Rinunciano a usare l’appartamento al mare e ospitano famiglia di 6 persone sfrattata

L’epilogo della controversa vicenda nata dal mancato rimborso del mutuo. Soluzione temporanea in attesa della casa popolare

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I due coniugi sul cancello di casa

Una famiglia ravennate ha deciso di rinunciare all’utilizzo del proprio appartamento al mare per la stagione estiva per offrire ospitalità gratuita temporanea a sei persone (genitori e quattro figli tra tre e 18 anni) rimaste senza un tetto dopo lo sfratto conseguente alla vendita all’asta della propria abitazione per mancati pagamenti del mutuo. È l’epilogo della vicenda già raccontata su queste pagine il 14 maggio scorso, giorno in cui il custode giudiziario ha comunicato lo sfratto esecutivo concedendo sette giorni di svuotare i locali. La famiglia resterà nell’appartamento sui lidi fino al momento dell’assegnazione di una casa popolare che, secondo le dichiarazioni dell’assessora competente, avverrà entro la fine del 2018. A rendere noti gli sviluppi della storia è Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lpr che lo scorso febbraio aveva segnalato il caso ai servizi sociali.

Era stato lo stesso decano dell’opposizione a lanciare un appello alla solidarietà della cittadinanza perché qualcuno potesse aiutare la famiglia sotto sfratto con una soluzione temporanea. «La risposta della cittadinanza al mio appello è stata toccante. Sono state otto le offerte di un alloggio o di aiuti economici, soprattutto per pagare un affitto, e materiali. Tuttavia per varie ragioni non c’era stato modo di concretizzare nulla. Domenica 21 è arrivata l’offerta che poi è andata a buon fine».

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