Riscossione delle multe: la Provincia affida il servizio all’Agenzia delle Entrate

Nel 2017 se ne era occupata una società di Padova che veniva pagata centomila euro all’anno. Spadoni: «Risparmio considerevole, meglio tardi che mai»

VeloxSarà l’Agenzia delle Entrate a recuperare le multe non pagate alla Provincia di Ravenna. Ciò permetterà all’ente di piazza Caduti di risparmiare i centomila euro che nel 2017 sono stati spesi a favore di una società esterna di Padova che si occupava del recupero credito. «Meglio tardi che mai», dice il consigliere provinciale Gianfranco Spadoni.

«Analizzando il capitolo di bilancio – spiega Spadoni – riferito alle sanzioni amministrative accertate nell’anno precedente, emerge come la quasi totalità sia rappresentata dalle multe rilevate con gli autovelox: una consistente cifra che a fine settembre scorso ammontava a euro 5.731.569,03».  Tuttavia fra le sanzioni contestate e quelle incamerate «vi è un forte divario tant’è che solo una minima parte si può ascrivere fra le entrate effettive dell’ente, con risultati economici complessivi i molto deludenti».

Sul piano poi strettamente economico «si può addirittura semplificare dicendo che tali sanzioni servono quasi esclusivamente per mantenere il sistema che fa le multe». In altre parole, i servizi di notifica e riscossione sono una voce di uscita consistente a cui si aggiunge l’apposito fondo crediti di dubbia esigibilità che di norma rappresenta un accantonamento di tutela a chi non paga: grosso modo vale a dire una buona metà dei trasgressori.

In sostanza «il corpo di polizia provinciale gestisce le notifiche dei verbali riguardanti le sanzioni amministrative al Codice della strada ma, tenuto conto dell’elevato incremento delle multe accertate il carico burocratico di atti da notificare è molto elevato, poiché si tratta di un servizio continuato che non può essere interrotto e che lo stesso corpo di polizia provinciale non è in grado di assolvere in modo autonomo per lo spropositato numero di verbali». Per questo era stato scelto, appunto, di affidare ad una società esterna per evitare questa attività.

Ora, seppure in ritardo e dopo aver corrisposto il citato importo alla società di Padova, «si va nella direzione auspicata dell’affidamento diretto all’Agenzia delle entrate – riscossione, peraltro con costi certamente inferiori e con una più attendibile efficacia e certezza nell’incasso di tali contravvenzioni. I costi del servizio saranno sicuramente inferiori a quelli applicati da Sorit e dalla società padovana incaricata dalla Provincia».

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