Alluvione a Ravenna: la strada delle concessionarie auto con danni da milioni

In un tratto di circa due km di via Faentina si contano almeno 15 marchi. La maggior parte delle aziende era assicurata. De Stefani è presidente nazionale di Federauto: «Ora servono contributi dal governo per chi cambia un mezzo alluvionato»

Fornace Zarattini

Tra le attività commerciali che caratterizzano Fornace Zarattini ci sono le concessionarie auto. In un tratto di circa due km di via Faentina si contano una quindicina di marchi. La stima dei danni causati dall’alluvione è milionaria, ma non tutte sono state colpite allo stesso modo. E buona parte erano assicurate. Abbiamo raccolto alcune testimonianze.

Le concessionarie più colpite in città

Una delle più colpite è stata Destauto che commercializza Nissan, Renault e Dacia: sui 17mila mq totali l’acqua è arrivata a un’altezza compresa tra 30 cm e un metro, in base ai punti. Si è salvata una decina di vetture e 205 invece dovranno essere rottamate. Se si considerano anche i danni a uf­fici, salone e off­icina il calcolo arriva a circa 4,5 milioni di euro. «È tutto coperto dall’assicurazione», spiega Adolfo De Stefani Cosentino, titolare dell’omonimo gruppo. Quella di Fornace è l’unica delle sei concessionarie in Romagna che ha riportato danni: «Pensavamo che il pericolo fosse per il salone Mercedes vicino al ponte dei Fiumi Uniti e invece è successo da un’altra parte. Una volta che l’acqua è defluita ed è stato possibile ripulire gli ambienti, Destauto è tornata operativa anche perché il mercato locale ora avrà bisogno di sostituire molti veicoli: «Alla ­ne di maggio avevamo già 34 auto di clienti da control[1]lare. Diciamo che se l’acqua si è fermata ai mozzi delle ruote si può stare tranquilli. Se è arrivata più in alto va fatta vedere e ci può essere un 50 percento di possibilità di salvarla. A meno che non sia un’auto elettrica, in quel caso non c’è speranza».

De Stefani è presidente nazionale di Federauto, il sindacato dei concessionari: «Oggi per un’auto nuova di fascia generalista le medie dei tempi di consegna stanno sui 90-100 giorni. Al Governo abbiamo chiesto di riconoscere un contributo per chi cambia un’auto alluvionata e compra almeno un Euro 6 che signi­fica un usato di tre anni».

Una settantina di auto nuove è il danno subito da Ghetti (Jeep, Fiat, Lancia, Alfa Romeo). Erano parcheggiate in un’area nei pressi della sede Enel. «Per le auto siamo assicurati – spiega il titolare Gianluca Ghetti –. Siamo stati fortunati a non avere acqua nella sede e quindi abbiamo dovuto solo aspettare che si ritirasse l’acqua dalle strade per tornare operativi. Sulle auto stiamo facendo controlli una per una». Ghetti apprezza la prontezza dei vigili del fuoco: «Ci hanno chiamato prestissimo per segnalarci i rischi di incendio per le auto elettriche e le richieste di quarantena. Ora speriamo che le case sappiano distribuire forniture straordinarie per le esigenze del territorio».

Il 36enne Andrea Minguzzi, con il padre Alberto, è il titolare di Minguzzi Auto, concessionaria multimarca di auto usate. La notte tra il 18 e il 19 maggio non la dimenticherà mai: «Ci siamo resi conto che ci saremmo allagati e siamo stati salvati da un dirigente della vicina polisportiva che è in una posizione rialzata e ci ha aperto i cancelli per mettere là le nostre auto. Con tutti i dipendenti ne abbiamo spostate 80, per un valore di 1,6 milioni di euro, e abbiamo salvato tutto. Anche negli uf­fici siamo riusciti a mettere in alto computer e carte e ci siamo trovati mezzo metro di acqua. Non abbiamo un’assicurazione contro le alluvioni, sarebbe stato un danno davvero pesante per il parco mezzi in vendita». Spostare le auto non è stata l’unica accortezza messa in campo quella notte: «Ci siamo accorti che c’erano movimenti strani per le strade, gente che sembrava interessata alle auto. E allora io e mio padre abbiamo dormito nel piazzale facendo i turni di ronda».

Dallo scorso novembre a Fornace è arrivato il gruppo Ferri, concessionario del marchio Ford. Quella ravennate è l’unica delle cinque sedi romagnole che ha avuto danni. Ma non ingenti: l’acqua è entrata dal piazzale in via Fornace, ha raggiunto la parte più bassa del salone e un magazzino, una ventina di auto saranno da control[1]lare. Stime dei danni in corso di valutazione con il perito dell’assicurazione. Il gruppo si è raccolto attorno alle famiglie di cinque dipendenti che hanno subito danni nelle proprie case e poi ha creato un team specifi­co per la gestione dell’emergenza con tre membri dello staff e un numero telefonico dedicato. I clienti possono chiedere informazioni sul da farsi e prenotare un controllo in of­ficina. Il servizio carro attrezzi è offerto dalla concessionaria. In linea teorica ogni veicolo è riparabile, la questione è se conviene. L’indicazione che arriva da Ferri, in sintesi, è questa: se l’acqua è arrivata al livello della leva del cambio abbandonate le speranze.

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