Ravenna celebra Tina Modotti con una mostra di immagini allo spazio PR2 Seguici su Telegram e resta aggiornato Il 17 dicembre l’apertura con un reading di Elena Bucci. Esposti anche ritratti realizzati da Edward Weston. In arrivo laboratori Tina Modotti, “Donna con bandiera”, Messico, 1928 Tina Modotti è una delle protagoniste della grande avventura della fotografia della prima parte del Novecento e lo spazio espositivo PR2 (via D’Azeglio) – nella ricognizione sistemica che consolida il progetto Camera Work – l’ha scelta come simbolo di pensiero e pratica di un linguaggio che ha intercettato, con la mostra “Umano fervore”, gran parte dei momenti storici più intensi e dolorosi del secolo scorso. L’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Ravenna prosegue così il lavoro di approfondimento e ricerca sulla fotografia contemporanea, iniziato nel 2016, in collaborazione con la Scuola dei Beni culturali dell’Università di Bologna – Campus di Ravenna. Tina Modotti, “Calle”, Messico, 1924 La mostra, a cura di Silvia Camporesi e del comitato Tina Modotti, sarà inaugurata a Palazzo Rasponi 2, in via Massimo D’Azeglio 2, il 17 dicembre alle 17.30 e sarà visitabile a ingresso gratuito fino al 20 febbraio, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 (24 e 31 dicembre solo al mattino, 25, 26 dicembre e 6 gennaio chiusa). L’opening della mostra al PR2 sarà accompagnato dal reading dell’attrice Elena Bucci che, attraverso una selezione di scritti di e su Tina Modotti, introdurrà i visitatori alla visione delle opere della celebre fotografa. L’esposizione presenta un nucleo di circa cinquanta opere che documentano il percorso di Modotti, breve e allo stesso tempo ricco di opere straordinarie. Si parte dalle celebri “Calle” del 1924 e dalla produzione nata dal sodalizio con Edward Weston sino ad arrivare all’epos degli umili, attraversando le immagini raccolte nel Messico dolente e meraviglioso dei bambini, degli uomini e delle donne di Tehuantepec, in mezzo a un’umanità bellissima e straziante. L’allestimento include anche ritratti realizzati da Edward Weston, documenti biografici, testimonianze, scritti autografi e riflessioni che restituiscono il profilo di un’artista totale. Ritratto di Tina Modotti di Johan-Hagemeyer (San Francisco, 1921) Nell’ambito della mostra, sabato 18 dicembre, alle 17, alla sala D’Attorre di Casa Melandri, è in programma la lectio magistralis “Tina Modotti – L’umano fervore”, di Silvia Camporesi, con la partecipazione di Marì Domini, presidente del comitato Tina Modotti. Tra gennaio e febbraio sono inoltre in programma un laboratorio di fotografia analogica con analisi delle tecniche fotografiche analogiche (in relazione alle opere esposte di Tina Modotti) e successiva dimostrazione di utilizzo pratico della stampa in camera oscura, che sarà condotto in collaborazione con l’associazione faentina Fototeca Manfrediana; e un cineforum con proiezione di pellicole cinematografiche legate al contesto storico in cui si inserisce la figura di Tina Modotti (in particolare il Messico post-rivoluzionario). Total0 0 0 0 Forse può interessarti... Tra fotografia e suono, indagine creativa per una “mappa” inedita di Cotignola Nelle immagini di Silvia Camporesi, la Sarom “terzo paesaggio” di Ravenna Tra le torri del Deserto rosso, dove la vegetazione soffoca i draghi artificiali Seguici su Telegram e resta aggiornato