Petizione contro il centro profughi Ma il centro profughi non esiste

Lista per Ravenna diffonde la voce su un albergo, la Lega convoca i cittadini, Ancisi (Lpr) va e raccoglie firme ma il gestore non sa nulla

Il gestore non ha dato la disponibilità del suo albergo a Marina Romea per accogliere profughi e non ha intenzione di darla ma Lista per Ravenna e Lega Nord, formazioni politiche di opposizione in consiglio comunale, hanno lanciato comunque l’allarme chiamando a raccolta i cittadini: Alvaro Ancisi, capogruppo di Lpr, si è fatto promotore di una sottoscrizione (35 le firme raccolte dopo una prima assemblea cittadina oggi, 12 marzo, convocata dal Carroccio nella località costiera) per un esposto da presentare alla prefettura che dica «no a un centro di raccolta immigrati». Insomma una raccolta firme contro un centro profughi ma il centro profughi non esiste.

«Abbiamo preso in gestione l’albergo Millepini per gestirlo come albergo – spiega il 56enne nuovo gestore della struttura in viale Italia raggiunto al telefono in serata quando ancora non sapeva nulla dell’esposto annunciato nel tardo pomeriggio –. Stiamo facendo i lavori di tinteggiatura per la nuova stagione e questa mattina mi sono trovato di fronte a gente che diceva di aver letto su Il Resto del Carlino che in questo albergo potrebbero arrivare dei profughi. Non è così, non mi sono proposto alla prefettura, non so perché si dicano queste cose». Lo stupore del titolare – l’albanese K. F. con cittadinanza italiana che vive a Ravenna da vent’anni e chiede di omettere il suo nome «visto il clima che si è creato» – è stato ancora maggiore quando si è trovato di fronte un rappresentante della pro loco: «Credevo fosse venuto a dare il benvenuto a me e alla mia famiglia e invece si è messo a parlarmi delle voci che girano in paese e di quello che stava sui giornali. Sarebbe davvero brutto se queste voci fossero circolate perché c’è paura della concorrenza».

Ma ecco uno stralcio dell’esposto lanciato da Ancisi: «In data 17 febbraio scorso l’hotel Millepini di Marina Romea è stato assunto in gestione, tramite subentro d’impresa, da una persona che sembra avere gestito già un centro di accoglienza immigrati a Punta Marina Terme. L’obiettivo potrebbe essere di concorrere ad ottenere una convenzione con codesta prefettura per ospitarvi persone straniere sbarcate irregolarmente sulle coste italiane. I sottoscritti cittadini chiedono con la presente che l’eventuale richiesta di convenzione per l’ospitalità di cui sopra sia respinta da codesta prefettura». Seguono le motivazioni per cui andrebbe respinta l’eventuale richiesta di convenzione facendo riferimento a un presunto eccessivo numero di richiedenti asilo nel comune di Ravenna e la difficoltà di gestione in una località costiera all’avvicinarsi della stagione turistica.

In effetti, nonostante Ancisi dica sembra, l’attuale gestore del Millepini in passato era alla guida di un albergo a Punta Marina che ha accolto alcuni stranieri nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum: «Arrivò una richiesta dalla prefettura – racconta il 56enne – e abbiamo dato la disponibilità. Per alcuni mesi abbiamo ospitato delle persone ma da settembre non c’era più nessuno e ora non gestiamo più quell’albergo di Punta Marina».

Il decano dell’opposizione ha proposto il suo esposto ai cittadini che nel pomeriggio di oggi, 12 marzo, si sono radunati in un bar di Marina Romea per partecipare all’assemblea indetta da Gianfilippo Nicola Rolando, 36enne faentino esponente del Carroccio con cui si è presentato alle ultime elezioni regionali. Ancisi ha illustrato ai presenti «i termini amministrativi del problema e proposto all’assemblea la presentazione di un esposto al prefetto di Ravenna che, integrato e corretto dalla discussione successiva, ha assunto la forma definitiva approvata all’unanimità, ed è stato firmato come verbale dell’assemblea da 35 presenti». Per opporsi a qualcosa che non è in nessuna programmazione.

Lo chiarisce anche l’assessore comunale Martina Monti con delega all’Immigrazione: «Le questioni relative alla gestione di profughi e richiedenti asilo non sono di competenza del Comune ma della prefettura. Però quando abbiamo letto il giornale i nostri uffici hanno avuto un contatto con la prefettura e non risulta alcuna disponibilità o richiesta per partecipare al programma di accoglienza da parte di quella struttura a Marina Romea».

Nessuno ha mai fatto richiesta ma questa mattina Gianluca Benzoni, vicepresidente comunale dell’Udc a Ravenna e consigliere territoriale Lpr, scriveva così ai giornali: «I cittadini questa volta non ci stanno, dicono no a qualsiasi idea e pensiero, di alloggiare immigrati a Marina Romea, e tanto più lungo Viale Italia e in una struttura alberghiera. No netto e assoluto a qualunque progetto di accoglienza che riguardi il sociale e immigrati. Ravenna è già piena e non ne può più. Ravenna ha già dato il suo contributo, già accoglie numerosissimi immigrati portati attraverso i barconi e non mi sembra abbia dimostrato di poterli aiutare. Ravenna è stracolma di immigrati che vivono di espedienti, spaccio droga e criminalità».

Al nuovo gestore del Millepini resta l’amarezza per una vicenda in cui si è ritrovato catapultato senza nemmeno capirne i contorni: «Non ho fatto richieste e mi ritrovo accusato di averle fatte. Non ho paura a dire che non ne farò nemmeno perché ho già avuto l’esperienza e posso dire che un albergo non è una struttura adatta per ospitare persone in certe condizioni. Però ritrovarmi accusato di cose così è solo una guerra fra poveri, per questo l’Italia invece di andare avanti va indietro».

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