A Cervia duna di sabbia in tempi record per far fronte alle mareggiate

Le cooperative bagnini hanno eretto barriere di sabbia lungo 45 chilometri di costa (da Comacchio a Cattolica) per un investimento totale di 1,5 milioni di euro «La duna proteggerà tutta la collettività: oltre alle spiagge anche gli abitati, le strade, le pinete e gli alberghi»

Duna Spiaggia

La Cooperativa Bagnini di Cervia ha innalzato la consueta barriera di sabbia contro le mareggiate: la duna (alta 120 centimetri, larga 9 metri alla base e 4 in vetta) è formata da 70.000 metri cubi di sabbia si estende per 9 chilometri di costa tra gli stabilimenti balneari e la battigia, coprendo le aree di Cervia, Milano Marittima, Pinarella e Tagliata.

Lo scopo della struttura è quello di ammortizzare lo scontro con il mare impedendo all’acqua di colpire gli stabilimenti balneari, le case e gli alberghi di prima linea, e di entrare in città, specialmente a Milano Marittima Nord dove l’erosione marittima è più alta (in questo tratto l’altezza raggiunge i 150 cm e vengono impiegati di 4.300 metri cubi di sabbia in più per fronteggiare le mareggiate).

La protezione è in auge da trentadue anni e, secondo quanto riportato dalla cooperativa, «Quest’anno è stata costruita in tempi record, entro la prima metà di ottobre, per non arrivare impreparati al mese di novembre, storicamente caratterizzato da forti mareggiate e che risultano sempre più intense a causa degli scompensi climatici». A sostenere il costo della realizzazione della duna i 200 soci concessionari della Coperativa Bagnini, con il contributo del comune per i tratti di spiaggia libera di Milano Marittima e Cervia.

«La nostra duna di sabbia compie quest’anno 32 anni – afferma Fabio Ceccaroni presidente della Cooperativa bagnini -. Realizzare la duna per la Cooperativa è ormai una routine e sostenerne il costo una spesa ordinaria. In realtà in altre località i costi sono sostenuti dagli enti pubblici. All’anno spendiamo 300.000 euro, ci sono poi i costi straordinari che bisogna sostenere per ricostruirla in caso di usura dal mare. I ruspisti sono sempre in allarme visto che abbiamo contrattualizzato un impegno con l’azienda Consar che garantisce l’impiego di mezzi moderni e di professionalità sviluppatesi negli anni e che prevede l’intervento immediato, in tempo reale, dei mezzi e delle ruspe in caso di mareggiate. C’è da dire che la duna sulle spiagge di Cervia, Milano Marittima, Pinarella e Tagliata, ha una base molto estesa ed è realizzata con una ingente quantità di sabbia, come da progetto depositato e approvato dalla Regione Emilia-Romagna, per cui è particolarmente resistente. E questo si traduce da un lato da un margine di sicurezza alto ma dall’altro dal dirottamento di molte risorse economiche su questa infrastruttura. Dobbiamo ringraziare i soci concessionari per il contributo che ogni anno sostengono a protezione non solo degli stabilimenti balneari ma di tutta la città dall’ingresso del mare». Tra gli appunti dei soci infatti, l’impegno economico in termini di investimento privato su una strutturazione che ha funzione pubblica e che in località limitrofe viene sostenuto interamente da contributi pubblici o è a totale carico della Pubblica Amministrazione.  Thumbnail Duna

Anche nel resto della Riviera sono state erette dune lungo 45 chilometri di costa, da Comacchio a Cattolica per un investimento totale di 1,5 milioni di euro. Grazie all’impegno economico delle cooperative e dei loro stabilimenti balneari associati, non solo viene eretta la duna, ma ne viene garantita in tempi rapidissimi anche la manutenzione e il ripristino in caso di eventi meteorologici estremi: nella sola stagione invernale 2022/23, la costa emiliano-romagnola è stata sferzata da 4 mareggiate disastrose.

«La difesa della costa, a partire dall’erosione, è un tema imprescindibile per lo sviluppo della nostra filiera turistica: deve essere inserita in un rapido e adeguato piano di messa in sicurezza idraulica di tutto il territorio regionale, dotato di finanziamenti adeguati, pena il rischio gravissimo di perdere uno dei beni fondamentali per le nostre attività, quale la spiaggia», afferma Stefano Patrizi, responsabile delle cooperative balneari di Legacoop Romagna.

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