giovedì
21 Agosto 2025

Il cantiere navale di Rosetti Marino passa a un gruppo cinese per 80 milioni di euro

La Weichai controlla la forlivese Ferretti che ha concluso l’acquisizione del sito ravennate di 70mila mq grazie al capitale derivante dalla recente quotazione alla Borsa di Hong Kong

Rosetti Marino San 150401120826Un cantiere navale della Rosetti Marino nel porto di Ravenna diventa di proprietà cinese per 80 milioni di euro. La Ferretti Group di Forlì, controllata dall’azienda statale cinese Weichai, annuncia l’acquisizione del sito produttivo di oltre 70mila metri quadrati, comprensivo di bacino di carenaggio, al porto San Vitale (e non a Marina di Ravenna come scritto erroneamente in un primo momento). L’acquisizione è stata completamente finanziata con capitale proprio derivante proprio dai proventi della recente quotazione alla Borsa di Hong Kong. Weichai è specializzata nella progettazione, produzione e vendita di motori diesel. L’ipotesi del passaggio di proprietà era già circolata nelle scorse settimane.

L’acquisizione ha previsto un investimento iniziale di circa 40 milioni di euro, ai quali seguiranno ulteriori 40 milioni nel prossimo triennio, per la realizzazione di nuovi spazi produttivi e un centro di ricerca e sviluppo. L’operazione rientra nelle strategie di crescita del Gruppo Ferretti: «A piena operatività – si legge nella nota della società forlivese – il nuovo impianto aumenterà la capacità produttiva di circa il 20 percento». Il complesso produttivo di Ravenna si colloca in una posizione strategica per Ferretti: vicino al quartier generale di Forlì e al cantiere di Cattolica.

«Abbiamo grandi progetti e immaginiamo un sito produttivo all’avanguardia in tutti i suoi aspetti – ha commentato l’avvocato Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group –: benessere delle persone che vi lavorano, impatto sociale positivo, tutela dell’ambiente anche attraverso la scelta accorta dei materiali e aumento della produzione. Abbiamo trovato a Ravenna la giusta casa per i Wally a vela e per l’espansione dei nostri altri marchi, a partire dalla straordinaria gamma Ferretti Yachts Infynito. Scegliamo ancora una volta l’Italia, investiamo per rafforzarci, ma anche per tenere alta la bandiera di un’industria simbolo del nostro Paese, quella della nautica di lusso, e dell’ampia rete di imprenditoria e alta artigianalità che tutto il mondo guarda con ammirazione e invidia».

Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, hanno commentato: «Una notizia straordinaria per il territorio emiliano-romagnolo, che riconferma la sua centralità nello sviluppo economico del Paese. Siamo molto soddisfatti che un grande gruppo come Ferretti abbia scelto l’Emilia-Romagna per posizionare un nuovo sito produttivo all’avanguardia, attraverso un investimento importante che avrà ricadute positive per lo sviluppo del settore nautico e del suo indotto. Per Ravenna, con il suo consolidato know-how, questo risultato riafferma con vigore uno dei suoi caratteri identitari: un grande polo industriale in continua evoluzione e proiettato nel futuro, che ha saputo coniugare innovazione, artigianalità e sostenibilità. Congratulazioni a Ferretti Group e Rosetti Marino, per questa operazione che siamo sicuri lascerà un segno importante sul fronte della crescita della città e del territorio».

Concerto per le vittime delle mafie con l’orchestra del conservatorio di Bologna

Si terrà martedì 28 marzo alle 21 al teatro Alighieri. Il regista Bonacina dell’associazione Libera incontrerà il pubblico e racconterà la storia del testimone Pietro Nava

Concerto Vittime Mafia 3La cooperativa Emilia-Romagna Concerti organizza, nella sua stagione “Capire la Musica”, il concerto per le vittime innocenti delle mafie: si terrà martedì 28 marzo alle 21 al teatro Alighieri di Ravenna.

La manifestazione si tiene da anni per avvicinare il pubblico, e in particolare i giovani, al ruolo che le istituzioni, la magistratura e le forze dell’ordine esercitano per la prevenzione e la repressione del fenomeno mafioso.

Quest’anno il programma musicale della serata sarà eseguito dall’orchestra del conservatorio G.B. Martini di Bologna, diretta dal maestro Alberto Caprioli, con la partecipazione del giovane violista Daniele Trebo. In programma un brano virtuosistico di rara esecuzione: la Sonata per la Grand Viola di Niccolò Paganini e, nella seconda parte, la Sinfonia N.3 di Beethoven “Eroica”.

Inoltre, sarà presente il regista Alberto Bonacina dell’associazione Libera, che oltre a partecipare al concerto, incontrerà il pubblico e gli studenti il 28 marzo alle 11 nella sala Corelli del teatro Alighieri.

Bonacina presenterà la storia di Piero Nava, testimone oculare nell’omicidio del giudice Rosario Livatino, avvenuto vicino ad Agrigento nel 1990. Avendo deciso di testimoniare, Pietro Nava vive oggi sotto protezione per salvaguardare la sua vita. La sua storia è descritta nel libro Io sono nessuno edito da Rizzoli. Nava sarà in collegamento con il pubblico.

I biglietti per il concerto hanno un costo da 5 a 25 euro e si possono acquistare nella biglietteria del teatro Alighieri oppure online sul sito www.teatroalighieri.org. Per ulteriori informazioni contattare erconcerti1@yahoo.it.

Torna il carnevale di San Lazzaro con sfilate, passeggiate e stand gastronomici

La 36esima edizione della manifestazione folcloristica si svolgerà domenica 26 marzo per le strade del quartiere Borgo

Carnevale San LazzaroLa 36esima edizione del tradizionale carnevale di San Lazzaro a Faenza si terrà domenica 26 marzo. La manifestazione folcloristica, curata e diretta dal comitato San Lazzaro in Borgo, si svolgerà per le strade del quartiere Borgo.

Si partirà la mattina alle 9.30 con la messa per i caduti della strada nella chiesa di San Lazzaro. Dalle 10 alle 12 appuntamento con la “La spassigeda de turtel……long e fiom”, passeggiata libera, non competitiva, nell’Area Naturale dell’Anello dei quattro ponti, argine fiume Lamone. Ritrovo e partenza in piazza Fra’Sabba.

Alle 10.30 partenza della “Staffetta del Pellicano” dal ponte delle Grazie, attività a cura del Gioca lo Sport assieme all’Aido (Associazione italiana per la donazione di organi).

Alle 14.30 da via De Gasperi partirà il carro del “Passator Tortello” che darà inizio alla sfilata, a cui parteciperanno oltre 700 alunni mascherati delle scuole dell’infanzia, elementari e medie dei cinque istituti di Faenza, preceduti dal gruppo sbandieratori e musici under 15 del rione Borgo Durbecco.

Sempre dalle 14.30, in piazza Fra’ Sabba, davanti alla chiesa della Commenda, pittura e timbratura di cartoline omaggio con immagini del Borgo Durbecco, acquarellate da pittori e visitatori. Attività realizzata e guidata da Marinella Zaccherini e Luigi Soffiati.

Saranno presenti il gruppo di Skrljevo, proveniente dal carnevale internazionale di Rijeka in Croazia, il comitato Boscarell di Verona, il gruppo frustatori “Cassani” di Solarolo, le allieve delle associazioni sportive Diamante Torelli di Faenza e Aequilibrium di Forlì, che allieteranno i faentini con le loro maschere e spettacoli insieme ad altri gruppi mascherati provenienti da città limitrofe e alcuni carri allegorici.

In corso Europa ci sarà la mostra “Sul ponte dello Stretto di Messina”, a cura di Marco Peroni e a B.G. Arredamenti la mostra di pittura “Complementi d’arte” dell’artista Antonio Caranti.

Durante tutta la giornata esposizioni di moto e scooter d’epoca, a cura dell’associazione Vintage Motor Scooter Club; giochi a cura della Kaleidos; spettacolo del mago “Magico Aga”; ambulanti e giostre per bambini. Inoltre, in piazza Fra’ Sabba, funzionerà un fornito stand gastronomico all’interno del rione, mentre nell’area della festa verranno allestiti stand del famoso “tortello di San Lazzaro”, gestiti da Linea Verde e forno Ferroni.

Venerdì 24 marzo al circolo “I Fiori” (via Di Sopra, 34) si balla con il gruppo Trio italiano. Sabato 25 marzo, invece, alle 15 in programma la sfilata e alle 15.30 appuntamento con “Le itinera de San Lazzaro”, alla scoperta del Borgo Durbecco con Marco Santandrea dell’associazione Torre dell’Orologio. Alle 16 inizio della gara “Palio in bicicletta”, organizzata dal Rione Borgo Durbecco nel parco della Magione.

Il curatore del Pineta cerca un gestore: affitto d’azienda a favore dei creditori

Il marchio della nota discoteca di Milano Marittima è sotto sequestro nell’ambito di un’intricata vicenda di passaggi di quote. L’ex gestore ha 1,5 milioni di debiti

286315114 10160162806907938 4223266979160875687 NSi cerca un nuovo gestore per la discoteca Pineta di Milano Marittima. Il marchio del celebre locale è sotto sequestro in custodia al curatore della società Andromeda che aveva la gestione del club fino a un anno fa e da dicembre scorso è in liquidazione giudiziale (la prima stima del passivo è di circa 1,5 milioni di euro, la maggior parte verso il Fisco).

Il curatore, il commercialista Claudio Colatorti di Ravenna, ha tutti gli interessi perché si torni prima possibile a ballare in viale Romagna: la cessione del Pineta con un contratto di affitto d’azienda consentirebbe di avere introiti nell’interesse dei creditori da soddisfare (l’istanza di fallimento per Andromeda è stata presentata dalla francese Moet & Chandon per 50mila euro di champagne non pagato).

Allo studio di Colatorti erano già pervenute alcune manifestazioni di interesse dopo la divulgazione delle vicende sulla stampa e ora potranno essere valutate a tutti gli effetti, grazie alla decisione presa oggi, 20 marzo, dal tribunale di Ravenna. Il giudice civile Piervittorio Farinella ha sciolto la riserva e confermato il sequestro eseguito il 3 marzo con il cambio delle serrature e la chiusura del locale alla vigilia della prima serata annunciata per la stagione primaverile.

66006109 10157408585612938 1426682466650816512 NIl sequestro è stato richiesto da Colatorti per riavere sotto Andromeda la disponibilità del Pineta dalla società Hdp22 di Milano che l’aveva acquisita a marzo 2022. Secondo il curatore le due società sono riconducibili in maniera diretta o schermata alla stessa persona, il 42enne Marco Amadori di Arezzo. Si sarebbe quindi trattato di una sorta di vendita a se stesso che avrebbe lasciato Andromeda con i debiti in mano ma priva del suo principale asset. Inoltre l’accordo per la cessione a 47mila euro era da saldare entro fine 2022 ma ancora non è avvenuto.

Il giudice ha confermato il sequestro respingendo le ragioni sostenute da Hdp22 e concesso a Andromeda 60 giorni di tempo a partire da oggi per avviare la causa con cui chiedere la definitiva restituzione del Pineta per due ragioni: il mancato pagamento dei 47mila euro pattuiti o la frode in danno dei creditori per un prezzo non congruo. Hdp22 sostiene che la cifra sia corretta perché oltre a quella era prevista l’assunzione di debiti della Andromeda.

Le travagliate vicende del locale che ha segnato gli anni d’oro della località non finiscono qui. Fra una settimana è in calendario l’udienza per decidere sulla richiesta di sfratto avanzata dalla società Romagnola srl proprietaria dell’immobile. La Hdp22 vanta un debito di 140mila euro di affitto non pagato (su 350mila di canone annuo).

Al Pavaglione arriva il Circo Paniko: spettacoli con acrobazie e musica dal vivo

Appuntamenti in programma dall’1 al 10 aprile, con artisti da tutta Italia e anche dall’estero

Circo Paniko

A Lugo arriva il Circo Paniko: sarà al Pavaglione dall’1 al 10 aprile. Proporrà “Abracabaret”, spettacolo comico di circo contemporaneo che unisce i numeri più classici a quelli più sperimentali e di ricerca.

Il Circo Paniko, nato nel 2009, è una delle prime e più numerose compagnie di circo contemporaneo. Fa base in Emilia-Romagna, ma i suoi artisti arrivano da ogni regione italiana e anche da fuori Italia. Oltre a portare in scena acrobazie e spettacoli, il Circo Paniko crea atmosfere, immaginari e personaggi fuori dal tempo.

QUI UNA NOSTRA INTERVISTA DI QUALCHE ANNO FA

La musica dal vivo, inoltre, da sempre contraddistingue il Circo Paniko e lo pone nella scena circense internazionale tra le realtà più attente e virtuose a livello musicale. Il Circo Paniko conta undici spettacoli prodotti e realizzati in totale autonomia.

«Un messaggio – spiega il sindaco di Lugo Davide Ranalliche unisce le generazioni, dai piccoli ai grandi, e ci permette di interloquire con tutti. Il nostro obiettivo è costruire le condizioni perché tutti possano avere la possibilità di stare nel nostro bellissimo centro storico con proposte di qualità».

Tutti gli spettacoli sono a offerta libera e durano circa un’ora e un quarto. Il calendario degli appuntamenti: sabato 1° aprile alle 16.30, domenica 2 aprile alle 11.30 e alle 19, mercoledì 5 e giovedì 6 aprile alle 21, venerdì 7 aprile alle 17.30, sabato 8 e domenica 9aprile alle 18 e alle 21, lunedì 10 aprile gran finale alle 16.30 e alle 19.

Il circo nello splendido contesto del Pavaglione

Il Pavaglione di Lugo è stato costruito a partire dal 1771 e completato nel 1784 da Giuseppe Campana, architetto italiano del XVIII secolo ed è un esempio di architettura civile settecentesca che risale al XVIII secolo e che anticipa soluzioni urbanistiche moderne. Il quadrilatero irregolare, costruito per le esigenze del mercato dei bozzoli del baco da seta, è tuttora sede delle attività commerciali più significative della città. Oltre alle botteghe, ospita il Mercato settimanale, la Fiera e svariate rassegne a carattere economico.

Il Pavaglione è anche sede di spettacoli musicali estivi, una tradizione che risale ai tempi in cui il mercato era occasione di incontro e di intrattenimento nel tempo libero. Numerosi documenti attestano diversi eventi teatrali che si tennero in concomitanza con la Fiera fin dal XVI secolo. Il Pavaglione è stato sottoposto a un accurato restauro nel 1984 ed è un importante punto di riferimento per la città di Lugo, in provincia di Ravenna.

Come prenotare i posti per gli spettacoli dal vivo

Per info e prenotazioni, a partire da martedì 21 marzo, contattare il numero 333 6298118.

Il Circo Paniko accetta prenotazioni solo attraverso la telefonata e non attraverso WhatsApp o i social, sui quali si possono invece trovare informazioni sull’attività del collettivo circense.

Dal Pnrr un nuovo finanziamento di 540mila euro per l’edilizia scolastica

Sale complessivamente a oltre 6 milioni di euro l’ammontare delle risorse che il Comune è riuscito a intercettare

Scuola Infanzia Arcobaleno 2Nuovo finanziamento dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per Bagnacavallo nell’ambito delle risorse sull’edilizia scolastica. Si tratta di 540mila euro che si andranno ad aggiungere ai 60mila messi a disposizione dal Comune come quota di cofinanziamento per l’adeguamento sismico della scuola dell’infanzia Arcobaleno. Tale finanziamento, ottenuto grazie anche al supporto della Regione e Provincia, va ad aggiungersi al contributo Pnrr di 217mila euro ricevuto nei mesi scorsi, grazie al quale si procederà alla messa in sicurezza della copertura della palestra della scuola elementare. Con l’aggiudicazione di questo ulteriore finanziamento, sale complessivamente a oltre 6 milioni di euro l’ammontare delle risorse che il Comune di Bagnacavallo è riuscito ad intercettare partecipando ai diversi bandi Pnrr.

«Ancora una volta – dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Ravagli – raccogliamo i frutti di un costante lavoro di analisi e progettazione portato avanti negli anni. Aver infatti lavorato in anticipo eseguendo le verifiche di vulnerabilità sismica ed elaborato il progetto di fattibilità tecnico-economico prima che uscissero i bandi ci ha permesso di farci trovare pronti non appena si è aperta la possibilità di intercettare nuovi finanziamenti Pnrr. Con questo intervento andiamo ad aggiungere un ulteriore tassello nel percorso di messa in sicurezza delle nostre strutture scolastiche, che già negli scorsi anni hanno visto la realizzazione di numerosi interventi di miglioramento e adeguamento sismico».

Scuola Infanzia Arcobaleno 1«La scuola è luogo di formazione, educazione e socialità – aggiunge la vicesindaca e assessora alle Politiche educative Ada Sangiorgi – e l’ambiente in cui queste importanti funzioni vengono assolte è fondamentale. Il nostro compito è far sì che i giovani del territorio possano crescere in strutture sicure, sostenibili e accoglienti. Come Amministrazione comunale siamo al lavoro affinché sia così e sempre più scuole siano rinnovate».

Rischio code sull’Adriatica per lavori, i consigli di Cervia per arrivare al mare

Fino a luglio 2023 la carreggiata sud sarà a una corsia per un km a Ravenna, si temono incolonnamenti

8Il Comune di Cervia diffonde consigli per chi deve raggiungere la località turistica ora che sono iniziati i lavori di allargamento della strada statale 16 Adriatica all’altezza di Ravenna e si prevedono pesanti ripercussioni sul traffico diretto a sud per un restringimento della carreggiata da due a una corsia all’altezza dello svincolo con via Savini almeno fino a luglio 2023.

La statale rimarrà comunque sempre aperta al transito. Ma il messaggio di Cervia è chiaro: «È sconsigliato percorrere l’autostrada A14 in direzione Ravenna». Per raggiungere più agevolmente Cervia per chi percorre l’autostrada A14 sono consigliate le uscite ai caselli di Forlì, Cesena nord (prendendo poi la superstrada E55 con uscita a Casemurate) o Cesena.

Concessioni balneari: bocciata la proroga del governo, l’asta va fatta nel 2023

Una sentenza del Consiglio di Stato cancella la decisione dell’Esecutivo, dopo il richiamo del Quirinale

Pexels Rachel Claire 4846172Le concessioni balneari scadono il 31 dicembre di quest’anno e vanno messe a gara. È arrivata una sentenza del Consiglio di Stato che stoppa la proroga senza gara decisa dal governo Meloni perché “si pone in frontale contrasto” con la direttiva Bolkestein. A questo link una panoramica delle concessioni sulla spiaggia del comune di Ravenna.

Il Consiglio di Stato, intervenendo su un ricorso presentato dall’Autorità garante della concorrenza (Agcm) contro il Comune di Manduria (Taranto), ha dichiarato già illegittima la proroga delle concessioni balneari al 2024 e “le disposizioni legislative nazionali che hanno disposto (e che in futuro dovessero ancora disporre) la proroga automatica delle concessioni non devono essere applicate”

Una sentenza che arriva dopo il richiamo dal Quirinale con la lettera alle Camere che ha accompagnato la promulgazione del decreto Milleproroghe. Il Colle, infatti, il 24 febbraio scorso, ha chiesto al governo di intervenire e rivedere le norme che hanno posticipato di un anno la messa a gara delle concessioni.

Per ora rimane valida la proroga a luglio della delega al governo per realizzare la mappatura delle concessioni esistenti. Le forze politiche che hanno inserito nel Milleproroghe l’emendamento sulla proroga delle concessioni spingono per iniziare a breve la mappatura e solo dopo intervenire sulla materia.

Giovani e dipendenza dal cellulare, se ne parla a Lugo

Sabato 25 marzo, con la psicologa Francesca Siboni

Dipendenza Cellulare SmartphoneDipendenza da internet, dai social, dal gioco online: aumentano sempre di più le persone che chiedono aiuto. Le dipendenze da internet sono particolarmente diffuse nei ragazzi con età dai 14 ai 18 anni, ma non solo. Come affrontare il fenomeno?

Se ne parlerà sabato 25 marzo, dalle 16, al liceo di Lugo (viale degli Orsini 6), con Francesca Siboni. Psicologa clinica e forense, psicoterapeuta psicoanalitica di bambini, adulti e genitori secondo il Modello Tavistock, docente e supervisore, Siboni ha svolto incarichi al Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Ravenna e all’Università di Modena e Reggio Emilia.

L’incontro è organizzato dall’Università per gli adulti di Lugo ed è aperto a tutta la cittadinanza, a ingresso libero.

La Casa delle Donne in piazza a Ravenna per i figli delle coppie omogenitoriali

«Il Governo Meloni vuole riportare le lancette dell’orologio indietro di 50 anni»

Corte Ravenna Casa Delle Donne Protesta
Una manifestazione in piazza delle femministe

Martedì 21 marzo alle 17.30 Casa delle Donne sarà di nuovo in piazza per unire la propria voce a quelle di quanti sabato 18 a Milano hanno manifestato per dire “Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie”.

«Il Governo Meloni – scrive in una nota la Casa delle Donne – vuole riportare le lancette dell’orologio indietro di 50 anni, calpestando i diritti civili (ancora troppo pochi) conquistati in decenni di lotte politiche. Questa volta se la sta prendendo con i figli delle coppie omogenitoriali, che non potranno più essere riconosciuti come figli della coppia: dal Ministero infatti è arrivata una circolare che impone lo stop alle trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita con due mamme. Contemporaneamente, il Senato ha votato il No alla proposta di regolamento europeo sul certificato di filiazione, che prevede che la genitorialità stabilita in uno Stato membro valga anche negli altri Stati membri, senza procedure speciali, e che riguarda coppie eterosessuali, omogenitoriali, figli adottati o avuti attraverso la maternità surrogata, dove consentita».

L’appuntamento è per martedì 21 alle 17.30 in piazza del Popolo, per un sit in di 15 minuti tra le due colonne e altri 15 minuti davanti al palazzo della Prefettura.

Aderiscono Donne in nero Ravenna, Udi Ravenna, Associazione dalla Parte dei Minori, Linea Rosa Ravenna, Femminile Maschile Plurale, Articolo Uno, Ravenna Coraggiosa, Rete Donne Cgil.

La nota scrittrice francese Alexandra Lapierre a Lugo

La figlia di Dominique presenterà in prima nazionale “La donna dalle cinque vite”

Alexandra LapierreLunedì 20 marzo alle 21, alla Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, la famosa scrittrice francese Alexandra Lapierre presenterà al Caffè Letterario di Lugo i suoi ultimi libri “Belle Greene” (2021) e “La donna dalle cinque vite” (2023). La presentazione di quest’ultimo sarà una prima nazionale.

Nella serata ad ingresso libero e fuori calendario l’autrice dialogherà con Maria Chiara Sbiroli, direttrice della Biblioteca Trisi, e Daniele Serafini.

Alexandra Lapierre, autrice di biografie e romanzi incentrati su grandi personaggi in parte dimenticati dalla Storia, è stata recentemente premiata dall’Académie Française, mentre l’Académie Goncourt ha scelto “Belle Greene” come libro del 2021. Tra le sue opere pubblicate in Italia “Fanny Stevenson”, “Artemisia”, “Le Angeliche”, “Belle Greene”, premiati a livello internazionale e tradotti in una ventina di paesi.

Figlia di Dominique Lapierre, scrittore e filantropo francese, autore del celebre “La città della gioia”, nel 2005 è stata nominata Cavaliere dell’Ordine delle arti e delle lettere della Cultura francese. Nota per il suo impegno nel valorizzare l’immagine della donna nella società attraverso i suoi ritratti, Alexandra Lapierre, che parla correntemente italiano, vive tra la Francia e l’Italia.

È possibile cenare nel Ristorante dell’Hotel Ala d’Oro dalle 19.30, e riservare il posto nella Sala Conferenze dove si terrà la presentazione.

Fondi Pnrr, entro fine mese verranno aggiudicati i lavori per il bike park

Il punto della situazione a Ravenna. Il sindaco: «Extra costi e tempi sono questioni cruciali»

Bike Park
Il progetto del Bike Park all’ex ippodromo di Ravenna

Entro il 31 marzo è prevista l’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione di un bike park all’ex ippodromo di Ravenna (una sorta di stadio del ciclismo con diversi percorsi)  e dei lavori per l’efficientamento energetico del Pala De Andrè.

Sono le prossime imminenti scadenze di interventi nel comune capoluogo nell’ambito del Pnrr. Dai fondi europei sono previsti 2,1 milioni per il bike park e 1,4 milioni per il fotovoltaico al palazzetto.

Ed è sempre nell’ambito degli impianti sportivi anche la scadenza fissata per il 30 luglio: affidamento dei lavori per la realizzazione della piscina. In questo caso la commissione di gara sta valutando le offerte pervenute entro il termine del bando che era il 13 febbraio.

Rispettare le scadenze imposte dall’Unione europea per beneficiare dei 190 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), incluso nel programma da 750 miliardi dell’Ue noto come Next Generation Eu per la ripresa post pandemia, è una questione cruciale per gli enti pubblici che si sono aggiudicati le risorse. Entro dicembre 2026 vanno completati gli interventi. Questo chiede l’Ue. E sono già diversi i casi di enti in Italia che stanno rinunciando a fondi di cui avevano ottenuto la disponibilità.

Non rispettare i tempi – una possibilità più che plausibile per alcuni progetti – vorrebbe dire dover coprire la spesa dalle proprie casse. Cosa fare allora delle risorse che non hanno più una destinazione? «È uno dei temi nella agenda del confronto con il governo Meloni – spiega Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e presidente della Provincia –. Se ne sta parlando e le possibilità di fatto sono due. La prima: trovare nuovi progetti candidabili ma i tempi sono sempre più stretti perché la scadenza resta il 2026. Oppure la seconda che stiamo suggerendo come Anci e Upi: usare le risorse per coprire gli extracosti di altri progetti di più facile realizzazione». Per molte amministrazioni pubbliche, compreso il Comune di Ravenna, infatti il conto delle opere sta aumentando per effetto di inflazione e aumento dei materiali.

Sulla scadenza del 2026 si è aperto un dibattito sull’opportunità di spostarla più avanti per evitare che il Pnrr si trasformi da investimento a tempesta perfetta. «L’Unione delle Province lo dice da tempo – spiega De Pascale, in qualità di presidente dell’Upi – e ora anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è dello stesso avviso: in poco tempo ci ritroveremo con la coda dei lavori del Superbonus 110 e l’avvio dei cantieri Pnrr quindi un’enorme mole di lavori da eseguire ma un numero non sufficiente di imprese e questo non potrà che avere conseguenze dannose, sia sui prezzi del mercato e sia sulla tenuta delle imprese di un settore».

Per fronteggiare tutto servirebbe un ampliamento della forza lavoro con un orizzonte limitato: «Se i lavori devono essere finiti nel 2026 – riassume De Pascale –, poi vorrebbe dire che il settore si troverebbe ad affrontare una nuova crisi».

Lo scenario descritto serve anche a spiegare uno dei criteri adottati dal Comune di Ravenna per la scelta di cosa candidare al Pnrr: interventi già a buon punto di progettazione. «Avendo delle scadenze stringenti per le domande ai bandi – riassume De Pascale – era molto difcile presentare interventi a stadi di progettazione arretrati. Ravenna è uno dei pochi Comuni che ha partecipato praitcamente a tutti i bandi e siamo stati premiati perché avevamo una buona quantità di progetti pronti nei cassetti, magari non accolti in altri bandi oppure solo da definire nei dettagli».

Ma c’è anche una seconda motivazione a monte della scelta di cosa candidare: «Non abbiamo proposto progetti che non fossero nel radar della nostra azione amministrativa. Ci siamo mossi con quelle cose che consideravamo già di voler fare e quindi già inserite in un preventivo di spesa anche se a scadenza più lunga. Avremmo dovuto fare dei mutui ed è chiaro che meno ne facciamo meglio è. Ora rischiamo di doverli fare lo stesso per gli extra costi».

Affrontare l’enorme mole di bandi e procedure richiederà uno sforzo anche agli uffici comunali. La macchina burocratica di Palazzo Merlato ha le spalle abbastanza larghe? Il sindaco non ha dubbi: «È un tema molto forte, ma i nostri uffici erano abituati a progettare a appaltare una mole significativa di interventi. Stiamo reggendo l’onda d’urto senza stress. Ovviamente bisogna darsi delle priorità: gli interventi del Pnrr hanno per forza una corsia preferenziale per essere esaminati perché altrimenti si rischia di perdere le risorse».

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