De Pascale: «Nel 2019 ci sarà il bando per il sovrapasso della stazione ferroviaria»

Torna l’idea di un ponte pedonale per collegare il centro storico alla Darsena di città. Intanto Rfi prevede per l’estate la conclusione dell’allungamento del sottopasso

StazioneDi scavalco del fascio dei binari nei pressi della stazione di Ravenna per collegare meglio centro città e darsena se ne parla da decenni e ora quel tanto atteso bando del Comune per la progettazione della riqualificazione sembra più vicino, forse già nella prima parte del 2019. È la previsione del sindaco Michele de Pascale alla luce dell’incontro avuto a Roma in agosto con i vertici di Rfi, la società del gruppo Ferrovie Italiane che si occupa di reti e infrastrutture.

Al tavolo dei soggetti coinvolti anche i dirigenti di Autorità portuale. Tutto è legato alla realizzazione di uno scalo merci sulla sponda sinistra del canale Candiano in un’area tra Bassette e petrolchimico che Ap andrà a espropriare nell’ambito del progetto hub portuale per la realizzazione della piattaforma logistica. Un protocollo tra gli enti coinvolti prevede il completamento di un progetto iniziato anni fa e mai completato: un fascio di binari di 750 metri di lunghezza consentirà di preparare nella zona portuale i convogli merci da far partire verso il nord Italia senza bisogno di fare tappa in stazione. Cosa che invece avviene oggi: i vagoni dal porto vengono portati in stazione dove fanno manovra nella zona scalo a ridosso della Rocca Brancaleone per essere composti e poi instradati verso il nord Italia.

«Realizzare lo scalo merci sulla sponda del Candiano – spiega De Pascale – toglierà il 70 percento dei treni merci dal traffico in stazione e libererà spazio in un’area strategica. A quel punto si potrà pensare di utilizzare quegli spazi per realizzare lo scavalco di cui si ragiona da tempo». Una volta completato il lavoro sulla sponda sinistra, si farà la stessa cosa sulla destra per un progetto complessivo da oltre venti milioni di euro.

IMG 2116Nell’incontro romano è emerso che i lavori per il lato sinistro sono stati inseriti nel bilancio 2018 «quindi i finanziamenti ci sono», dice il sindaco. Ora manca la progettazione «quindi si può pensare che nel 2019 partano i lavori ma sarà sufficiente avere chiara quella progettazione per poterci muovere con il nostro bando». Tutto questo ribadisce ancora una volta un concetto espresso da De Pascale sin dal principio del suo mandato: la stazione non si sposta. In un’occasione arrivò a bollare come «fantascienza» le idee di trasferirla.

«I progettisti vanno sempre rispettati nelle loro proposte a volte anche utili al dibattito ma il trasporto ferroviario dei passeggeri è la prospettiva centrale dei prossimi 20-30 anni e credo che avere la stazioni in centro sia un valore, non un problema. Finora per Ravenna è sempre stata un muro tra due zone della città e invece deve essere la porta di ingresso. Gli esempi in questo senso non mancano».

Sul piano invece logistico è attesa per fine anno la nuova riorganizzazione dei collegamenti tra Ravenna e Bologna e Rimini: nuovi orari e riduzione dei tempi di percorrenza. Un primo collegamento tra testa del Candiano e piazzale Farini si potrà avere con il prolungamento del sottopasso dei binari che di fatto andrà a dotare la stazione anche di una porta di accesso in darsena, vicino al parcheggio di piazzale Moro. «Attualmente sono in corso i lavori per lo spostamento dei sottoservizi Hera – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fagnani che fa riferimento alle opere curate da Rfi – poi verrà allestita la deviazione di via Darsena per lo scavo. Rfi ha già appaltato i lavori e la previsione che ci ha comunicato per la conclusione i lavori per giugno 2019».

Una curiosità: una volta completato, il nuovo sottopasso tornerà a ospitare il sarcofago che vi si trovava prima dell’inizio dei lavori ed è ora temporaneamente custodito in un deposito delle ferrovie. La vita della stazione di Ravenna potrà cambiare molto anche quando un giorno dovesse essere realizzato il sottopasso per le auto in via Canale Molinetto, opera da 15 milioni di euro (10 da Rfi e 5 da Ap): «C’è già una bozza di progetto che abbiamo visionato – dice Fagnani – e sulla quale abbiamo fatto le nostre osservazioni. Ora Rfi dovrà aggiornare le carte e poi rivederci. Tempi? Forse si può pensare che i lavori inizino verso il 2021 ma anche in questo caso l’appalto è di Rfi».

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