«Manca un miliardo di euro di fideiussioni per le casse di colmata dei dragaggi»

L’esposto di Ancisi (Lpr) punta il dito sulle garanzie finanziarie che avrebbe dovuto dare chi ha scavato tra cui Sapir e Cmc

Alvaro Ancisi«Al contrario di quanto richiede la legge, non risultano depositate garanzie finanziarie a favore della Provincia dai privati che hanno riempito sette casse di colmata tra 2002 e 2011 con oltre cinque milioni di metri cubi di fanghi dragati dai fondali del porto. Stiamo parlando di quasi un miliardo di euro in totale che l’ente pubblico avrebbe potuto utilizzare per svuotamento e bonifica permettendo i nuovi lavori rimasti bloccati». Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna e candidato alle elezioni comunali, presenterà un esposto alla procura per fare chiarezza su un nuovo aspetto che riguarda il contesto portuale e le tante questioni legate ai dragaggi. La questione delle fideiussioni era stata sollevata anche da Maurizio Bucci, candidato sindaco della Pigna, una ventina di giorni fa.

Le carte a sostegno dell’esposto di Ancisi sono quelle avute (e anche quelle non avute) da Gianfranco Spadoni, consigliere provinciale di Lpr. A dicembre la Provincia gli consegnò le 27 autorizzazioni rilasciate tra 2002 e 2011 a favore di quattro soggetti per il dragaggio: un milione di metri per Sac, 145mila mc per Sapir, 20mila per La Dragaggi e 3,9 milioni per Cmc. Totale poco più di 5 milioni. Materiale che doveva restare solo temporaneamente ma che invece, secondo l’indagine della procura, in parte (3,3 milioni) è ancora fermo nelle casse quando le autorizzazioni sono scadute da tempo diventando così discariche abusive di rifiuti con dieci persone indagate.

Casse colamta porto di RavennaAncisi fa riferimento a quanto prescrive la Regione: «La garanzia finanziaria deve ammontare a 140 euro per tonnellata». Una garanzia, appunto, che la legge preveda venga utilizzata dall’ente pubblico per completare i lavori qualora il privato che li ha fatti non completi la procedura. Per stimare quanto avrebbe dovuto essere l’ammontare esatto Ancisi ipotizza il peso specifico di un metro cubo di fanghi in una media tra 1,6 tonnellate della sabbia e 2,1 tonnellate della sabbia bagnata: «Ipotizzando 1,85 ne risulterebbero 935 milioni di euro».

Che queste fideiussioni non ci siano lo dice Arpa in risposta all’interrogazione di Spadoni. Ancisi cita il passaggio scritto della risposta: «In merito ad autorizzazioni rilasciate per conferimenti di fanghi per deposito temporaneo in casse di colmata portuali, non risultano agli atti garanzie finanziarie depositate a favore della Provincia di Ravenna».

Il ragionamento del decano dell’opposizione si spinge oltre il caso specifico della mancata fideiussione: «Se ci fossero state quelle garanzie la Provincia avrebbe potuto provvedere da sola a svuotare le casse utilizzando soldi di chi non aveva fatto il suo lavoro fino in fondo. Casse vuote avrebbero permesso di avviare i nuovi lavori di approfondimento ancora bloccati. Quant’è il danno subito dal porto per questi mancati lavori?».

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