Terreno e veicoli confiscati: i beni dei rom di Classe passano allo Stato

A settembre c’era stato il sequestro secondo il codice Antimafia «per la sproporzione tra il loro valore e il reddito dichiarato»

I veicoli e il terreno nei pressi della basilica di Classe, di proprietà di una famiglia rom di origine bosniaca che si era stanziata a Ravenna da diversi anni e sequestrati a settembre per la sproporzione tra il loro valore ed il reddito dichiarato, sono stati confiscati e diventeranno patrimonio dello Stato: i beni saranno trasferiti all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati. Il provvedimento di confisca è arrivato stamani, 22 aprile, dal tribunale di Ravenna ed è stato notificato alla conservatoria dei registri immobiliari e al pubblico registro automobilistico. Gli uffici annoteranno il trasferimento di proprietà dei beni.

A settembre l’operazione era stata svolta in maniera congiunta da polizia e guardia di finanza: il decreto legislativo 159 del 2011 (Codice Antimafia) prevede infatti che il Tribunale possa disporre una misura di prevenzione patrimoniale collegata alla pericolosità sociale e alla sproporzione tra reddito dichiarato e valore dei beni posseduti. Diversi componenti della famiglia erano destinatari di misure di sicurezza personali.

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