C’è una cosa che colpisce delle reazioni alla morte di Titta. Una cosa che sapevamo già tutti, ma che ora è ancora più evidente. In sintesi, l’essere riuscito a essere così trasversale, riunendo un’intera comunità, quella ravennate, e almeno un paio di generazioni. Tutti lo ricordano. Dal rockettaro alla ragazza alternativa, dal discotecaro a quello che della musica, in realtà, se ne frega. Dal vicesindaco repubblicano alla consigliera di destra, dal segretario del Pd ai dirigenti del Ravenna Calcio, di cui era grande tifoso.
Tutti uniti nel ricordo, ognuno con il proprio, di un concerto, una canzone, una battuta. Di un periodo della vita legato anche a Titta, incredibile a dirsi. E ancora più incredibile, forse, è questa cosa rara, quella di essere riuscito a strappare un sorriso a tutti, ma proprio tutti, anche nel giorno in cui ha deciso di andarsene per sempre. In fondo, così, grazie ai ricordi dei ravennati, sarà come se non se ne fosse mai andato…
