Un rito per esorcizzare la paura: sette parate ripercorreranno le vie dell’alluvione

Il progetto della compagnia Menoventi conclude il percorso iniziato a gennaio con i laboratori “Meme”. I cortei partiranno dai luoghi più significativi della città e confluiranno in Piazza del Popolo

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Sette parate che ricalcheranno le vie percorse dall’acqua un anno fa e confluiranno in Piazza del Popolo: non uno spettacolo, ma un rito collettivo per esorcizzare il trauma e la paura dell’alluvione organizzato a Faenza dalla compagnia teatrale Menoventi/E Production. L’appuntamento è giovedì 16 maggio alle ore 19.

«Le alluvioni del 13 e del 16 maggio hanno imposto una feroce lotteria altimetrica che ha spezzato in due la città: bastano pochi metri per delineare la traiettoria di una vita; qualcuno resta sopra, qualcuno finisce sotto. Abbiamo però visto che la mezza città privilegiata ha cercato di ridurre la distanza tra le due parti; le persone – al contrario del fiume – possono decidere quale percorso seguire e a volte scelgono di camminare in salita e risalire la corrente perché vogliono smussare le differenze. Questa volontà solidale è il fondamento della comunità, e purtroppo occorre assistere a una sciagura per ricordarsene».

Consuelo Battiston e Gianni Farina, fondatori di Menoventi, da oltre 12 anni organizzano il percorso di formazione Meme e il relativo festival. Nel 2024 hanno deciso di riconfigurare questo percorso in tre laboratori gratuiti aperti alla cittadinanza, che da gennaio a maggio hanno affrontato con il linguaggio del teatro la ferita lasciata dall’alluvione e hanno elaborato un rituale a cui tutta la cittadinanza è invitata a partecipare il 16 maggio. I laboratori, così come la parata, sono nati per creare un punto di incontro e scambio, raccontare la propria esperienza e condividere un ricordo traumatico. «Testimoniare pubblicamente permette di sentirsi parte di una comunità coesa. Indossare la drammatica forza della catastrofe e restituirla pubblicamente è un atto che richiede coraggio, è un gesto che parifica i cittadini coinvolti agli eroi tragici e li rafforza per mezzo di un coro: una città solidale giunta in piazza per ascoltare la loro voce», comunicano dall’associazione.

Il primo percorso partirà dal Cimitero dell’Osservanza e sarà guidato dai ragazzi che hanno partecipato al laboratorio “Meme Bubble” condotto da Beatrice Cevolani, che abbraccia il quartiere Orto Bertoni e si affaccia su Marzeno e la collina. Aderiscono Sar Team Faenza con i cani addestrati al soccorso, una rappresentanza degli agricoltori locali, il gruppo musicale La Carampana e il gruppo di ballo popolare, che animerà il finale collettivo in Piazza.

Il secondo partirà da Piazzetta Ferniani, punto di ritrovo della zona compresa tra Via Lapi e Via Calamelli. Il corteo seguirà il dragone blu realizzato dall’Associazione Fatti d’Arte insieme ai volontari del quartiere, supportato dai bambini della scuola dell’infanzia Il Girasole e da Save the Children. Dalla scuola di musica Artistation partirà il terzo correo, che confluirà nella grande parata all’altezza di Piazza Lanzoni, vicino al Ponte delle Grazie. I bambini che hanno partecipato al laboratorio “Meme Di voce in voce” condotto da Ermelinda Nasuto saranno affiancati da Scuola Carchidio, Società Ciclistica Faentina, Anffas, Museo Guerrino Tramonti e le botteghe ceramiche Lia Cavassi e Monica Ortelli.

Un percorso composito, che attraversa Corso Garibaldi partendo da 4 luoghi simbolici. I partecipanti al laboratorio per adulti “Fluire” condotto da Gianni Farina, guideranno la parata che parte davanti alla sede della Cgil nel Borgotto. All’altezza di Piazza San Francesco si uniranno le realtà di Via della Croce e dintorni: la Scuola primaria Pirazzini, la bottega “La vecchia Faenza”, il Museo Carlo Zauli, i cittadini di via Ponte Romano e tutti i Rioni che, solidali all’unica compagine del Palio devastata dall’acqua, partiranno insieme dal Rione Nero. A questi si unirà il Comitato Scrittori ed Editori Faentini e la Compagnia Solaroli all’altezza della scalinata del Duomo. Il Teatro due Mondi condurrà la parata che parte dal Liceo Torricelli-Ballardini, sede del laboratorio dedicato al tema dell’alluvione, con l’ausilio dei partecipanti al percorso teatrale Senza confini – racconti sopra e sotto l’acqua.

Il complesso ex Salesiani ospita la partenza del corteo guidato dalla marching band della Scuola di musica Giuseppe Sarti e  dalla Scuola d’arte Tommaso Minardi e dai ragazzi del Faventia Calcio. In ultimo, la Biblioteca Manfrediana giungerà in piazza accompagnata dallo scrittore Cristiano Cavina.

Al termine della camminata, ogni gruppo coinvolto sarà chiamato a lasciare un segno in Piazza del Popolo per condividere simbolicamente la propria esperienza, ma anche e soprattutto per ritrovare nella compartecipazione nuove energie per guardare al futuro. Al centro della Piazza, cuore della città, sarà allestita una scenografia, curata dall’Architetto Andrea Montesi, che accoglierà i segni e gli atti che costituiscono il rito collettivo: un grande fiume-serpente, la cui testa richiama il profilo del Ponte delle Grazie.

I tragitti sono resi possibili dal supporto delle associazioni di volontariato, come Anc Faenza, Anc Gruppo Sbarretti, Anpana Faenza, Associazione Nazionale Carabinieri 85 Nucleo, Volontariato e Protezione Civile e Guardie Ecologiche Volontarie, e l’intero progetto è stato realizzato con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Emilia Romagna, con il patrocinio del Comune di Faenza e il sostegno di Gruppo Hera e di GranFrutta Zani.

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