Altri due giorni di sciopero per il mancato rinnovo dei contratti Seguici su Telegram e resta aggiornato I lavoratori si preparano per i cortei del 4 e 5 luglio. Indette anche attività di volantinaggio da parte dei sindacati Due nuove giornate di sciopero al porto di Ravenna. Viste le proclamazioni di sciopero delle organizzazioni sindacali nazionali, anche le delegazioni Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Uil di Ravenna indicono due giorni di blocco per i lavoratori portuali, il 4 e 5 luglio. Nelle stesse giornate sarà organizzato un presidio con volantinaggio e corteo: i lavoratori si ritroveranno alle ore 7 nella sede di Sapir, via Antonio Zani 1, e partiranno in corteo alle ore ore 8 dalla Sapir fino alla Docks Cereali e ritorno. Le proteste nascono dal mancato rinnovo del contratto nazionale, scaduto dal 31 dicembre scorso. Malgrado lo stato di agitazione aperto l’11 marzo e lo sciopero del 3, 4 e 5 aprile scorsi – pur avendo successivamente registrato dei passi in avanti – il negoziato per il rinnovo non ha ancora raggiunto un livello adeguato alle aspettative dei lavoratori. «C’è l’assoluto bisogno di giungere alpiù presto al rinnovo del Ccnl dei porti, con un accordo che preveda un aumento economico utile al recupero del potere d’acquisto perso dalle lavoratrici e dai lavoratori, oltre che gli ulteriori miglioramenti delle condizioni di lavoro, elevando gli standard di sicurezza e implementando il sistema di welfare già esistente. I lavoratori e le lavoratrici dei porti italiani scioperano per difendere l’unitarietà del loro contratto nazionale messa in pericolo dalle ipotesi di riforma della legge 84/94 e dalle associazioni datoriali dei grandi gruppi armatoriali che, divenuti anche terminalisti, vedono con insofferenza la normativa e il contratto unico che difende il lavoro portuale» comunicano dai sindacati. Lo sciopero, nel territorio ravennate, avrà la seguente articolazione: astensione completa dal lavoro per tutte le 24 ore per i giorni 4 e 5 luglio per i dipendenti delle imprese ex artt. 16, 17, 18 L. 84/1994, delle Autorità di sistema Portuale, delle ex società di interesse generale che applicano il Ccnl dei lavoratori dei porti e dei lavoratori somministrati nelle aziende coinvolte. Lo sciopero non riguarderà le prestazioni che coinvolgono i diritti delle persone costituzionalmente tutelate, quelli alla vita, alla salute, alla libertà, alla sicurezza, alla libertà di circolazione. Inoltre, i turni con inizio prima delle ore 24 del 3 luglio andranno terminati secondo il normale orario. Lo sciopero terminerà con la ripresa dei turni di lavoro con inizio successivo alle 00 del 6 luglio. «La vertenza per il rinnovo del contratto nazionale e questa importante mobilitazione devono inoltre essere l’occasione nel territorio per discutere come le importante risorse investite nel porto non rimangano a vantaggio di pochi, ma siano occasione di ridistribuzione di risorse nel territorio partendo da un lavoro, in tutte le sue articolazioni, garantito, di qualità, retribuito equamente e svolto nel pieno rispetto di tutte le norme sulla salute e sicurezza sul lavoro» concludono le associazioni. Total0 0 0 0 Forse può interessarti... Cgil e Usb proclamano sciopero a Marcegaglia per il contratto integrativo aziendale Via al primo dei 32 cantieri stradali finanziati dal commissario per l'alluvione Sciopero al porto per il rinnovo del contratto collettivo dei lavoratori Seguici su Telegram e resta aggiornato