Stagione d’opera e danza al teatro Alighieri, al via le prevendite biglietti

Sipario dal 14 gennaio, in calendario tre titoli operistici e tre coreografici, fino al  23 aprile. Le schede degli spettacoli

Tamerlano Accademia Bizantina

“Il Tamerlano” di Accademia Bizantina

Da oggi sono in prevendita i singoli biglietti della stagione d’opera e danza del Teatro Alighieri, al via fra un mese con sei spettacoli fino a primavera. L’acquisto si può fare direttamente al botteghino del teatro (anche telefonicamente allo 0544  249244) oppure online sul sito teatroalighieri.org,e nei consueti punti vendita (IAT Ravenna e Cervia, tutte le filiali della Cassa di Risparmio di Ravenna). Il costo dei biglietti per le rappresentazioni operistiche varia da 15 a 45 euro; per gli spettacoli di danza dai 10 ai 30 euro. Prezzi speciali per i giovani: under 18, a 5 euro; under 30 (platea e palchi), per l’opera 20 Euro, per la danza 15 euro.

Il cartellone prevede tre titoli operistici e tre spettacoli di danza e balletto, in calendario dal 14 gennaio al 23 aprile.

Il sipario si alza sulla Stagione Opera con il nuovo allestimento de Il Tamerlano (14, 15 gennaio). Sottolineandone la dimensione al contempo barocca e atemporale, il regista Stefano Monti integra il teatro di figura e gli interventi coreografici della DaCru Dance Company; cuore musicale ne è l’orchetsra ravennate Accademia Bizantina, che dell’opera ha già firmato una celebrata incisione per l’etichetta Naïve Classique (in scena anche Bruno Taddia, Filippo Mineccia e Delphine Galou che avevano partecipato al disco del 2020 come Bajazet, Tamerlano e Asteria). Completano il cast Gianluca Margheri (Bajazet nella replica del 15 gennaio), Marie Lys come Irene, Federico Fiorio come Andronico e Giuseppina Bridelli come Idaspe.

La Boheme Cristina M. Muti

“La bohéme” di Cristina Mazzavillani Muti (foto di Silvia Lelli)

La bohème (24, 26 marzo) concepita da Cristina Mazzavillani Muti per la “Trilogia d’Autunno” di Ravenna Festival 2015 combina avanzate tecnologie audio e video all’onirica fantasia di Odilon Redon, tra i principali artisti del movimento simbolista. Al soprano armeno Juliana Grigoryan, che ha appena vinto il primo premio al concorso Operalia, oltre al premio del pubblico, è affidato il ruolo di Mimì, a Alessandro Scotto di Luzio quello di Rodolfo. Christian Federici, Clemente Antonio Daliotti e Andrea Vittorio De Campo completano il quartetto dei bohémiens; Alessia Pintossi è Musetta. Alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini sulle pagine pucciniane c’è Nicola Paszkowski.

A completare il percorso Opera, è Il barbiere di Siviglia (21, 23 aprile) di Gioachino Rossini. Dopo L’isola disabitata proposta nella passata Stagione, Luigi De Angelis (Fanny & Alexander) torna alla regia, curando anche scene e luci mentre Chiara Lagani firma i costumi. Sul podio dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta c’è Giulio Cilona, Kapellmeister alla Staatsoper di Hannover. Nei panni di Figaro Alessandro Luongo, Matteo Roma in quelli del Conte di Almaviva, mentre Rosina è Mara Gaudenzi e Don Bartolo è interpretato da Omar Montanari.

Asylum Kibbutz Dance Company

“Asylum” della Kibbutz Contemporary Dance Company (foto di Eyal Hirsch)

Ad accompagnare il percorso anche Prima dell’opera, tre incontri di approfondimento nella nobile cornice di Palazzo Rasponi (Piazza Kennedy), tutti alle 18 e a ingresso libero: Guido Barbieri per Il Tamerlano (13 gennaio), Susanna Venturi per La bohème (23 marzo); Luca Baccolini, collaboratore per Il barbiere di Siviglia (20 aprile).

L’itinerario Danza si apre con la MM Contemporary Dance Company (12 febbraio, fuori abbonamento): incrociando la rassegna “ToDay ToDance” in collaborazione con Cantieri Danza, la compagnia di Michele Merola porta a Ravenna un doppio ritratto d’epoca. Nel caso di Ballade di Mauro Bigonzetti si tratta degli anni Ottanta, che il coreografo racconta ispirandosi allo scrittore Pier Vittorio Tondelli e a una drammaturgia musicale che include Prince, Frank Zappa, Leonard Cohen, i CCCP. Elegia di Enrico Morelli, su musiche di Chopin e Giuseppe Villarosa, si concentra su un oggi dominato dal senso di smarrimento, attraverso una danza corale di individui accomunati dalla ricerca di un’identità, di una rotta, di paesaggi familiari.

La tecnica e l’energia degli interpreti della Kibbutz Contemporary Dance Company (4, 5 marzo) – compagnia israeliana che Yehudit Arnon, sopravvissuta ad Auschwitz, fondò nel 1973 in un kibbutz sulle colline della Galilea – saranno incanalate in Asylum, con cui il direttore artistico Rami Be’er esamina concetti quali identità ed estraneità, senso di appartenenza e libertà, interrogandosi sul destino di coloro che chiedono asilo…invitandoci all’empatia per una condizione che ha radici nell’esperienza esistenziale di ognuno di noi, diversamente impegnati nella ricerca di un luogo da poter chiamare “casa”.

2021/09/10 L'oiseau De Feux Thierry Malandain ©Olivier Houeix ©Olivier Houeix

“Serata Stravinskij” del Malandain Ballet Biarritz (foto di Olivier Houeix)

Un doppio simbolo di rinascita e forza vitale è al centro della Serata Stravinskij che vede il ritorno a Ravenna del Malandain Ballet Biarritz (11, 12 marzo), con ventidue danzatori impegnati a misurarsi con pagine musicali che hanno fatto la storia (e la leggenda) della danza. Nella rilettura di Thierry Malandain, L’uccello di fuoco è un “traghettatore di luce” che porta consolazione e speranza agli uomini. Anche La Sagra della primavera di Martin Harriague, astro nascente della coreografia francese, conserva intatta la dimensione mitica e sacra, pur tingendosi di contemporaneità con un linguaggio corporale ed esplosivo.

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