Il Natale ha svoltato, aspettando il mare d’inverno

Avevano detto che avrebbero rivoluzionato il Natale. E se magari non si può parlare di vera e propria rivoluzione, va dato sicuramente atto a questa amministrazione di aver cambiato almeno il volto a Ravenna durante le festività natalizie in questi ultimi tre anni (dopo che su queste colonne avevamo criticato anche noi, delusi, l’esito del primo Natale della nuova giunta, quello del 2016).

Dove, una volta, c’era praticamente solo un mercatino in piazza del Popolo e il clou ogni anno era rappresentato dallo spettacolo di “fontane danzanti” (confermato comunque anche quest’anno, al villaggio Advs di piazza San Francesco), spesso senza la festa di Capodanno e come unica, o quasi, attrazione la giostra a cavalli in piazza dell’Aquila, oggi ci sono invece una pista di pattinaggio molto frequentata, attività di animazione finanche ai giardini Speyer, spettacoli ogni weekend, un programma di concerti con ospiti internazionali attorno al Capodanno, mostre di alto livello al museo della città e naturalmente il tanto discusso videomapping da 100mila euro (quest’anno l’investimento è attorno ai 90mila euro, ma si tratta di spettacoli già visti negli anni scorsi, a San Vitale e al battistero degli Ariani). Per un ritorno d’immagine senza dubbio oggettivo, tra spot radio e video sui social di una Ravenna che finalmente sembra una città turistica anche d’inverno. I ritorni in termini di presenze sono sempre invece difficili da stabilire con certezza, ma i dati Istat di un anno fa davano ragione all’Amministrazione.

La sfida, forse, ora potrebbe essere quella di cambiare volto anche ai lidi, non solo alla città d’arte, per dare concretezza a un progetto, quello del Mare d’Inverno, che da queste parti nonostante i proclami della (precedente, va detto) amministrazione non si è mai visto neanche lontanamente realizzato. Anche oggi restano alcune iniziative slegate, alcuni bagni che organizzano rassegne (gli encomiabili Oasi e Finisterre a Marina di Ravenna, per esempio), alcuni presepi degni di nota e poco altro (senza, praticamente, veri e proprio locali notturni, tra l’altro).

Ragionare sui lidi, poi, potrebbe essere utile anche in vista della stagione estiva, quella dove il mare, a Ravenna, davvero sta soffrendo, turisticamente parlando. Sarà il nuovo Parco Marittimo (ossia la riqualificazione degli stradelli retrodunali) a dare la svolta, come auspica a più riprese l’Amministrazione? Difficile. I lidi necessitano piuttosto di interventi strutturali (per quanto dobbiamo ancora sognare, per esempio, la riqualificazione della zona delle pescherie e del mercato del pesce di Marina?) che al momento non sembrano però essere nemmeno in vista…

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