo il distacco dalla sestultima sotto gli otto punti, qualunque sia la squadra che occuperà quella posizione tra le quattro papabili (Colligiana, Rignanese, Fiorenzuola e San Donato Tavarnelle). «La Sangiovannese è in un buon momento e salirà a Ravenna con la carica giusta – avverte l’allenatore giallorosso – di chi sa che con un risultato positivo accede ai playout. Giocheremo la nostra partita con la solita mentalità e filosofia, per chiudere in bellezza davanti al nostro straordinario pubblico». Per quest’ultima gara di campionato, mister Antonioli ha convocato tutti i 24 giocatori della rosa, tutti peraltro a disposizione.

Temporali, vento e onde alte un metro: allerta meteo anche per tutta domenica

Nuova fase di attenzione di 24 ore per criticità idrogeologica e stato del mare

OndeDalla mezzanotte di oggi, sabato 6 maggio, alla mezzanotte di domani, domenica 7 maggio, sarà attiva nel territorio del comune di Ravenna l’allerta meteo numero 33, per criticità idrogeologica per temporali, vento, stato del mare e criticità costiera, emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia Romagna. Fa seguito alla 32, attualmente in corso, fino appunto alla mezzanotte di oggi, per criticità idrogeologica per temporali, vento e stato del mare.

L’allerta è gialla – fase di attenzione – e prevede lo sviluppo di temporali con accumuli puntuali che potranno essere superiori a 20 mm, vento superiore ai 25 nodi, con raffiche fino a 35 nodi e altezza dell’onda al largo superiore a 1.25 metri.

Il Comune raccomanda di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso, fissare gli oggetti sensibili agli effetti del vento e della grandine o suscettibili di essere danneggiati, non accedere a moli e dighe foranee e argini di corsi d’acqua.

Anche le sculture di Lucio Fontana alla biennale del mosaico di Ravenna

Presentati gli appuntamenti di maggior richiamo del festival autunnale. A Palazzo Rasponi un omaggio alla Sicis e al design. Il sindaco: «Abbiamo voluto coinvolgere tutte le articolazioni del mondo del mosaico: artistica, artigianale, industriale e del design»

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La tomba del grande ballerino russo Rudolf Nureyev al Cimitero di Sainte Geneviève des Bois, vicino Parigi, realizzata in mosaico dallo Studio Akomena di Ravenna, sarà rievocata alla mostra del Mar in programma nell’ambito di RavennaMosaico

Gli eventi espositivi, le botteghe, il restauro e i segni dell’arte nel contesto urbano sono i quattro filoni principali attorno ai quali ruota l’organizzazione della prossima edizione della biennale RavennaMosaico (7 ottobre-26 novembre) della quale oggi vengono presentati in anteprima i due appuntamenti di maggiore richiamo.

Si tratta della mostra “Montezuma, Fontana, Mirko. La scultura in mosaico dalle origini ad oggi”, al Mar, curata da Alfonso Panzetta con la collaborazione di Daniele Torcellini, con 140 opere in esposizione; e dell’allestimento che celebrerà i trent’anni di attività della Sicis, una delle più grandi eccellenze del design internazionale, a palazzo Rasponi dalle Teste. Entrambe le mostre resteranno aperte ben oltre la fine di RavennaMosaico, fino al 7 gennaio, anche con l’obiettivo – sottolineano dal Comune – di arricchire la proposta culturale della città durante le festività natalizie.

Accanto a queste due mostre «si sta lavorando all’organizzazione di numerosissimi altri appuntamenti, in un percorso di confronto e collaborazione» – citiamo il comunicato stampa – che sta coinvolgendo soggetti che già hanno partecipato a RavennaMosaico e nuove realtà: a partire da Aimc (Associazione internazionale mosaicisti contemporanei), storico collaboratore dell’Amministrazione comunale nella realizzazione della rassegna e passando per l’Accademia di Belle Arti, il Polo Museale dell’Emilia Romagna, il Tavolo dell’imprenditoria, il Museo internazionale delle ceramiche di Faenza, la Diocesi con l’Ufficio per la pastorale della cultura, la Fondazione RavennAntica, l’Università di Bologna – Scuola superiore di studi sulla città e il territorio, l’associazione culturale DisOrdine.
Tutti soggetti che si stanno incontrando e confrontando periodicamente e frequentemente con l’Amministrazione comunale, con l’obiettivo di coordinare e intrecciare al meglio le singole iniziative – mostre, concorsi, convegni, conferenze, laboratori, iniziative che coinvolgeranno studenti, ragazzi, cittadini e che avranno anche risvolti di carattere sociale – e di arrivare a un calendario completo all’inizio del mese di giugno.

«Siamo certi – dichiara il sindaco Michele de Pascale – che questa ricchezza progettuale e il contributo di tutti i soggetti che sono con noi impegnati nella realizzazione di RavennaMosaico ci consegneranno una rassegna che declinerà l’arte musiva in tutti i suoi aspetti, coinvolgendo luoghi inediti, abbracciando l’intera città, dandole lustro e segnando l’inizio di una nuova fase per il mosaico ravennate. RavennaMosaico risponde a due grandi temi del nostro mandato. Il primo è la valorizzazione di tutto il mosaico ravennate, sul quale vogliamo proiettare una luce internazionale, per far sì che richiami sempre di più l’interesse di tutto il mondo attorno a Ravenna. In questo senso è fondamentale l’apporto di Sicis, che ringraziamo per aver voluto ulteriormente arricchire con la sua partecipazione questa edizione di RavennaMosaico. Il secondo è l’avvio della nuova stagione del Mar. Le perplessità di questi giorni sono anche apprezzabili, nella tensione di una città che si pone il tema di rilanciare e di far sì che tutte le sue istituzioni culturali diano il massimo delle proprie potenzialità. Ma questa sarà una nuova stagione, come tante ce ne sono state nella storia del Mar, tutte di grande valore; e il mosaico sarà sicuramente uno dei grandi cuori pulsanti del museo. Con RavennaMosaico abbiamo voluto coinvolgere in un unico evento tutte le articolazioni del mondo del mosaico, artistica, artigianale, industriale e del design e naturalmente quella relativa alla didattica e alla formazione, con l’Accademia di Belle Arti, perché il nostro impegno deve essere quello di valorizzare gli artisti di oggi ma anche di dare opportunità a quelli che saranno i grandi artisti del futuro».

«Per quanto riguarda nello specifico la mostra del Mar – aggiunge l’assessora alla Cultura Elsa Signorino – essa costituisce solo una delle vocazioni del Mar del futuro, con un alto profilo, comune a tutte le iniziative alle quali stiamo lavorando. Quindi la biennale del mosaico è anche il paradigma del modo in cui vogliamo lavorare. Entro l’estate presenteremo la prossima mostra di rilievo per il 2018, che avrà alla base un solido progetto scientifico e la capacità di parlare a un grande pubblico. Proprio oggi sarà inaugurata la mostra di Takako Hirai “Il senso segreto della natura”; seguirà la mostra fotografica di Lelli e Masotti (nel programma del Ravenna Festival, ndr), frutto di un’importante e strategica collaborazione fra istituzioni diverse. La fotografia è uno degli importanti filoni su cui vogliamo lavorare, con progetti molto importanti in cantiere per l’anno prossimo, insieme alla promozione delle collezioni permanenti. La prospettiva è quella di una valorizzazione complessiva, che renda il nostro Museo d’arte vivo e vitale tutto l’anno e in quest’ottica sarà fondamentale anche lo sviluppo di attività di ricerca e didattica. E in questo quadro è naturalmente imprescindibile anche la costruzione di relazioni forti con tutte le istituzioni culturali di Ravenna, nel segno della promozione delle nostre grandi eccellenze, di un grande coinvolgimento della città e di una grande apertura verso il mondo».

La mostra del Mar. A cura di Alfonso Panzetta, con la collaborazione di Daniele Torcellini, inaugura il 6 ottobre la mostra dal titolo “Montezuma, Fontana, Mirko. La scultura in mosaico dalle origini ad oggi”, sul rapporto tra la scultura e il mosaico, con l’intento di sondare e documentare la nascita, l’evoluzione di questo linguaggio e le differenti declinazioni del concetto di “tessera” da parte degli scultori a partire dagli anni Trenta del Novecento, momento in cui, dopo che Gino Severini rinnova la pratica del mosaico in funzione della decorazione architettonica, si avviano le ricerche plastiche mosaicate di Lucio Fontana e Mirko Basaldella, tra i più geniali artisti del secondo Novecento italiano. A innestare quel singolare “corto circuito” creativo alla base delle loro creazioni col mosaico furono gli esempi “primitivi” mesoamericani (presenti in mostra), che entrambi videro in momenti e luoghi diversi, anche grazie al crescente interesse per l’arte dell’antica America Latina esistente in Italia già negli anni Venti.
Se Fontana e Mirko sono “I precursori”, antesignani dell’unione felice tra scultura e mosaico, tra anni Sessanta e anni Settanta, Zavagno e Licata sono invece da considerare come i due indirizzi su cui si dipana la ricerca dei decenni seguenti soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo di materiali “non tradizionali”, il primo, e l’impiego delle tessere musive, lapidee o vitree, nel contemporaneo, il secondo.
Sulla trama di questo doppio e diverso utilizzo dei materiali – tradizionali e non – corre l’ordito della mostra che documenta le differenti temperature espressive della scultura tra XX e XXI secolo, iconica o aniconica, poetica o narrativa, simbolica o concettuale, sempre nella specifica coniugazione con l’arte del mosaico che si intensifica e si individua come “genere specifico” allo scadere degli anni Settanta ad opera di Antonio Trotta, Athos Ongaro e della Transavanguardia di Chia e Paladino. Tale ripresa non mancherà di suggestionare designer “colti” come Mendini e Sottsass che opereranno alcune incursioni sperimentali nella scultura. Dalla seconda metà degli anni Ottanta ad oggi, le ricerche e la produzione artistica in questa singolare declinazione della scultura si moltiplicano con esiti diversi e singolari e nel contempo tracciano il disegno della multiforme ricerca artistica dell’ultimo scorcio del XX secolo.
Da questo momento, anche grazie alla realizzazione di alcuni lavori di importanza internazionale realizzati a Ravenna, come la tomba di Rudolf Nureyev a Parigi – oggi inamovibile, ma presente in allestimento mediante una installazione virtuale e multimediale – il fenomeno scultura e mosaico vedrà un’accelerazione con artisti di varia provenienza che si connoteranno fortemente come scultori mosaicisti tout court, consolidando la percezione che la scultura mosaicata abbia ormai imboccato una strada di assoluta autonomia.
Tra XX e XXI secolo il linguaggio musivo nella scultura si evolve in differenti e metamorfiche declinazioni del concetto di “tessera”, anche grazie alle sollecitazioni delle ricerche internazionali sui concetti di accumulo, assemblaggio parcellizzato e “poetica dell’oggetto” messi in campo dal Nouveau Realisme francese e poi dalla Nuova Scultura Britannica, per poi proseguire con elementi di spiccata originalità sino alle attuali generazioni, che lo impiegano in modo sempre più innovativo ed inatteso.

«La nuova legge urbanistica? Suolo minacciato e territorio merce per fare profitti»

Riforma bocciata dagli esperti nel corso dell’incontro organizzato da Cambierà e Ravenna in Comune. Il nostro report

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La sala Buzzi gremita in occasione dell’incontro

Lo scorso 27 febbraio la Giunta Bonaccini ha approvato il progetto di legge  riguardante la nuova Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio, aprendo il dibattito tra forze politiche e associazioni anche contrarie alla proposta “licenziata” da viale Aldo Moro. Alcune di queste si sono ritrovate nel pomeriggio di venerdì a Ravenna per l’incontro dal titolo: “Un suolo in pericolo? La nuova disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio”. L’evento è stato coordinato da Michela Guerra e Raffaella Sutter, capigruppo in consiglio comunale rispettivamente dei movimenti CambieRà e Ravenna in Comune che, insieme a Lista per Ravenna e Pd (era presente in sale anche l’assessore Federica Del Conte), hanno firmato un ordine del giorno atto a promuovere, presso la stessa Giunta Regionale, azioni necessarie alla modifica del testo di legge.

Dall’analisi fatta dai relatori emerge una bocciatura senza appello della riforma urbanistica regionale, sbandierata come strumento per perseguire il fatidico consumo zero di suolo. L’incongruità più eclatante sottolineata è proprio l’assenza di una reale politica di annullamento della cementificazione. Nelle sue premesse la norma si presenta come feroce nemica del consumo di suolo, ma i contenuti – indicano gli interventi – smentiscono questi principi. Sono infatti previsti la conferma di tutte le potenzialità edificatorie già approvate prima della nuova legge (tramite accordi e Piani Particolareggiati) e una concessione di nuove potenzialità per un massimo del 3 percento. Una percentuale apparentemente inconsistente ma che, ad esempio per una città come Ravenna, ha precisato Ezio Righi (responsabile territorio di Italia Nostra Regionale) può valere fino a 2,5 km quadrati di nuove urbanizzazioni che si aggiungerebbero a quelle già concesse.

Un secondo campanello d’allarme è costituito dalla privatizzazione della gestione del territorio paventata dagli intervenuti. Con la nuova legge l’assetto urbanistico delle città – questa la previsione – sarà soggetta agli accordi di programma di iniziativa privata i quali di fatto avranno un peso più ampio rispetto al Pug (Piano Urbano Generale, che sostituirà Psc e Rue) ridotto a semplice schema ideogrammatico.

La deriva neoliberista dell’urbanistica emiliano-romagnola (accezione che compare anche nel titolo di una piccola pubblicazione dedicata alle tesi contrarie al disegno di legge) rischia di annullare un immenso patrimonio di buone pratiche, riserve di servizi pubblici e aree rurali, accumulato e valorizzato negli anni luminosi che fecero di questa regione un faro riconosciuto nella gestione del territorio e progressivamente spentosi a partire dagli anni ’80: questo è il rammarico di Sauro Turroni, già senatore, presidente della Commissione parlamentare per la riforma del testo unico sull’Ambiente e ora responsabile territorio e passeggio per la Federazione dei Verdi. Sulla scia neoliberista e deregolativa della città emiliano-romagnola del prossimo futuro – è stato spiegato – si allinea la serie di meccanismi incentivanti e premianti previsti dalla norma per il settore immobiliare (ma negati al privato cittadino) dal quale emerge come il territorio sia considerato non come bene comune ma merce dalla quale trarre profitto e impostare la ripresa economica, nonostante sia stata proprio la crisi dell’immobiliare a trascinare le economie di mezzo mondo sul baratro.

Il rischio di depotenziamento non è solo degli strumenti pianificatori ma soprattutto di quegli “uffici di piano” da cui è nata l’urbanistica regolativa, modello per tutto il Paese anche nella tutela dei centri storici dove dietro il vessillo della rigenerazione urbana, sta rientrando la carica della rendita – questa la tesi di Paola Bonora, geografa e già docente dell’Università di Bologna – mortificata dalla sconfitta subìta nelle campagne ormai punteggiate di isolati insediamenti edilizi vittime della crisi. «La norma in discussione – prosegue Turroni – su 73 articoli dedica solo 3 commi ai centri storici», aprendo comunque la strada a demolizioni e ricostruzioni “anche non fedeli”, in nome dell’adeguamento sismico ed energetico.

La rendita privata, nettamente stigmatizzata nel corso della conferenza, è la strozzatura attraverso la quale sono passati tutti i tentativi di riforma urbanistica nazionale, dalla Legge Ponte (1967) fino ai giorni nostri. Questo dimostra, senza ombra di dubbio, che la sua demonizzazione brillantemente sostenuta in passato da intellettuali del calibro di Antonio Cederna, non ha mai sortito alcun durevole risultato. Piuttosto la grande mancanza della politica di ogni ordine, colore e grado, è stata quelle di non aver saputo governare, con decisione e nell’interesse collettivo, le spinte del principale settore economico capace di trasformare realmente il territorio.

La cooperativa di Campiano che esporta erba medica in Cina

Si aprono le porte di un nuovo mercato per la Sopred. All’assemblea dei soci l’assessore regionale Caselli

Caselli Mazzotti
L’assessore regionale Caselli e il direttore di Legacoop Mazzotti durante l’assemblea della Sopred

Ottocentocinquanta soci agricoltori, una sessantina di lavoratori‎, ottocento ettari di nuove semine all’anno, due stabilimenti a nord e a sud di Ravenna e un’attività per il 70 percento dell’intera produzione rivolta all’export: la Sopred di Campiano rappresenta una cooperativa all’avanguardia nella filiera romagnola dell’erba medica. L’assemblea dei soci celebrata alla Cab di Campiano lo scorso 5 maggio ha evidenziato il ruolo importante che questa coltura ha per i produttori, sia in termini di rotazione che di reddito. L’erba medica, infatti, oltre a essere una “azotofissatrice” è fondamentale per la rotazione e ha garantito liquidazioni ancora interessanti. Fondamentale per questa coltura è l’integrazione della produzione di foraggi con quella di seme, in un 2016 particolarmente complesso per l’operatività della cooperativa.

 

Il foraggio disidratato di Sopred è esportato in gran parte negli Emirati Arabi, nei paesi del Mediterraneo e anche nei paesi asiatici quali il Giappone e Taiwan. Prossimamente anche la Cina, infatti l’Italia attraverso l’Aife (Associazione Italiana Foraggi Essiccati) ha terminato l’iter di accreditamento per avviare l’esportazione in Cina. Dopo oltre 24 mesi di lavoro, Sopred è in attesa nei prossimi mesi di ricevere il benestare ed entrare in quel mercato.

Dal 2013 ad oggi – si legge in una nota inviata alla stampa da Legacoop Romagna – Sopred ha sostenuto investimenti importanti per l’efficientamento degli impianti, nell’ordine di diversi milioni di euro, «investimenti mirati alla riduzione dei costi di produzione e a ridurre coi propri impianti l’impatto ambientale».

All’assemblea hanno preso parte il presidente Italino Babini, iI direttor‎e Riccardo Severi e il responsabile amministrativo Giuseppe Morigi. Tra gli ospiti l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, il direttore generale di Legacoop Romagna Mario Mazzotti e il presidente del comitato prezzi Ager Patrizio Chieregato.

La Conad SiComputer all’assalto del San Michele per blindare il secondo posto

Serie B1 femminile / Le giallorosse, già sicure della qualificazione nei playoff per la promozione in A2, stasera al PalaCosta vogliono vincere contro le fiorentine per chiudere il girone al secondo posto

Gruppo Teodora
Una esultanza delle giocatrici della Conad SiComputer

Dopo aver guadagnato il diritto a giocare la post season con un turno di anticipo, grazie alla convincente vittoria 3-1 sul difficile campo del Moie di Maiolati, alla Conad SiComputer mancano ancora tre punti per avere la certezza della seconda posizione, ovvero quella migliore in chiave playoff per la promozione in A2. L’obiettivo per le giallorosse sarà quindi quello della vittoria piena nella gara di stasera al PalaCosta contro il San Michele Firenze – valida come 26° e ultimo turno del massimo campionato cadetto – con inizio alle ore 18 (ingresso gratuito, arbitri Mazzarà di Palermo e D’Alessandro di Bologna).

Le toscane sono reduci dalla sconfitta interna al tiebreak con Cesena che ne ha decretato la retrocessione matematica (per loro l’ultima gara vinta risale a tre turni fa, 3-0 casalingo con Montespertoli) e sono già certe di chiudere il torneo in terzultima posizione. Dopo aver raccolto solo un punto nel doppio scontro diretto con Orvieto e San Lazzaro, le ravennati sono invece in ripresa, come testimoniato dal successo corsaro riportato nelle Marche.

Nella gara di andata, a Firenze, Sestini e compagne registrarono un 3-1 in loro favore in rimonta, dopo un primo set disastroso. I favori del pronostico sono dunque per le padrone di casa, anche se le squadre che non hanno nulla da perdere vanno sempre affrontate con le dovute cautele. Tutte a disposizione le ragazze della rosa per Caliendo e Del Giudice, che sceglieranno questo starting-six: Mazzini ad alzare in diagonale a Nasari (oppure Lugli), due tra Aluigi, Rubini e Lugli a ricevere e attaccare da posto 4, Torcolacci e Sestini in posto 3, Mastrilli libero.

Tra il termine del campionato e l’inizio dei playoff non è previsto intervallo: è già certo che la Conad SiComputer giocherà gara1 a Ravenna sabato 13 maggio, con un avversario proveniente dal girone D che uscirà dal lotto tra Cassano Irpino, Maglie, Roma e Aprilia. Il format dei playoff promozione prevede che il team 2° classificato del girone C giochi uno spareggio al meglio delle due vittorie su tre contro il 2° del girone D: la squadra vincente è promossa in A2. La perdente beneficia di una ulteriore possibilità – di nuovo al meglio di due vittorie su tre – contro la formazione che uscirà dai turni di spareggio tra le due terze e le due quarte. Anche in questo caso la vincente è promossa.

Il Ravenna Rugby a caccia di una vittoria per compiere un altro passo verso la C1

Rugby Serie C2 / Nella penultima giornata di campionato i giallorossi di Mingolini ospitano il Rimini e puntano a un successo che potrebbe avvicinarli alla promozione

Ravenna Rugby
Un’immagine di un match del Ravenna Rugby

Tempo di fine campionati e tempo di promozioni alle categorie superiori. Dopo il ritorno in Serie C nel calcio, dopo l’inizio della fase cruciale dei playoff nel basket e la conquista dell’Europa nel volley, anche in casa Ravenna Rugby si vivono i momenti di tensione che precedono la volata finale di un campionato che potrebbe sancire il salto alla categoria superiore, e cioè in C1, dei ragazzi del coach Mingolini.

A dodici anni dalla sua nascita la formazione giallorossa, finalmente in ordine con gli obblighi relativi al settore giovanile, ha le carte in regola per ambire a una meritatissima promozione, dopo quella raggiunta ma poi sfuggita nel 2013: pur classificandosi al primo posto, il Ravenna Rugby dovette rinunciare al passaggio di categoria, avendo delegato le proprie squadre giovanili a favore della capo franchigia Romagna RFC.
Domani al campo di via Isonzo alle ore 14.30 l’appuntamento che propone la penultima giornata è la sfida con il Rimini Rugby, compagine molto forte e per tradizione sempre ostica per i ravennati. Il tecnico Mingolini dovrà
rinunciare ai soliti infortunati, il cui recupero si è dimostrato più lungo del previsto e a quello del mediano di mischia Spagnolo.
Girone Emilia Romagna (21sima giornata, domenica, ore 14.30): Carpi-Piacenza Cadetta, Noceto Cadetta-Reno Bologna Cadetta, Guastalla-Romagna Rfc Cadetta, Ravenna-Rimini.
Classifica: Ravenna 65 punti; Piacenza Cad. 64; Guastalla 63; Rimini 52; Noceto Cad. 46; Bologna 1928 Cad. 31; Dozza 25; Reno Cad. 24; Romagna Cad. 11; Carpi 10.

Per l’Olimpia Cmc una trasferta in Toscana con il pensiero già rivolto ai playoff

Serie B1 femminile / Sicura di piazzarsi almeno al terzo posto, la squadra bizantina affronta il fanalino di coda Montesport in vista dei playoff promozione che cominceranno il 13 maggio. Coach Breviglieri: «Se ci sarà l’occasione, noi ne approfitteremo»

VOLLEY PALLAVOLO. OLIMPIA CMC RAVENNA ZAMBELLI SPOLETO 3 1.
La schiacciatrice dell’Olimpia Cmc Jasmine Rossini

Ultimo appuntamento in regular season per l’Olimpia Cmc, che domani in terra toscana fa visita alla Montesport (inizio ore 18, arbitri Russo e Nampli) con il pensiero già rivolto ai playoff. Se la terza posizione è infatti blindata, con Perugia e San Lazzaro distanti quattro punti, solo un “miracolo” potrebbe regalare il secondo posto alle ravennati, che inseguono a una sola lunghezza la Conad SiComputer, impegnata però in casa con la già retrocessa San Michele. Anche le avversarie di Montespertoli, piccola località nei pressi di Firenze, hanno da tempo tutti e due i piedi in Serie B2, ma non per questo il tecnico Marco Breviglieri abbassa la soglia di attenzione nell’ambiente. «Anche se le possibilità di arrivare secondi sono minime – spiega – noi non lasceremo nulla di intentato. Qualora succedesse l’impensabile, non vogliamo sprecare una grande occasione e per questo non dobbiamo sottovalutare l’avversario, che si vorrà di sicuro congedare dal suo pubblico con una bella prestazione. È per questo che non farò turn over con le giocatrici, almeno per buona parte del match».

Sabato 13 maggio comincerà un nuovo capitolo della stagione, con l’avvio dei playoff per la promozione, che metteranno in palio quattro posti in Serie A2. Molto dipenderà da come si classificherà l’Olimpia Cmc al termine della stagione: se si piazza seconda la strada sarà più breve, con lo spareggio (formula due gare su tre) con la seconda del Girone D; se si piazza terza, come quasi sicuramente accadrà, la strada sarà molto più lunga, con quarti, semifinali e finale (tutte al meglio delle due partite su tre). Difficile fare pronostici su quale sarà la prossima rivale, in quanto nel Girone D è in atto una volata a cinque (Montella 53 punti, Maglie 51, Casal de’ Pazzi e Aprilia 50, Marsala 48; il torneo è stato vinto dalla Zuccaro Messina) per accaparrarsi la seconda, la terza e la quarta posizione. «Aver raggiunto i playoff è stato un grande obiettivo centrato, tutt’altro che scontato. Basti pensare che una tra Perugia e San Lazzaro resterà fuori e che le bolognesi addirittura a fine andata erano in testa. Si tratta di due squadre che in qualsiasi altro gruppo si sarebbero qualificate, e questo fa capire quanto fosse duro ed equilibrato il nostro girone. Comunque noi dobbiamo solo concentrarci sulla gara di Montespertoli, scendendo in campo attenti e concentrati – termina Breviglieri – mentre ai playoff ci penseremo da domenica».

Intolleranze al glutine: dietiste in farmacia per consigli e informazioni utili

Frauknetetteig3Mal di testa, dolori addominali, o anche semplice stanchezza: tutti sintomi comuni, ma che potrebbero essere ricondotti al glutine. La sostanza proteica contenuta in grano e frumento è infatti sempre più spesso riconosciuta come causa o concausa di celiachia, sensibilità al glutine non celiaca, sindrome dell’intestino irritabile e allergia al grano. Un fenomeno da non sottovalutare, perché secondo gli esperti circa il 10 percento degli italiani ha avuto o potrebbe avere problemi con il glutine. E soprattutto, molti di questi non sono a conoscenza di essere affetti da questi disturbi, e sottovalutano quelli che invece potrebbero esserne i sintomi.

Proprio allo scopo di promuovere un’informazione corretta e fornire consigli utili a pazienti colpiti da patologie riconducibili all’alimentazione senza glutine, o a chi ancora deve acquisire consapevolezza sul tema, Schär, leader europeo nel mercato del senza glutine, e Adi – Associazione Italiana di Dietetica e di Nutrizione Clinica, in occasione del Mese delle Intolleranze al Glutine, hanno organizzato 18 incontri informativi in farmacia su tutto il territorio dell’Emilia Romagna, in particolare due in provincia di Ravenna. Alla farmacia Rossi di Lugo l’appuntamento è il 12 maggio dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18; alla Comunale n. 8 di Ravenna invece il 20 maggio dalle 9 alle 18: per l’occasione saranno a disposizione del pubblico dietiste Adi per dare informazioni sui disordini legati all’ingestione di glutine e su come seguire una corretta dieta senza glutine.

Per maggiori informazioni www.megliosenzaglutine.it

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