Lampioni spenti di notte, il Comune di Ravenna risparmierà 230mila euro nel 2022

Si accende la polemica, con anche il vicesindaco che teme un aumento della criminalità

LampioneSi accende a Ravenna e nei vari comuni della provincia il dibattito sui lampioni spenti di notte, misura presa dalle varie Amministrazioni per contrastare il caro bollette che si sta abbattendo anche sulle casse comunali. Cittadini e politici di opposizione stanno montando la polemica, preoccupati per la sicurezza e il degrado nelle ore più buie.

A Ravenna, in particolare, l’opposizione sta organizzando una marcia “per la luce”, il 2 dicembre, con la maggioranza che sui social sta facendo però notare come poche settimane fa in consiglio comunale sia stata approvata all’unanimità (quindi anche dalla stessa opposizione) una mozione per il contenimento delle spese energetiche che impegnava sindaco e giunta «ad attuare misure di razionalizzazione e riduzione del servizio di illuminazione pubblica a carico del bilancio comunale, anche in termini di ore di funzionamento, mantenendo comunque alta l’attenzione alle garanzie di sicurezza e di contrasto al degrado». L’opposizione ora lamenta in particolare la decisione presa dalla giunta senza coinvolgere la minoranza.

Sul tema è intervenuto in queste ore anche il vicesindaco Eugenio Fusignani, che sul Carlino Ravenna in edicola oggi (25 novembre) dice di temere un aumento dei furti, annunciando di aver chiesto i dati per fare un raffronto tra la criminalità di queste settimane e quella registrata nello stesso periodo del 2019 e del 2021. «Se dovesse aumentare – ha detto – occorrerà tagliare su altro».

Per completezza d’informazione, ricordiamo i costi e il risparmio previsto per il Comune di Ravenna. Senza la riduzione delle ore di accensione deliberata, il canone annuo 2022 (per 4.028 ore di funzionamento inizialmente previste) aumenterebbe di 2.386.788,73 euro, passando da 3.830.137,52 euro del 2021 a 6.216.926,25 del 2022, Iva compresa. Per il 2023 la previsione dell’importo per la quota di energia relativa agli impianti di illuminazione pubblica per complessive 4.000 ore sarebbe di 6.052.700,47 euro (Iva compresa), calcolata sulla base delle tariffe attuali. In virtù della riduzione delle ore di accensione deliberata, il risparmio atteso su base annuale è di 1.122.062,74 euro, passando dai complessivi 6.052.700,47 euro per 4.000 ore di funzionamento a 4.930.637,73 per 2.713 ore di funzionamento (Iva compresa). Parametrando i calcoli sul periodo che manca alla fine del 2022, il Comune prevede per quest’anno un risparmio di 230.265,91 euro, passando dai complessivi 6.216.926,25 euro a 5.986.660,34 euro (Iva compresa).

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