Lavoratori marittimi in piazza contro la il taglio dell’indennità di malattia

Il presidio davanti alla prefettura è previsto per venerdì 26 gennaio

Lavoratori Marittimi

L’approvazione della legge di bilancio 2024 da parte del Parlamento conferma la decurtazione del 15 percento dell’indennità di malattia per i lavoratori marittimi, per questo i sindacati di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato lo stato di agitazione nazionale del settore marittimo. E venerdì 26 gennaio, dalle 10 alle 12, i lavoratori effettueranno un presidio in piazza del Popolo a Ravenna di fronte alla prefettura per manifestare il proprio dissenso verso il provvedimento del Governo.

«Non possiamo non evidenziare – comunicano dal sindacato – che questo atto denota un’assoluta mancanza di attenzione e di rispetto nei confronti di una categoria strategica che opera in condizioni lavorative particolarmente complesse, molto spesso in ambiti lavorativi difficili, svolgendo lavori usuranti. I lavoratori del mare reclamano ciò che indebitamente è stato loro tolto, cioè la possibilità di potersi curare in caso di malattia, a causa dell’esiguità dell’assegno che verrà loro riconosciuto. Questi lavoratori durante la pandemia hanno sofferto particolarmente a causa dei blocchi decretati dai governi, che hanno di fatto impedito loro di sbarcare anche se il loro periodo d’imbarco era terminato. Con il loro sacrificio hanno collaborato per fare in modo che il commercio mondiale non si fermasse garantendo l’approvvigionamento dei generi di prima necessità alla popolazione. Oggi vengono ripagati dal governo in questo modo».

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