Mdp, gli ex Pd preparano tessere, cene e feste di partito

Parla Federica degli Esposti, coordinatrice provinciale del nuovo soggetto politico di sinistra

Federica Degli EspostiImpegnata in politica fin dal 2005, Federica degli Esposti è stata segretaria provinciale dei Gd e poi coordinatrice della Romagna Faentina, consigliera comunale a Faenza, oggi è la coordinatrice provinciale di “Articolo 1 – Mdp”, ossia il movimento fondato da Roberto Speranza e Pierluigi Bersani coi i fuoriusciti dal Partito democratico. Dopo un primo evento per il lancio del tesseramento con lo stesso Speranza e Scotto (fuoriuscito a sua volta da Sinistra Italiana), giovedì 25 maggio si terrà una cena di autofinanziamento a Faenza con Silvia Prodi. mentre dall’1 al 6 giugno a Marina di Ravenna terranno la loro prima festa provinciale cui parteciperanno Laforgia ed Epifani. Come noto, a livello provinciale hanno già aderito personalità come Vasco Errani, Miro Fiammenghi, Carlo Boattini, Gianandrea Baroncini.
Come va il tesseramento?
«Siamo contenti. Abbiamo terminato le prime duecento adesioni e continueremo a lavorarci durante l’estate, anche grazie alla festa e alle iniziative. Ci sono interesse e curiosità, era tanto tempo che non ci capitava».
Ma per strada, o quando fate i banchetti, non ricevete anche le critiche dei vostri ex compagni? Non vi capita che vi definiscano “traditori”?
«Per la verità ai banchetti no. Naturalmente sappiamo che questa idea c’è ma respingiamo questa definizione al mittente: in un partito ci si sta finché si condividvono la maggior parte delle idee, altrimenti crediamo sia corretto e coerente uscirne, come abbiamo fatto».
Per lei questa uscita ha significato anche lasciare il lavoro, è esatto?
«Sì, anche se preferisco non ne sia fatto un caso personale. L’ho fatto per coerenza. Ero nell’ufficio stampa del gruppo regionale, lavoravo con Mirco Bagnari, persona che stimo tantissimo e che mi ha insegnato molto. Umanamente è stato molto doloroso, ma uscire dal Pd e continuare a lavorarci, non sarebbe stato serio per nessuno».
Ma in generale i rapporti anche personali con gli ex compagni come sono?
«In generale sono buoni, anche se non nego che ogni tanto ci sia qualche screzio. Penso per esempio al sindaco De Pascale o a Eleonora Proni, un dialogo molto aperto.»
E con i renziani della prima ora? Come il sindaco Malpezzi?
«A Faenza abbiamo formato il primo gruppo consilarie e il sindaco Malpezzi è stato naturalmente il primo a saperlo e a essere informato della nostra volontà di rimanere in maggioranza, continuando a lavorare sul progetto di governo della città che abbiamo condiviso (A Faenza Malpezzi può contare su 16 voti con Mdp che conta tre consiglieri, per la maggioranza ne servono 13, ndr)».
Anche a Ravenna Gianandrea Baroncini è stato confermato in giunta. Quindi nonostante i pesanti diverbi in Parlamento a livello locale non ci saranno contrasti?
«Quando in un partito non c’è piu sintonia rispetto alla sua funzione e alla sua visione bisogna prenderne atto, sul piano locale, dove abbiamo partecipato e siamo stati coinvolti nella costruzione dei progetti per le città non ci sono questo tipo di problemi e di prospettiva. Poi è ovvio che c’è una normale dialettica tra forze di maggiornaza, a Faenza come Ravenna. Ora come Articolo-1 lavoreremo su vari temi, a partire dalla sanità con un incontro il 29 maggio, a cui parteciperanno la senatrice Dirindin e il sindaco de Pascale»
Ma battaglie che oggi sono della sinistra nelle città ne condividerete? Penso al caso Arena Borghesi a Faenza, per esempio.
«Sull’Arena Borghesi va mantenuta alta l’attenzione sull’utilizzo pubblico di quel pezzo di terreno. Detto questo, abbiamo avuto tutte le garanzie da parte dell’amministrazione, non credo sarà una nostra battaglia, no».
A Ravenna tra i primi voti c’è stato quello favorevole alle scuole cattoliche, un tema che ha a che fare con laicità e servizi pubblici e che non ha suscitato forse il dibattito che ci si aspettava…
« Si, abbiamo condiviso i sensibili passi avanti contenuti nella nuova convenzione con le scule Fism che introducono criteri importanti e innovativi in merito all’equità della retta, alla qualità della didattica e alla valorizzazione delle scuole del forese. Non avremmo mai un approccio ideologico pregiudiaziale sulle questioni. In questa fase ci serve un po’ di tempo per organizzarci, come dicevo vogliamo tornare a discutere di tanti temi, compreso questo. Ci stiamo lavorando. Mariella Mantovani peraltro è da sola in consiglio comunale, il suo carico di lavoro è notevole».
A proposito, state pensando a un gruppo unico con Sinistra per Ravenna?
«Stiamo lavorando con loro, così come Articolo 1 sta lavorando con Pisapia sul piano nazionale con un avvicinamento sempre più rapido e una condivisione politica sempre più profonda».
E con l’altra sinistra? Quella alternativa al Pd, penso a L’Altra Faenza o Ravenna in Comune?
«Siamo un progetto di centro sinistra. Siamo aperti a tutte le forze della sinistra e anche alle forze civiche, non ci precludiamo il confronto con nessuno. Siamo, però, per una sinistra di Governo. Siamo un campo aperto».
Errani aveva detto che non sarebbe andato a fondare un partito. Ma quindi cosa siete? Avrete anche sedi e circoli?
«Siamo un movimento, cittadine e cittadini che vogliono costruire un campo aperto ma cercheremo certo di avere anche luoghi dove poterci incontrare, magari in condivisione…»
Il primo maggio eravate nel circolo Pd a Marina e lì farete anche la vostra prima festa a giugno, ritenete che le sedi Pd siano anche un po’ vostre?
«Sì, ci sentiamo parte della storia di quei luoghi a cui vogliamo bene e al cui funziamento abbiamo sempre contribuito. Non ci aspettiamo di avere spazi ad uso esclusivo. Semmai siamo preoccupati perchè i circoli sono spesso sottoutilizzati, una buona soluzione potrebbe essere utilizzare alcuni di quegli spazi in condivisione. Abbiamo chiesto al Pd provinciale».

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