Legambiente boccia il nuovo piano urbanistico San Giuseppe: «Consuma suolo vergine»

L’associazione critica il Pua da 216mila mq al quartiere ex Anic: «Si parla di una strada per togliere traffico da via Mattei ma andrebbe a ridurre l’area del “Frutteto Sociale”»

Urban ModificataDLegambiente valuta «fortemente eccessivo e antiecologico, anche su base di prospetti demografici non particolarmente coerenti», quanto contenuto nel Pua (piano urbanistico attuativo) recentemente approvato per il quartiere San Giuseppe di Ravenna (resterà valido fino al 2024). «Si parla di un piano da 216mila mq, per realizzare ancora nuovo residenziale con annessa area commerciale con presenza di un ulteriore supermercato, un polo sportivo ed una nuova strada. Interventi organizzati su tre diversi comparti».

Secondo gli ambientalisti si tratta di «opere di cui la maggior parte non apporterebbe un effettivo vantaggio al quartiere ma che rappresentano scelte decisionali motivate dalla necessità di accelerare l’approvazione dei progetti per non perdere i diritti sui terreni. Interventi che potrebbero non rientrare all’interno del territorio urbanizzato, quindi non essere soggetti al limite della Legge regionale 24/2017, i cui possibili effetti avevamo già denunciato a livello regionale in fase di approvazione». L’associazione torna a denunciare «il primato per la scarsa efficienza d’uso di suolo per il territorio ravennate, da imputare in buona parte all’invenduto».

De Pascale FridayLegambiente si scaglia poi contro la nominata “Bretella Mattei” che collegherà la periferia del quartiere ex Anic direttamente con via Chiavica Romea: «Motivata dalla necessità di favorire un miglior scorrimento del traffico ma è una scelta che va nella direzione opposta agli obiettivi del Pums (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, ndr) sulla necessaria riduzione del tasso di motorizzazione. Oltretutto, la bretella non può venire giustificata dalla necessità di spostare l’attuale passaggio di mezzi pesanti su via Mattei, ma deve essere evitato in altro modo». L’opera passerebbe in parte sul terreno in cui è stato sviluppato il progetto del “Frutteto Sociale” dietro le case popolari di via Patuelli. Progetto che ha visto una forte approvazione e sostegno da parte dell’opinione pubblica e delle comunità locali «e che si spera non si consideri di danneggiarlo». In quella stessa area verde il sindaco Michele de Pascale e l’assessore Gianandrea Baroncini piantarono alcune piante in occasione di uno sciopero per il clima. «È impensabile continuare a sostenere nuove strade per favorire lo scorrimento del traffico quando l’obiettivo è quello di ridurre il numero di auto circolanti. Piuttosto si sviluppino progetti di ciclabilità per collegare il quartiere all’area bassette, eventualmente sfruttando anche il passaggio del canale Fagiolo».

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