Covid, per la prima volta da ottobre cala il numero settimanale dei nuovi positivi

Il direttore dell’Ausl Romagna: «Possiamo tirare un respiro di sollievo grazie ai vaccini»

DRIVE THROUGH TAMPONE COVID PARCHEGGIO PALA DE ANDR RAVENNADopo dati in continuo aumento da novembre, per la prima volta in provincia di Ravenna si registra un calo dei nuovi casi di positività al Covid settimanali. Nel periodo dal 24 al 30 gennaio sono infatti risultati 9.833 i nuovi contagiati, contro i 12.435 della settimana precedente.

In tutta la Romagna il calo arriva dopo quattro settimane di aumento, con 29.233 positività, quasi 8mila in meno rispetto alla settimana precedente.

Anche per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid, si registra un lieve calo rispetto alla settimana precedente. In totale sono ricoverati 489 pazienti (contro i 506 della scorsa settimana), di cui 29 in terapia intensiva (contro i 33 del periodo precedente).

«I dati della settimana presa a riferimento – commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna – indicano per la prima volta, una diminuzione dei nuovi casi, dopo la costante impennata registrata nelle ultime quattro settimane. Sono in leggera diminuzione  anche i ricoveri totali, sia nei reparti ordinari e che nelle terapie intensive.  Tutto ciò ci conforta e ci auguriamo davvero che sia una tendenza che troverà conferma nelle prossime settimane. Se oggi, dopo settimane intense e impegnative, possiamo tirare un respiro di sollievo lo dobbiamo innanzitutto alla importante copertura vaccinale presente sul nostro territorio, che ha permesso di ridurre l’impatto sui ricoveri ospedalieri. Se i casi che abbiamo registrato in queste settimane li avessimo avuti nella prima ondata, quando non c’erano ancora i vaccini, avremmo pagato un tributo pesante per tassi di mortalità  ed ospedalizzazioni. Questo dobbiamo averlo ben presente e mi rivolgo in particolare alle persone che ancora mancano all’appello nella copertura vaccinale. Non è mai troppo tardi. Se vogliamo cercare di metterci alle spalle la pandemia, ancora in corso, l’unico antidoto è il vaccino. Il traguardo da raggiungere resta quello di aumentare la copertura vaccinale in particolare nei bambini e nei ragazzi che sono la fascia di età con l’incidenza più alta. Molti di loro si stanno vaccinando ma occorre velocizzare. Vogliamo poterci buttare alle spalle questi interminabili e drammatici anni di convivenza con il virus».

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