«Inserire una vasca per tuffi nel progetto della nuova piscina comunale»

Il consigliere comunale Alvaro Ancisi (Lpr) suggerisce la modifica al progetto per via Falconieri in modo da avere uno stadio del nuovo sul modello di quello di Riccione «con tutti i vantaggi che ne derivano». E 50 anni fa c’era una struttura già con la piattaforma, poi demolita

Pexels Markus Spiske 92070«Nella prossima riedificazione della piscina comunale “Gambi” a Ravenna, ormai in fase di progettazione esecutiva, la vasca da 50 metri potrebbe essere divisa in due più piccole, di cui una dotata di piattaforma tuffi da 1, 3, 5 e 10 metri». È la proposta di Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lista per Ravenna, che fa propria un’idea proveniente, per sua stessa ammissione, da «un nuotatore master ravennate, frequentatore da anni e ottimo conoscitore della piscina di via Falconieri».

La proposta di Ancisi andrebbe nella direzione di avere un centro nuoto pubblico di alto livello, «un vero e proprio stadio del nuoto, potendo ospitare tutte le diverse discipline che si svolgono in acqua, come adesso succede in Romagna solamente a Riccione, con tutti i vantaggi che ne derivano a questa città».

Per la vasca da 50 metri il progetto prevede una profondità da 2 a 3 metri, insufficiente per una piattaforma tuffi. «L’incremento della profondità – riconosce il decano dell’opposizione – aumenterebbe il costo di costruzione della vasca ed il volume di acqua che conterrebbe. Visti gli obblighi di continuo ricambio dell’acqua, anche gli impianti di ricircolo e depurazione dovrebbero essere maggiormente dimensionati. Tuttavia, collocandosi il nuovo centro natatorio in una prospettiva di lungo periodo (la durata della concessione è di 25 anni, ndr), l’Amministrazione potrebbe ritenere la proposta meritevole di valutazione considerando il valore aggiunto dell’investimento».

Un’ipotesi alternativa, secondo Ancisi, potrebbe essere di inserire la vasca con piattaforma tuffi nell’annunciata seconda piscina comunale prevista a lato di viale Mattei con ingresso da via Bisanzio, nell’ambito della nuova area sportiva compresa nel progetto urbanistico denominato “Comparto S2 Romea-Anic-Agraria”.

Il consigliere comunale, candidato sindaco alle ultime elezioni 2021, ricorda quando quasi mezzo secolo fa Ravenna sembrava vicina ad avere un impianto di questo genere: «Nel 1977 fu inaugurato a Fornace Zarattini un moderno centro nuoto privato con una piscina coperta da 25 metri, la palestra e una tribuna da 600 posti  (si trovava nei pressi dell’incrocio con via Braille, ndr). L’attività natatoria si svolse regolarmente per qualche tempo, ma una serie di vicende negative portarono poi all’abbandono e infine alla demolizione della struttura. Il complesso prevedeva anche attrezzature esterne, costruite nel grezzo, mai ultimate, tra cui una vasca da 50 metri e una piscina per i tuffi».

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