Stop trivelle, tensione Lega-M5s. Pini: «Crippa vive in un mondo tutto suo»

Il presidente della Lega Nord Romagna attacca le parole del sottosegretario grillino che all’Omc ha confermato lo stop di 18 mesi per le estrazioni: «Ci sarà confronto nel governo, ma il nostro interlocutore non è il sindaco»

Gianluca Pini

Gianluca Pini

«L’impegno che ci siamo presi come Lega di ridiscutere lo stop alle trivelle sarà oggetto di un confronto interno al Governo, ed il confronto partirà dal lavoro fatto con gli operatori ravennati del settore; su questo Giorgetti è stato molto chiaro, con buona pace di Crippa, che vive in un mondo tutto suo». Lo afferma in una nota Gianluca Pini, presidente della Lega Nord Romagna ed ex parlamentare all’indomani delle parole del vicesegretario Crippa che in visita all’Omc di Ravenna ha confermato lo stop per 18 mesi. Pini è anche ideatore dei tavoli tecnici del settore che hanno portato alla redazione dei due documenti programmatici consegnati mercoledì al Governo.

Il leghista di Fusignano non ci va tenero con il grillino: «Del resto non sfugge a nessuno il diverso peso politico di un signore noto alle cronache solo per i danni fatti all’Oil & Gas rispetto a Giancarlo Giorgetti».

Pini poi riserva frecciate anche al Pd: «Non è passato inosservato che i due esponenti 5stelle, Castelli e Crippa, nella loro infausta visita ravennate fossero eterodiretti da esponenti del Pd come Velardi, forse lanciati dallo stesso de Pascale come pontieri per intestarsi uno sciagurato asse 5Stelle-PD. Ora che il sindaco ha fallito nell’operazione, spero abbia capito che l’unica speranza di salvare il settore è la posizione e la testardaggine della Lega così come spero abbia capito che non è lui il nostro interlocutore, ma gli operatori ed i lavoratori del settore».

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