Nel bilancio 4,96 milioni di euro di sanzioni ma un terzo sono di dubbia esigibilità

L’ente costretto ad aumentare le imposte ai massimi per sopravvivere. Il consigliere Spadoni: «Situazione critica, nessuno ha il coraggio di sopprimerle»

Provincia Vista Frontale Nel bilancio previsionale dell’ente provinciale che si sta affrontando in questi giorni, ci sono 4,96 milioni di euro di sanzioni. Un terzo sono però di dubbia esigibilità. A segnalarlo è Gianfranco Spadoni, consigliere dell’ente di piazza Caduti, che ricorda quanto la Provincia – in un quadro sempre più incerto – fatichi molto a far quadrare i conti. I soldi delle multe sono in altre parole preziosissimi ma per prudenza poco meno di 1,5 milioni di euro sono stati inseriti sul fondo crediti di dubbia esigibilità. Insomma, gli autovelox multano ma poi quei soldi – vuoi per ricorsi, vuoi per inadempienza – non entrano.

Il quadro non è roseo perché le Province «non hanno dallo Stato la benché minima attenzione”» Un ente che «non si ha il coraggio di sopprimere” ma a cui “si limita gradualmente l’ossigeno della sopravvivenza. I costanti tagli dei trasferimenti ormai divenuti inesistenti, inoltre, non forniscono certamente garanzie e serenità per il personale della Provincia, oltre a produrre il deterioramento del patrimonio pubblico (strade, scuole, ponti, etc.) con il pericolo, oltretutto, di pregiudicare la sicurezza stessa dei cittadini».

Così la Provincia è costretta ad aumentare le imposte di sua competenza ai massimi livelli: «Valga come esempio, l’imposta provinciale di trascrizione Ipt nella misura massima del 30% che rappresenta il 50,51% delle entrate tributarie della Provincia o, ancora, la Rc auto con un’aliquota del 16% che equivale al 38,73% delle citate entrate dell’ente di piazza dei Caduti. E continuando a stare sui numeri, fra le entrate extatributarie vi sono gli utili da società partecipate ormai conferite a Ravenna Holding con dividendi distribuiti nell’anno 2018 riferiti all’anno precedente pari ad euro 574.500,00 ma in diminuzione rispetto agli utili percepiti direttamente dalla Provincia nell’anno 2015 (822.399,009) e nel 2016 (694.673,0)».  La situazione complessiva, dunque,«prolunga l’agonia della Provincia  con investimenti ridotti al lumicino e sforzi elevati per la manutenzione di scuole».

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