giovedì
21 Agosto 2025

Scuole superiori: iscritti totali in crescita, in calo chi sceglie i professionali

I dati degli istituti in provincia di Ravenna alla vigilia dell’apertura del periodo (8-31 gennaio) per presentare le domande di ammissione: dalla terza media usciranno 3.600 alunni, il 4,8 percento in più di un anno fa. In dieci anni i percorsi che preparano al mondo del lavoro hanno perso un terzo degli studenti

Il 9 gennaio si apriranno le iscrizioni alle scuole superiori per gli alunni che andranno in prima e ci sarà tempo fino alla fine del mese. In provincia di Ravenna sono attese 3.609 domande (corrispondenti agli alunni attualmente in terza media) che saranno il 4,8 percento in più di quelle presentate lo scorso gennaio. Se si considera che a giugno faranno la maturità 2.976 studenti, allora si può anche dire che la popolazione studentesca provinciale delle superiori aumenterà del 3,7 percento rispetto ai 16.986 odierni (se si aggiungono i 29mila nella fascia 3-14 anni si ottiene il totale di chi occupa un’aula in una delle duemila classi attive in provincia). Sono dati che provengono dalla Provincia, ente competente per gli istituti superiori.

«Lo scenario demografico ci dice che ancora per un paio di anni vedremo aumentare gli studenti delle superiori – spiega la consigliera provinciale Maria Luisa Martinez con deleghe a Istruzione e Edilizia scolastica –. Poi ci aspettano un paio di anni di stabilità e poi anche alle medie di secondo grado cominceremo a vedere il calo che già stiamo vedendo alle elementari».

Con il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Paolo Bernardi, osserviamo l’evoluzione delle scelte degli studenti. I 3.443 frequentanti la prima superiore nell’anno in corso sono così ripartiti: 18,9 percento ai professionali, 40,5 ai licei e 40,6 ai tecnici. «Negli ultimi anni abbiamo assistito a una riduzione della distanza fra tecnici e licei – spiega Bernardi –. Oggi siamo alla parità che è un dato quasi clamoroso per quello a cui eravamo abituati. Una motivazione si può trovare nel grosso impegno messo dalla Provincia per la promozione dell’istruzione tecnica che può produrre figure ambite dal tessuto economico locale».

Andando indietro di dieci anni la ripartizione era tutt’altra: 30 percento ai professionali, 33 ai tecnici e 37 ai licei. «Il dato che balza all’occhio è ovviamente il crollo delle iscrizioni ai professionali – continua Bernardi – che si verifica pur di fronte a un aumento del totale degli iscritti». Una possibile spiegazione, secondo il provveditore, sta nel percorso di riforma che ha riguardato questa fetta dell’istruzione: «L’utenza è un po’ disorientata. E soprattutto c’è la concorrenza della formazione regionale. Mi spiego meglio: la scelta di un professionale è fatta di solito da chi vuole raggiungere l’adempimento dell’obbligo scolastico ma punta a entrare nel mondo del lavoro. È una possibilità alla fine del triennio ma a quel punto a molti sembra più logico iscriversi a un corso professionalizzante che è comunque di tre anni».

Marocco in semifinale al Mondiale, festa in strada a Ravenna con bandiere e cori

Ritrovo di fronte alla stazione con trombe e bandiere per celebrare la prima volta di una squadra africana tra le prime quattro del mondo

Il Marocco ha conquistato la semifinale al Mondiale di calcio in Qatar, prima volta per una squadra africana, e anche a Ravenna è scoppiata la gioia dei tifosi. Tanti sono scesi in strada con striscioni, bandiere e trombe per festeggiare. In particolare la rotonda di fronte alla stazione ferroviaria, nei pressi dei giardini Speyer, è stata il ritrovo per molti.

Scene simili si sono viste anche in altri centri della provincia. A Lugo un gruppetto festante si è radunato in piazza nei pressi del Pavaglione per dare vita a festeggiamenti spontanei.

La comunità marocchina, secondo i dati Istat, è la terza per presenze nel territorio provinciale: poco meno di cinquemila persone, un decimo degli stranieri residenti e poco più dell’uno percento del totale della popolazione.

 

Si apre la prevendita per i sei spettacoli della stagione d’opera e danza

Dal 12 dicembre è possibile acquistare l’ingresso per gli eventi. Si comincia il 14 gennaio con la nuova produzione del Tamerlano di Vivaldi

2021/09/10 L'oiseau De Feux Thierry Malandain ©Olivier Houeix ©Olivier HoueixA un mese dal debutto della nuova produzione del Tamerlano di Vivaldi, che inaugura la stagione d’opera e danza 2023 del teatro Alighieri di Ravenna, si apre la prevendita dei biglietti singoli per i sei appuntamenti in programma. Da lunedì 12 dicembre, alle 10, botteghini aperti: alla biglietteria del teatro, telefonicamente, online sul teatroalighieri.org, negli Iat di Ravenna e Cervia, in tutte le filiali della Cassa di Risparmio di Ravenna.

Il percorso d’Opera, dopo l’appuntamento con Accademia Bizantina e la regia di Stefano Monti per Tamerlano (14 e 15 gennaio), continua a marzo con La Bohème nata dalla regia di Cristina Mazzavillani Muti nel 2015, con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta da Nicola Paszkowski, mentre ad aprile arriva a Ravenna la nuova coproduzione de Il barbiere di Siviglia, con la regia di Luigi De Angelis (Fanny & Alexander) e Giulio Cilona sul podio dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta.

Il primo appuntamento Danza è con la MM Contemporary Dance Company e un dittico fresco di debutto, Ballade di Mauro Bigonzetti ed Elegia di Enrico Morelli (12 febbraio, fuori abbonamento in prelazione per gli abbonati con riduzione del 20%). La Kibbutz Contemporary Dance Company presenta invece Asylum del suo direttore Rami Be’er e la Serata Stravinskij proposta dal Malandain Ballet Biarritz rilegge L’uccello di fuoco e La Sagra della primavera.

Prezzi: Opera da 15 a 45 euro (ridotto da 15 a 40), Danza da 10 a 30 (ridotto da 10 a 25). Speciale Giovani under 18: 5 Euro, under 30 (platea e palchi): Opera 20 Euro, Danza 15 Euro.

Arredi e oggetti vintage all’asta per un giorno nell’ex mercato coperto

Appuntamento l’11 dicembre con l’ultima giornata di iniziative per il riuso temporaneo degli spazi in via Baracca. Al mattino colazione con accompagnamento musicale, poi mercato di Coldiretti e cibo di strada

Mercato Contemporaneo 2022 AstaL’ex mercato coperto di Bagnacavallo ospiterà un’asta di arredi e oggetti vintage aperta a tutti. L’appuntamento è alle 17 di domenica 11 dicembre dove un tempo stavano i banchi di frutta e verdura. L’iniziativa è il clou della giornata conclusiva di “Mercato Con-temporaneo”, il progetto sperimentale che ha visto animare per tre fine settimana fra ottobre e dicembre gli spazi di via Baracca.

Ogni oggetto in asta è dotato di un cartellino dove sono riportati il numero identificativo e la base d’asta. Si potrà fare una prima offerta nell’apposita urna, per poi eventualmente contendersi con altri l’oggetto desiderato durante l’asta (parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza).

A seguire degustazione di gin a cura de Il Gingerino di Lugo (10 euro tutta la degustazione, prenotazione obbligatoria al 334-2351898) e le proposte per l’aperitivo e la cena.

Ma le iniziative domenicali cominceranno già al mattino. Alle 9 colazione in musica, accompagnati dal maestro Alessandro Guidi al pianoforte. Torte, brioche e crostate preparate da La Loveria di Bagnacavallo. Dalle 9.30 alle 15.30 il mercato di Campagna Amica con frutta e verdura a km zero e proposte natalizie e si potranno gustare a pranzo e cena le specialità di “Osteraia”, cucina sarda itinerante e “Vino al Vino Street” con proposte di vini selezionati e birre artigianali.
Il pomeriggio si arricchirà ulteriormente con il workshop natalizio a cura dell’Angolo dei fiori di Bagnacavallo per imparare a produrre la propria ghirlanda natalizia, in attesa dell’asta vintage.

“Mercato con-temporaneo” rientra nel progetto “Markè – Il mercato delle idee”, finanziato dall’Anci nell’ambito del bando “Fermenti in Comune”.

In Bassa Romagna passa la piena del Santerno, sulla costa rischio ingressioni marine

Allerta meteo della protezione civile per le precipitazioni piovose previste tra 10 e 11 dicembre

RAVENNA 13/05/2019. MALTEMPO FIUME SAVIO A RISCHIO ESONDAZIONENei territori della Bassa Romagna si osserva con attenzione il fiume Santerno per il passaggio della piena nella giornata odierna, 10 dicembre, con valori idrometrici che hanno superato soglia 2. Attualmente il passaggio della piena del Santerno nei Comuni della Bassa Romagna non sta rilevando criticità. Gli altri corsi d’acqua del territorio non destano preoccupazioni.

La protezione civile ha emanato un’allerta meteo arancione (rischio medio) per criticità idraulica che interessa il territorio D1, che comprende anche la Bassa Romagna per la giornata di oggi, 10 dicembre. L’allerta passa a gialla domenica 11.

Nella zona di Ravenna invece dalle 12 di oggi alla mezzanotte di oggi, sabato 10 dicembre, è attiva l’allerta meteo numero 88, per criticità idraulica, emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia-Romagna. L’allerta è gialla. Dalla mezzanotte di oggi, 10 dicembre, alla mezzanotte di domani, domenica 11 dicembre, l’allerta sarà gialla per vento, stato del mare e criticità costiera. Si prevedono condizioni del mare sotto costa che possono generare localizzati fenomeni di dissesto, erosione e ingressione marina anche a seguito dei danni alle dune invernali causati dalle precedenti mareggiate.

Si raccomanda di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso: prestare particolare attenzione allo stato dei corsi d’acqua ed evitare di accedere ai capanni presenti lungo gli stessi (se si allaga la golena il capanno deve essere evacuato); prestare attenzione alle strade eventualmente allagate e non accedere ai sottopassi nel caso li si trovi allagati; non accedere a moli e dighe foranee e prestare particolare attenzione nel caso in cui si acceda alle spiagge; fissare gli oggetti sensibili agli effetti del vento o suscettibili di essere danneggiati.

Grondaie ostruite alla scuola media, aule inutilizzabili per infiltrazioni d’acqua

Il consigliere comunale Alberto Ancarani (Forza Italia) segnala la situazione dell’istituto “Mattei” con traslochi interni forzati per la sicurezza degli alunni: «Perché il Comune non interviene con la manutenzione?»

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Foto di repertorio

Nella scuola media “Mattei” a Marina di Ravenna ci sono aule che non si possono utilizzare con regolarità perché il controsoffitto di cartongesso ha infiltrazioni di acqua dal tetto che non riesce a scolare per via dell’intasamento di foglie nelle grondaie. Quattro classi sono costrette a usare altri spazi. Lo rende noto il consigliere comunale Alberto Ancarani. L’esponente di Forza Italia ha presentato un question time per chiedere come mai in passato la soluzione a questi problemi arrivava con rapidi interventi di manutenzione mentre quest’anno non avviene lo stesso nonostante il dirigente scolastico abbia più volte sollecitato un intervento da parte del Comune, ente proprietario dell’immobile.

«La conformazione della scuola presenta un tetto “piatto” – spiega Ancarani – che per tale ragione è dotato di pluviali e grondaie per lo scolo dell’acqua piovana ma durante la stagione autunnale, con la caduta delle foglie da parte di alberi più alti del tetto stesso, grondaie e pluviali puntualmente vengono ostruiti e si verificano episodi di allagamento. L’acqua che non defluisce si inserisce all’interno della guaina di copertura».

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Alberto Ancarani, consigliere comunale di Forza Italia

Le aule interessate dalle infiltrazioni non vengono utilizzate e gli alunni vengono inviati in altri spazi: «Questo crea problemi alla normale attività didattica, in quanto vengono chiesti continui traslochi al personale scolastico, peraltro non di sua pertinenza, nonché adattamenti alla conformazione della singola aula che magari sarebbe predisposta per altra attività».

Ancarani sottolinea che il problema poteva essere ampiamente previsto e evitabile se fosse stata programmata una manutenzione ordinaria: «Non sembra essere all’ordine del giorno dell’attività dei servizi di manutenzione competenti, quando invece in passato l’amministrazione interveniva e risolveva nell’arco di ventiquattro ore».

Il Tar dà ragione ai vincitori del bando per gestire il camping a Lido di Classe

La società aveva avuto l’aggiudicazione provvisoria poi non concretizzata per la presunta mancanza di un requisito

Camping Bisanzio Lido di ClasseUna sentenza del tribunale amministrativo regionale (Tar) dell’Emilia-Romagna dà ragione alla società che nella primavera 2022 aveva vinto la gara pubblica indetta dai carabinieri forestali per la biodiversità per la gestione del camping di Lido di Classe (l’ex Bisanzio chiuso dal 2017) ma era stata poi estromessa dopo verifiche più approfondite. La decisione del Tar potrebbe aprire uno spiraglio verso la rinascita della struttura ricettiva che era un elemento importante nell’offerta della località ravennate. La notizia è riportata dal quotidiano Corriere Romagna in edicola oggi, 10 dicembre.

L’aggiudicazione provvisoria non si era concretizzata in definitiva perché, secondo i carabinieri, nella compagine societaria non figurava almeno uno socio con tre anni di esperienza nel settore svolti nell’ultimo quinquennio, requisito inserito nel bando. I vincitori cullavano la possibilità di aprire già nella parte finale dell’estate 2022 ma tutto finì in soffitta. Ora la svolta.

 

«Inserire una vasca per tuffi nel progetto della nuova piscina comunale»

Il consigliere comunale Alvaro Ancisi (Lpr) suggerisce la modifica al progetto per via Falconieri in modo da avere uno stadio del nuovo sul modello di quello di Riccione «con tutti i vantaggi che ne derivano». E 50 anni fa c’era una struttura già con la piattaforma, poi demolita

Pexels Markus Spiske 92070«Nella prossima riedificazione della piscina comunale “Gambi” a Ravenna, ormai in fase di progettazione esecutiva, la vasca da 50 metri potrebbe essere divisa in due più piccole, di cui una dotata di piattaforma tuffi da 1, 3, 5 e 10 metri». È la proposta di Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lista per Ravenna, che fa propria un’idea proveniente, per sua stessa ammissione, da «un nuotatore master ravennate, frequentatore da anni e ottimo conoscitore della piscina di via Falconieri».

La proposta di Ancisi andrebbe nella direzione di avere un centro nuoto pubblico di alto livello, «un vero e proprio stadio del nuoto, potendo ospitare tutte le diverse discipline che si svolgono in acqua, come adesso succede in Romagna solamente a Riccione, con tutti i vantaggi che ne derivano a questa città».

Per la vasca da 50 metri il progetto prevede una profondità da 2 a 3 metri, insufficiente per una piattaforma tuffi. «L’incremento della profondità – riconosce il decano dell’opposizione – aumenterebbe il costo di costruzione della vasca ed il volume di acqua che conterrebbe. Visti gli obblighi di continuo ricambio dell’acqua, anche gli impianti di ricircolo e depurazione dovrebbero essere maggiormente dimensionati. Tuttavia, collocandosi il nuovo centro natatorio in una prospettiva di lungo periodo (la durata della concessione è di 25 anni, ndr), l’Amministrazione potrebbe ritenere la proposta meritevole di valutazione considerando il valore aggiunto dell’investimento».

Un’ipotesi alternativa, secondo Ancisi, potrebbe essere di inserire la vasca con piattaforma tuffi nell’annunciata seconda piscina comunale prevista a lato di viale Mattei con ingresso da via Bisanzio, nell’ambito della nuova area sportiva compresa nel progetto urbanistico denominato “Comparto S2 Romea-Anic-Agraria”.

Il consigliere comunale, candidato sindaco alle ultime elezioni 2021, ricorda quando quasi mezzo secolo fa Ravenna sembrava vicina ad avere un impianto di questo genere: «Nel 1977 fu inaugurato a Fornace Zarattini un moderno centro nuoto privato con una piscina coperta da 25 metri, la palestra e una tribuna da 600 posti  (si trovava nei pressi dell’incrocio con via Braille, ndr). L’attività natatoria si svolse regolarmente per qualche tempo, ma una serie di vicende negative portarono poi all’abbandono e infine alla demolizione della struttura. Il complesso prevedeva anche attrezzature esterne, costruite nel grezzo, mai ultimate, tra cui una vasca da 50 metri e una piscina per i tuffi».

Il Pri esulta per la riaccensione dei lampioni «grazie all’impegno del vicesindaco»

Il numero due della giunta con delega alla Sicurezza è Eugenio Fusignani, segretario provinciale dell’Edera. La decisione dello spegnimento era arrivata dalla giunta dopo un parere unanime del consiglio comunale

LampioneIl Partito repubblicano esulta per la riaccensione dei lampioni pubblici nel comune di Ravenna nelle ore notturne. La decisione era stata adottata dalla giunta, in cui l’Edera rappresenta il vicesindaco con delega alla Sicurezza, dopo un voto all’unanimità del consiglio comunale. Ora una nota firmata da Nives Raccagni e Giannantonio Mingozzi, rispettivamente segretaria comunale e membro della direzione provinciale, esprime l’apprezzamento del Pri per la nuova decisione «grazie soprattutto all’impegno deciso del vicesindaco repubblicano Eugenio Fusignani».

Ringraziamenti vanno anche al prefetto «Nelle riunioni del Comitato di pubblica sicurezza ha incentivato l’impegno delle forze dell’ordine a tutela del massimo di salvaguardia per tutta la nostra comunità ed in pieno raccordo con le istituzioni comunali. La normalità dell’illuminazione nelle frazioni del forese ed in città costituisce un grande deterrente contro l’incremento dei reati, in difesa della popolazione più esposta e delle attività commerciali in particolare, e condividiamo la sua azione in difesa di ogni investimento pubblico rivolto ai temi ed agli strumenti della sicurezza operativi anche sulle nostre strade».

Nuova copertura per la palestra delle elementari “Berti” con 217mila euro del Pnrr

Il progetto del Comune è stato ammesso a un bando del ministero con fondi del Piano di ripresa e resilienza. In totale le risorse all’amministrazione sono 5 milioni

Scuola Elementare Bagnacavallo IIl Comune di Bagnacavallo ha ottenuto un contributo di 217mila euro grazie alla partecipazione a un bando Pnrr del ministero dell’Istruzione che ha come obiettivo quello di riqualificare le infrastrutture sportive all’interno delle scuole. Il progetto candidato e ammesso al finanziamento prevede la messa in sicurezza della copertura della palestra della scuola primaria“Berti” in via Cavour.

Con i lavori si provvederà al consolidamento della copertura, in particolare in corrispondenza dei cornicioni esterni, e alla sua impermeabilizzazione. Nelle prossime settimane verrà affidata la progettazione esecutiva delle opere.

Lavori Palestra Scuole 1«Grazie alle nuove importanti opere in programma – dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Ravagli – continuiamo nella messa in sicurezza delle strutture scolastiche e sportive, che in questi anni hanno già visto la realizzazione di numerosi interventi di miglioramento sismico degli edifici scolastici di Bagnacavallo e del Palazzetto dello Sport. Con questo ultimo contributo ammontano a circa 5 milioni di euro i finanziamenti ottenuti dal Comune di Bagnacavallo per opere pubbliche grazie alla partecipazione ai diversi bandi Pnrr».

A Palazzo Rasponi si rievoca Cicognani, protagonista del mosaico ravennate

Appuntamento l’11 dicembre, anche per la presentazione del catalogo della mostra retrospettiva dell’artista, aperta fino all’8 gennaio

Sergio Cicognani Artista Mosaico
Sergio Cicognani (1927-2019)

Domenica 11 dicembre, alle 16,30, è in programma a Ravenna, a Palazzo Rasponi dalle Teste “L’artista che cercava il colore assoluto”, un incontro dedicato ad uno dei principali protagonisti dell’arte musiva degli ultimi cinquanta anni: Sergio Cicognani.
Ne parleranno alcuni esperti, cultori e artisti della scena musiva ravennate, a lungo a contatto e in relazione con l’artista: Linda Kniffitz, Marcello Landi, Cetty Muscolino, Felice Nittolo, Enzo Tinarelli.
Durante il pomeriggio, verrà presentato in anteprima Sergio Cicognani. Pittore del mosaico, il catalogo dell’omonima esposizione – ancora in corso nella sale del palazzo – e che, accanto ad immagini e opere riferibili al grande artista ravennate, raccoglie testi di Linda Kniffitz, Cetty Muscolino, Felice Nittolo, Chiara Pausini e Paolo Trioschi.

Esponente di una stagione irripetibile, Sergio Cicognani (1927-2019) ha vissuto il mestiere dell’artista tra scuole e laboratori, a partire dalla sua formazione ai corsi liberi dell’Accademia di belle arti di Ravenna e, nella sua lunga e fortunata attività di pittore e mosaicista, ha collaborato con figure di primo piano come: Kokoschka, Mathieu, Severini, Guttuso, Saetti e molti altri ancora.

Durante la giornata sarà anche possibile visitare la mostra a Palazzo Raponi dalle Teste, alletstita in occasione della Biennale del Mosaico Contemporaneo, un originale percorso espositivo sospeso tra mosaico e pittura in 23 opere realizzate dalla fine degli anni 40 ai primi anni 2000, visibile fino all’8 gennaio.
L’incontro è a ingresso libero.

Ai “Sabati del Moog” il racconto dei trent’anni di Fanny&Alexander

Appuntamento sabato 10 dicembre con la testimonianza dei fondatori e animatori della compagnia ravennate, Chiara Lagani e Lugi De Angelis

Fanny&Alexander. Lagini De Angelis

Puntata speciale per gli incontri dei “Sabati del Moog” – ideati e organizzati da Ivano Mazzzani – dedicata al trentennale compleanno del sodalizio artistico di origine ravennate, ma rinomato a livello nazionale e internazionale, di Fanny&Alexander, asssieme ai protagonisti di questa straordinaria impresa culturale, Chiara Lagani e Lugi De Angelis. L’appuntamento nel locale di vicolo Padenna, in centro a Ravenna, è sabato 10 dicembre alle 18. A dialogare con i due artisti il giornalista e critico teatrale Iacopo Gardelli.

«Trenta anni fa debuttava il primo spettacolo di un gruppo, o meglio un duo (come ci chiamavano allora), che ancora non aveva il nome che ha ora, Fanny & Alexander – scrivono Chiara e Lugi a proposito dell’anniversario –: due ragazzi, compagni di liceo, avevano iniziato a frequentarsi, a mescolare i loro pensieri, le loro anime, i desideri. Da allora si sono susseguiti tanti progetti, e molti compagni fondamentali si sono uniti a quel viaggio. Festeggiare il trentesimo anno, al di là di ogni retorica, per noi vuole dire guardare a tutto questo, alle persone, alle opere, agli artisti, ai teatri e ai festival, alle relazioni umane e artistiche che hanno permesso e alimentato il nostro cammino. Lo facciamo con grande felicità e senso di gratitudine e nel solo modo che sappiamo fare: costruendo un progetto lungo un anno, a più voci, che si articola nelle due città che piú sentiamo “nostre”, Ravenna e Bologna, con le loro istituzioni, il loro pubblico e con gli operatori culturali che sempre ci hanno sostenuto. Augurandoci che gli anni crescano e con loro le occasioni di bellezza, e che gli incontri continuino a moltiplicarsi».

Fanny & Alexander è una bottega d’arte fondata a Ravenna nel 1992 da Luigi de Angelis e Chiara Lagani. Dalla contaminazione dei linguaggi – teatro, arti visive, letteratura, musica – la compagnia crea spettacoli, live-performance, opere liriche e installazioni intessendo reti interdisciplinari, innescando interazioni di forme e contenuti classici con la sperimentazione e le nuove tecnologie. Tra le recenti produzioni, Addio Fantasmi dal romanzo di Nadia Terranova (Einaudi editore), Storia di un’amicizia, versione teatrale de L’amica geniale di Elena Ferrante (Edizioni E/O), Se questo è Levi – vincitore di due Premi Ubu –, e Sylvie e Bruno da Lewis Carroll nella traduzione di Chiara Lagani per Einaudi (2021), finalista Premi Ubu.
Nel 2022 la compagnia, con la regia di Luigi De Angelis, ha curato l’allestimento dell’opera Il ritorno di Ulisse in Patria (Teatro Ponchielli di Cremona) e del Lohengrin di Richard Wagner (Teatro Comunale di Bologna).
Tra i lavori storici di Fanny & Alexander si ricordano il ciclo dedicato al romanzo di Nabokov Ada o ardore a cui sono stati assegnati due premi Ubu; il progetto pluriennale dedicato a Il Mago di Oz (2007-2010) e l’affondo dedicato alla retorica pubblica con le serie dei Discorsi per indagare il rapporto tra singolo e comunità. Nei 30 anni di carriera, Fanny & Alexander ha ricevuto importanti riconoscimenti, a partire dal Premio Giuseppe Bartolucci (1997) fino al Premio speciale Ubu (2019).
Gli spettacoli di Fanny & Alexander sono stati rappresentati in Italia e all’estero in festival e rassegne internazionali.

 

 

 

 

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