Dall’Asia un insetto che minaccia alloro, leccio, tiglio e magnolia: come difendersi

In Italia la prima segnalazione in Campania nel 2011, dall’estate scorsa anche casi nelle zone costiere ravennati: non esistono trattamenti chimici efficaci, si può procedere solo con la potatura. I rami infetti vanno smaltiti in maniera speciale

1Dall’estate scorsa ha fatto la sua comparsa nelle località costiere del comune di Ravenna e di Cervia un insetto patogeno di origine asiatica, Xilosandrus compactus, che minaccia alloro, leccio, tiglio e magnolia causando estesi disseccamenti. L’insetto provoca diffuse necrosi a carico degli apici vegetativi, entrando con piccoli fori di ingresso (1-2 mm di diametro) nei fusti e diffondendosi attraverso gallerie di piccolo diametro all’interno del tessuti legnosi (2-3 mm di diametro).

La specie è stata segnalata per la prima volta in Italia in Campania nel 2011. Al momento – secondo quanto rende noto il Comune di Cervia – il problema nel nostro territorio è contenuto, ma al fine di evitare un contagio che potrebbe estendersi dal verde urbano anche nelle pinete ravennati e cervesi, il Comune si è fatto promotore di organizzare un tavolo tecnico alla presenza dei rappresentanti del Comune di Ravenna, del Servizio Fitosanitario Regionale, di Hera Ambiente e delle associazioni artigiane. Per il momento si è ritenuto ancora prematura l’emissione di un’ordinanza sindacale, ma si è deciso di procedere informando la popolazione su come comportarsi attraverso la diffusione di linee guida.

Non esistono trattamenti con prodotti chimici efficaci e autorizzati e pertanto la terapia da applicare è al momento solo quella meccanica. In particolare occorre controllare con attenzione le piante, in particolare nel periodo autunno/inverno quando l’insetto è a riposo, ma anche nelle stagioni successive. Se notate la presenza  di rami secchi, al di sotto dei quali siano presenti di fori di entrata dell’insetto (circa 1 mm di diametro), andrà effettuata immediatamente una potatura di risanamento, tagliando tutti i rami secchi fino almeno a 20 cm dalla parte disseccata.

E’ importante che il materiale infetto una volta tagliato venga collocato all’interno di sacchi di plastica opportunamente chiusi e conferiti nei contenitori adibiti a raccolta indifferenziata (cassonetti grigi) e non in quelli per i residui di potatura (cassonetti marroni). Si informa anche che è vietato triturare, bruciare o abbandonare i rami tagliati, per evitare la dispersione degli insetti adulti.

Qualora i manutentori che operano nel territorio del Comune di Cervia o anche i privati cittadini riscontrino la presenza del patogeno potranno anche rivolgersi per ulteriori indicazioni al Servizio Fitosanitario Regionale sede di Ravenna (e-mail: fitosanravenna@regione.emilia-romagna.it) o al  Servizio Verde del Comune di Cervia (e-mail: serv-verdepinete@comunecervia.it.

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