«Se a breve non arriveranno risposte concrete e positive per le aziende, diventa imprescindibile la dichiarazione del fermo dei servizi di autotrasporto». Anche la sezione provinciale di Confartigianato a Ravenna, attraverso le parole del segretario Tiziano Samorè, è pronta a misure drastiche di protesta «per ribadire al Governo e l’importanza del settore nell’economia del paese e la necessità di un’interlocuzione seria e programmata» dopo «il taglio del 70 percento delle deduzioni per gli autotrasportatori fatto improvvisamente dal ministero delle Finanze a pochi giorni dalle prima scadenza di pagamento delle imposte 2014».
La mossa del Governo, secondo l’associazione di categoria, ha determinato ricadute pesanti per il settore: «Solo nel territorio ravennate sono centinaia le imprese di autotrasporto che si trovano a pagare maggiori imposte per importi da 6mila euro a veicolo da pagarsi subito a saldo delle imposte 2014, ed altrettanti da versare immediatamente quale anticipo sulla tassazione per il 2015; questo a fronte di accordi ben diversi precedentemente sottoscritti tra le associazioni ed il Governo». Confartigianato fa una stima provinciale e sostiene che «per le imprese ravennati vuol dire un impatto totale che rischia di arrivare a circa 5 milioni di euro di ulteriore tassazione per un settore già da diversi anni in crisi e che subisce quotidianamente ogni sorta di concorrenza sleale ed irregolare».