Coronavirus, il sindacato delle guide turistiche chiede di riaprire i monumenti

Mazzotti (Confcommercio) fa sapere che per il mese di marzo andranno perse tra il 70 e il 90 percento dei servizi

Federica Mazzotti«I mesi primaverili sono per la maggior parte di noi la più grande fonte di introiti. Non dimentichiamoci che Ravenna rimane una delle mete preferite dai viaggi di istruzione: il timore è che, venendo a mancare questi guadagni, il fatturato di tutto il 2020 subisca una decurtazione che difficilmente si riuscirà a sopportare. Chiediamo che non si protragga ulteriormente la chiusura dei monumenti e questo già sarebbe un segnale molto importante». È la richiesta di Federica Mazzotti, presidente del sindacato Guide Turistiche Confcommercio Ravenna, a proposito delle misure straordinarie decise da Regione e Governo per contrastare il diffondersi del coronavirus. «Dopo una settimana di panico ingiustificato – afferma ancora Mazzotti – dobbiamo essere tutti più positivi nelle nostre comunicazioni, perché è l’unica strada per riuscire a risollevarci da questo difficilissimo periodo».

La rappresentante di categoria ricorda che il suo settore rimane sempre il più colpito in caso di eventi straordinari: le guide, gli accompagnatori turistici e le guide ambientali escursionistiche. «Questi professionisti sono costantemente impegnati nella promozione delle bellezze artistiche, architettoniche e naturalistiche del nostro Paese, a contatto con visitatori provenienti da tutto il mondo. E malgrado alla categoria non sia riconosciuto nessun ammortizzatore sociale, la stessa contribuisce ampiamente con le proprie tasse al bene comune. Al momento attuale si può stimare una perdita di lavoro che oscilla dal 70% fino al 90% dei servizi del mese di marzo».

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