La Marina che resiste: al Riesling un onesto menù marinaro, tra centinaia di vini

Una cena al Riesling: materia prima di fresca qualità, accostamenti originali e senza troppi fronzoli. Servizio non sempre inappuntabile

Riesling La Cantina

La cantina

È una serata feriale, umida di fine settembre. Mentre entriamo che è già buio nella sala grande del ristorante, dall’ampia vetrata che dà sulla deserta veranda estiva, sullo sfondo sfila la gigantesca sagoma illuminata di un cargo in transito nel tratto terminale del canale Candiano.
È il suggestivo benvenuto a cena del Riesling “Vino e Cucina”, locale fra i più rinomati – e ormai storico – di Marina di Ravenna. Fra i pochi che sono ben sopravvissuti negli ultimi decenni, sia rispetto ai tradizionali ristoranti di pesce della località che alle innumerevoli proposte culinarie stagionali degli stabilimenti balneari.

La location. Il Riesling – nomen omen – ha così tre spazi apparecchiati per molti coperti (che aumentano nella bella stagione coi tavoli in giardino): gli interni sono discretamente illuminati e confortevoli, arredati per lo più con scaffalature stipate di bottiglie di vino; e addirittura una stanza “climatizzata”, interamente allestita come cantina.

Il menù. Il ristorante, nominato quale “Vino e cucina”, offre la degustazione di un ampio e onesto menù marinaro: materia prima di fresca qualità, con accostamenti di sapori piuttosto originali, equilibrati ma senza troppi fronzoli gustativi e visivi.
Quello che veramente impressiona è la carta dei vini, con più di un migliaio di etichette di vario pregio, provenienti da cantine regionali italiane e da diversi angoli del mondo. Fra queste spiccano 400 marche di Riesling, prodotte di qua e di là dell’arco alpino. È evidente la passione e la competenza enologica del titolare, il sommelier Roberto Perini. C’è da perdersi e per chi non è curioso o un minimo esperto, forse vale la pena farsi consigliare…

Zuppetta Cozze Poverazze

La zuppetta di cozze e poverazze

Il menù comprende una serie di crudità (fra tonno, ombrina, spigola, gamberi, scampi, mazzancolle, capesante e ostriche), antipasti freddi e caldi (fra crostacei, pesci, molluschi, conchiglie), pasta secca e fresca (anche ripiena), secondi di pesci e crostacei (arrostiti, fritti, alla catalana). In tutto, a parte qualche fuori menù con prodotti di stagione e disponibilità di pescato, sono in ballo più di trenta pietanze fra cui scegliere, servite in porzioni generose.
Noi abbiamo assaggiato, in particolare, le tartare di tonno, alici marinate allo zenzero, zuppetta di cozze e poverazze, calamaretti fritti, cappellacci ripieni di spigola, polpo croccante su crema di patate, il filetto di rombo…

Polpo Croccante

Il polpo croccante

Alla fine dalla carta dei dessert, ordiniamo e condividiamo una mousse ghiacciata di zabaione e un sorbetto al pompelmo rosa con gin. Al palato, la parata dei piatti ci risulta assai fragrante, saporosa, soddisfacente.
Nel bere – vista l’enorme offerta del Riesling – siamo stati anche troppo “avari”, accontentandoci di assaggiare un siciliano Etna Bianco di Murgo e, in chiusura di pasto, sorseggiando un bicchierino del moscato molisano Apianae. Entrambi più che piacevoli.

Il servizio. Nonostante il locale sia abbastanza affollato i piatti arrivano con la cadenza giusta anche se il servizio al tavolo non è sempre inappuntabile, con il susseguirsi di camerieri/e diverse, un po’ a singhiozzo.
Il conto tutto compreso, è di circa 45 euri a testa, meritati soprattutto per la buona qualità enogastronomica e freschezza degli ingredienti.

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