mercoledì
16 Luglio 2025

Bartolotti: «Attacco inaspettato, di solito non ci sono pirati in Messico»

L’ad di Micoperi parla dell’attacco all’imbarcazione Remas che era al lavoro su alcune piattaforme quando è stata assalita dai banditi. I feriti non sono in pericolo di vita

Bartolotti
Silvio Bartolotti

L’imbarcazione Remas, oggetto nella notte di un attacco dei pirati, era impegnata in attività subacquee per creare collegamenti tra piattoforme. E’ stata presa d’assalto quando si trovava qualche miglio al largo di Ciudad del Carmen.  L’ad di Micoperi Silvio Bartolotti, parlando all’Ansa, ha spiegato che si è trattata di  «una cosa inaspettata, di solito atti di pirateria in Messico non ci sono».   Secondo quanto riferito,  dai marinai all’ad di Micoperi i pirati «prima hanno bastonato la guardia, poi c’è stato un colpo di pistola» che ha ferito il marinaio ravennate Andrea Di Palma a una gamba. Il manager dice che i pirati erano un gruppo di sei o sette persone che sono fuggiti dopo che hanno visto il marittimo rimasto ferito dallo sparo, rubando solo una catenina e un telefonino. «Prima di scappare – ha aggiunto l’imprenditorei – uno degli assalitori “ha fatto anche un gesto di umanità: ha allungato al ferito uno straccio per legarsi la gamba».

Bartolotti conferma che i due feriti non sono in pericolo di vita e il manager ha parlato con Di Palma che è in ospedale i nell’ospedale di Ciudad del Carmen insieme al collega che è stato aggredito con calci e pugni.  «Mio figlio – ha poi aggiunto Bartolotti – è partito immediatamente da Città del Messico, stiamo ancora attendendo la relazione per capire esattamente quello che è successo».

Via Mariani, torna il problema del passaggio dei bus. Il Comune: «Ci lavoreremo»

Porzioni di strada ammalorate in centro storico, con pozzanghere. Ancarani pone il problema all’assessore Fagnani: «In corso un ragionamento con Start Romagna»

Via Gordini Via MarianiSono passati solo dieci anni da quando su via Mariani è stato realizzato un importante lavoro di riqualificazione al fondo stradale. Ma, a vederla dopo un giorno di pioggia, quel lasso di tempo sembra maggiore: acquitrini e pozzanghere si formano nelle depressioni dovute al costante passaggio di mezzi pubblici. Nel consiglio comunale del 12 novembre Alberto Ancarani (Forza Italia) ha chiesto lumi sul tema alla giunta e ha risposto l’assessore ai Lavori Pubblici Roberto Fagnani.

«Questo – ha spiegato Fagnani – è uno dei temi che abbiamo ben presente e che sono oggetto di nostra attenzione. L’asse composto da via Mariani, via Gardini, via Gordini e via Guidone è interessata da un traffico veicolare ripetuto ed è molto trafficata. I lavori in questione erano stati fatti a regola d’arte ma il traffico intenso può provocare la situazione attuale anche se a distanza di soli dieci anni, anche perché il porfido è un materiale particolare che perde di efficacia col tempo e la sollecitazione degli autobus ha provocato il cedimento del sottofondo. Una situazione normale, non c’entra il modo in cui erano stati fatti i lavori».

Ciò detto, Fagnani spiega che saranno programmati nuovi lavori ma i tempi non possono essere brevi. «Per risolvere al problema non bastano gli interventi tampone che possono essere realizzati nelle prossime mese ma una progettazione di lungo termine. Stiamo anche in contatto con Start Romagna per un alleggerimento del parco veicolare con mezzi navetta più piccoli ed elettrici. Questa può essere una strada importante perché il centro storico è sovraccaricato da mezzi che la pavimentazione di questa zone non è in grado di sopportare». Soddisfatto a metà Ancarani: «Evidentemente l’amministrazione è a conoscenza del problema ma devo anche dire che da anni sento parlare della questione dei bus in centro storico senza che sia mai stata trovata una soluzione».

Nella stessa seduta Fagnani ha risposto ad un’interrogazione di Daniele Perini (Ama Ravenna) sulla necessità dell’ampliamento del parcheggio del Cmp. Fagnani ha spiegato che l’intenzione è quella di ampliare il numero di posti auto in piazza Natalina Vacchi.

Ravenna, a Capodanno in piazza gospel da New Orleans. Confermata la matinée a teatro

Torna dal 28 dicembre la rassegna di concerti natalizi in collaborazione con Spiagge Soul

Noreda GravesDopo il grande successo del 2018 torna anche quest’anno Christmas Soul, la rassegna natalizia di musica gospel, soul e blues organizzata dal Comune di Ravenna con la direzione artistica di Francesco Plazzi di Spiagge Soul. Dal 28 al 1° gennaio la città sarà riscaldata dal suono di potenti voci afroamericane che diffonderanno un messaggio di libertà e fratellanza in vista del nuovo anno.

Il palcoscenico privilegiato per le esibizioni sarà ancora una volta la piazza del Popolo, mentre per l’evento conclusivo del 1° gennaio Christmas Soul si sposterà al chiuso, nella suggestiva scenografia del teatro Alighieri, per accogliere alle 11 la cantante Noreda Graves, voce soprano solista dell’Harlem Gospel Choir e una delle più apprezzate d’America nell’ambito.

Il 28 dicembre la rassegna si apre con il concerto di Spiagge Soul Holy Fellas, che a partire dalle 17.30 allieteranno il pomeriggio dei ravennati con un repertorio che combina gospel e spiritual a qualche digressione su brani di altra estrazione. Si tratta di una produzione oriVirginia Gospel Ensembleginale targata Spiagge Soul che riunisce alcuni fra i più affezionati amici musicisti del festival, con le voci di Gloria Turrini, Sara Zaccarelli e Bruno Orioli.

Seguono il 29 dicembre, sempre alle 17.30 in piazza del Popolo, sei elementi di coristi selezionati dalla corale The Mount Unity Choir e capitanati dal produttore Earl Bynum. Il gruppo della Virgina Gospel Ensemble proporrà una commistione di molteplici influenze di gospel tradizionale e contemporaneo, con arrangiamenti vicini al Jazz.

La sera del 31 dicembre alle 23 chi vorrà potrà aspettare l’arrivo dell’anno nuovo in piazza in compagnia degli Spirit of New Orleans, una numerosa e spettacolare formazione composta da alcuni fra i migliori musicisti gospel delle chiese battiste di New Orleans e della Louisiana. La loro esibizione sarà arricchita dalla partecipazione, per alcuni brani, della cantante Noreda Graves, che sarà il giorno dopo in concerto all’Alighieri, accompagnata anch’essa da alcuni elementi dell’ensemble.

Spirit Of New OrleansTutti gli eventi sono gratuiti, incluso il concerto del 1° gennaio, per cui sarà però necessario effettuare la prenotazione online.

Soddisfatto il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, che considera raggiunto l’obiettivo, fissato tre anni fa dall’amministrazione comunale, di ravvivare la città in occasione delle festività natalizie:«Fin dall’inizio di questa legislatura, si è individuato il momento delle feste di Natale come un periodo sul quale puntare strategicamente per richiamare sempre più visitatori. Vista la risposta estremamente positiva, l’intenzione è quella di proseguire con sempre più decisione su questa strada».

Pari Opportunità, finanziamento per tre progetti in provincia di Ravenna

Arrivano 64mila euro dalla Regione. Il finanziamento è diviso in due tranche tra il 2019 e il 2010. In totale sono 42 le domande

Pari OpportunitàTre progetti dedicati alle donne sono stati finanziati dalla Regione. In totale in provincia arriveranno 64mila euro divisi tra il Comune di Ravenna, quello di Cervia e l’Unione della Romagna Faentina. Sono i capofila dei progetti presentati. In tutta la regione ne sono stati presentati 42 e il finanziamento totale concesso è di un milione di euro.  La percentuale massima del contributo regionale è stata stabilita fino all’80% del costo dei progetti. Sono state incentivate le azioni che prevedono una sinergia fra soggetti pubblici e privati. Il finanziamento è diviso in due tranche: 200mila euro per il 2019 e 800mila per il 2020. Due i tempi per l’erogazione del sostegno: il 20% alla fine della prima annualità, il resto a conclusione del progetto a fine 2020.

«In Emilia-Romagna, con il 63,7% di donne che lavorano, si registra un’occupazione femminile superiore di oltre 10 punti percentuali rispetto alla media nazionale- dichiara Emma Petitti, assessora regionale al Bilancio e alle Pari opportunità -. Elemento chiave per aumentare la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro e garantire un’adeguata presenza femminile nelle posizioni apicali è il tema della conciliazione tra vita familiare e attività lavorativa. La Regione in questi anni ha investito tanto, consapevole della sua rilevanza strategica. Oltre al valore etico di questi progetti, mi preme sottolinearne anche la positiva ricaduta economica che ne deriva, sia all’interno delle singole realtà familiari che per tutto il tessuto sociale. Con questo finanziamento abbiamo voluto valorizzare ulteriormente iniziative di welfare aziendale attraverso un lavoro di squadra con pubblico e privato».

 

Il sindacato: «Per il comando della polizia locale serve una soluzione stabile»

La Cisl sollecita l’amministrazione a rispettare gli impegni che risalgono addirittura al 2007. Il crollo del soffitto di un ufficio ha aggravato la situazione già precario

PM Bassa RomagnaIl comando della polizia locale di piazza Mameli non è più adeguato alle esigenze del comando. E non da oggi, dal momento che la richiesta di una nuova caserma risale addirittura al 2007. «Il comando che ospita circa 90 addetti del Corpo di Polizia, non è più adeguato – dichiara Manuela Drudi, delegata Cisl Funzione Pubblica Romagna – a causa delle mutate condizioni logistiche e le sopraggiunte criticità provocate dagli agenti atmosferici e dalle scosse di terremoto degli anni passati».

Nel 2007  fu sottoscritto un verbale di concertazione sulle problematiche relative al corpo di polizia locale, nel quale l’amministrazione comunale si impegnava, nell’arco temporale del mandato, ad individuare un’area per realizzazione del nuovo comando. Successivamente il Comune avrebbe proceduto alla definizione del progetto e al reperimento delle risorse per il finanziamento dell’opera.

«Nulla di tutto questo è accaduto e nel corso del tempo molte risorse economiche sono state spese per apportare degli aggiustamenti alle attuali sedi, che i fatti dimostrano essere stati inutili». Dopo il crollo del soffitto dello scorso 7 novembre, alcuni  uffici sono stati dichiarati non idonei. «Di conseguenza, in modo affrettato, circa 50 addetti della sicurezza urbana sono stati spostati in via Colonna presso una proprietà privata in locali vetusti, generando ulteriori difficoltà».

«Come Cisl FP Romagna, sollecitiamo il Comune a definire al più presto la nuova sede del Corpo di Polizia Locale, come del resto impegnatosi nel 2007, e nel frattempo – conclude Manuela Drudi – prevedere soluzioni logistiche in grado di garantire la piena operatività lavorativa».

Rock, il nuovo video dei Sunset Radio con la campionessa mondiale di thai boxe

Il singolo della punk-band ravennate presentato in palestra alle Bassette

Sunset Radio 2

I Sunset Radio tornano a far saltare i fan con un nuovo singolo adrenalinico. Il video di Givin’ it up, che verrà pubblicato su Youtube venerdì 15 novembre, è stato presentato alla palestra Centurione Klan, in zona Bassette a Ravenna, e ha per protagonista la campionessa mondiale di boxe thailandese, la giovane ravennate Sveva Melillo.

Il gruppo punk rock ravennate, conosciuto anche all’estero, non è nuovo a questo tipo di iniziativa, in cui luoghi anche nascosti della città diventato scenario perfetto per un videoclip musicale: questa volta è toccato al centro sportivo di via Buozzi, che per l’occasione si è trasformato in un locale da concerto e ha accolto una scenografica esibizione live sul ring.

Sunset Radio 1

Givin’ It Up è un’esortazione a non mollare mai, a lottare contro le nostre paure e debolezze facendo uscire il guerriero che è in noi. «Questo video rappresenta la mia vita – ha ammesso Sveva Melillo – per me ogni giorno è difficile, ogni giorno devo combattere la mia emotività. Tutti abbiamo un mostro dentro di noi da sconfiggere».

Il singolo è il primo estratto del nuovo album dei Sunset Radio che uscirà a marzo/aprile 2020 e aprirà un tour italiano.

Nave Micoperi attaccata dai pirati nel golfo del Messico: ferito tecnico ravennate

Il 42enne Andrea Di Palma colpito da due pallottole alla gamba. Picchiato un collega. Malviventi respinti

RemasUna nave della Micoperi è stata attaccata nella notte tra l’11 e il 12 novembre da un gruppo di pirati nel golfo del Messico. Lo riferiscono fonti della Farnesina. L’unità di crisi del ministero degli Esteri «segue con la massima attenzione e in raccordo con l’ambasciata d’Italia a Città del Messico».  Secondo quanto si apprende, ci sarebbero dei marittimi italiani rimasti feriti nell’assalto. Non sono in pericolo di vita

Si tratta della nave Remas di proprietà della Micoperi, azienda con base a Ravenna che rappresenta uno dei maggiori contractor dell’industria offshore. Lo conferma la stessa azienda contattata dall’Ansa. Sono due i marittimi italiani rimasti feriti durante l’attacco pirata alla nave Remas nel Golfo del Messico.   Uno dei due feriti, Andrea Di Palma, è un tecnico 42enne ravennate. Era partito il 15 novembre scorso per il Messico : due le pallottole che lo hanno raggiungo alle gambe. L’altro ferito è il collega Vincenzo Grosso, picchiato dai banditi che sono saliti a bordo. Particolarmente drammatico l’audio pubblicato da Repubblica con il racconto del primo ufficiale Alessandro Fiorenza che ha soccordo Di Palma: «Mi sono trovato cosparso di sangue che non era il mio». Non trovando bende Fiorenza ha fermato l’emorragia «con i fili del caricabatterie, ho cercato ghiaccio in cucina per metterlo sulle ferite, gli ho detto: “Non preoccuparti, ti hanno preso sulle gambe’. Mentre ero in cucina i pirati passavano dietro di  me, non mi hanno fatto nulla, forse hanno capito che stavo soccorrendo un ferito». L’equipaggio ha respinto l’assalto. Sono nove in totale i marittimi italiani a bordo.

“Nero d’inferno” di Cavezzali: urticante, fastidioso, coraggioso, da non perdere

Il nuovo lavoro dell’autore ravennate sulla storia del romagnolo Mario Buda, tra romanzo storico e libro politico

Nero InfernoForse c’è più di un motivo per cui tutti l’abbiamo dimenticato, quel romagnolo lì, Mario Buda, alias Mike Boda. Fu l’autore, rimasto impunito, della prima strage terroristica negli Usa. Wall Street, 1920: 38 morti, decine di feriti. A esplodere fu un carretto carico di esplosivo. Mai prima nessuno aveva fatto niente di simile. Attentati ce n’erano stati, ma con bombe di dimensioni ridotte e soprattutto mirate a personalità individuate come nemiche dell’Idea. Dove l’Idea è quella anarchica.

A costringerci a ricordarlo è Matteo Cavezzali, ravennate (nostro collaboratore, direttore artistico di “ScrittuRa Festival” e “Il tempo ritrovato”), che per la sua seconda opera di narrativa compie un’operazione per certi versi simile a quella fatta con Icarus, dedicato alla figura di Raul Gardini, ma che rispetto a quel libro rappresenta un salto di qualità. Anche in questo caso infatti un fatto vero viene raccontato e ricostruito sulla base di documenti, anche in questo caso lo vediamo (molto meno) durante parte del suo lavoro di indagine, ma qui la platea dei personaggi si amplia, si complica, si sfuma e il libro diventa (anche) un vero e proprio romanzo storico.

L’epoca è appunto quella dei primi decenni del secolo scorso negli Usa, l’ambiente quello degli immigrati italiani. C’è una fotografia quanto mai efficace delle condizioni di vita e lavoro durissime in cui si trovavano, vittime di pregiudizi e di un razzismo che ricorda orribilmente quello che oggi viene esercitato su chi arriva da fuori in Italia. E qui Cavezzali riesce in un’operazione non semplice, perché il rischio della retorica, del messaggio buonista, è dietro l’angolo. Ma in linea di massima l’autore ravennate riesce soprattutto a infastidirci e addirittura a mostrarci come dietro i pregiudizi si nascondono a volte odiose realtà: davvero se affittavi a un italiano dopo poco nell’appartamento ci abitavano in cinque, davvero mangiavamo cose dagli odori sconosciuti, davvero si lavavano poco, viste le precarie condizioni in cui vivevano, davvero erano rissosi e qualcuno girava pure armato di coltello. Davvero, soprattutto, erano poverissimi. Davvero non si meritavano il trattamento che tanti hanno invece ricevuto. E si finisce anche senza volerlo per sentirsi maltrattati tutti, in quanto italiani, anche senza essere patriottici o salviniani.

Un secolo dopo, appena un secolo dopo, vien da chiedersi se qualcosa non sia rimasto nel sostrato collettivo yankee. Ed è inevitabile chiedersi quanto poco siano cambiate le dinamiche sociali rispetto agli stranieri e ai poveri. Un accostamento inevitabile per il lettore, per quanto mai esplicitato nel libro che ha anche il merito di evitare le didascalie inutili. Ma soprattutto, da italiani, ci si trova a un certo punto a parteggiare per chi cerca di ribellarsi a quel sistema crudele e iniquo che punisce Sacco e Vanzetti contro ogni evidenza giuridica, almeno fino a che non diventano carnefici, come Buda. Quindi Nero d’Inferno è anche un libro politico, anzi, forse soprattutto. Cavezzali riesce nella non facile impresa di tenere la giusta distanza da un protagonista che non diventa un eroe, ma nemmeno un mostro.

Le tante verità possibili del libro, costruito a mosaico facendo parlare voci diverse, non si lasciano rincondurre a una grande verità unica e finale. Chiuso il libro le domande su immigrazione, ricchezza e povertà, battaglia politica, terrorismo e pacifismo sono più di quelle che potevano affollarci la testa prima di iniziarlo. Ogni cliché, da una parte e dall’altra, è ribaltato. E anche quel titolo che può sembrare così “frase fatta” ha invece un suo perché, eccome: è il colore del lucido da scarpe preferito da Michele Buda in versione calzolaio, nella sua Savignano sul Rubicone.

L’unica certezza con cui ci troviamo è la conferma di ciò che avevamo pensato dopo il primo libro: Matteo Cavezzali è davvero uno scrittore di talento e i premi che sta vincendo (ultimo in ordine di apparizione per Icarus è il prestigioso Comisso, insieme peraltro a un altro ravennate, Franco Gabici) sono meritatissimi. Tra i critici c’è chi, come Gian Paolo Serino (tra i primi a capire il potenziale di Stoner, per capirci) lo ha già candidato allo Strega. Ma Cavezzali è giovane, dice che i premi non gli interessano. A noi quello che interessa è che a questo libro ne segua (possibilmente piuttosto presto) un altro, altrettanto fastidioso, urticante, spregiudicato, coraggioso.

Per chi volesse ascoltare dal vivo l’autore, Cavezzali sarà il 13 novembre alla Biblioteca Classense a Ravenna alle 18, il 14 novembre alla biblioteca di Villanova di Ravenna alle 21, il 28 novembre al Granaio di Fusignano e il 29 novembre alla Granadilla di Forlì alle 20.30.

Federica Angelini

Donato un defibrillatore alla Polisportiva 2000 in memoria di Stefano Baldisserra

Il 25enne era stato investito e ucciso in un incidente stradale la scorsa estate

IMG 20191110 WA0005 IMG 20191110 WA0005Cosistra, associazione che si occupa di sicurezza stradale, ha donato un defibrillatore alla Polisportiva 2000 calcio in memoria di Stefano Baldisserra.

Stefano Baldisserra

Il 25enne, che faceva parte della società calcistica, è stato investito e ucciso in bicicletta la scorsa estate.

Al momento della consegna, avvenuta al campo del centro sportivo Malva, erano presenti i genitori di Stefano, i dirigenti e la squadra della Polisportiva 2000, la dirigenza di Cosistra, il presidente della Consulta del volontariato Oriano Zamagna e l’assessore allo sport Michela Brunelli, che ha così commentato il gesto: «Con questa donazione l’associazione Cosistra ha voluto ricordare Stefano proprio in uno dei luoghi a lui più cari, il suo campo da calcio. Un gesto che fa onore, perché crea un ponte fra associazioni del nostro territorio che, pur operando in ambiti diversi, hanno a cuore la sicurezza ed il benessere delle persone».

Subito dopo la cerimonia di consegna, la Polisportiva 2000 ha giocato una partita contro San Rocco Faenza, vinta 2 a 1.

 

«Va dato un riconoscimento ai baristi per fare utilizzare le loro toilette»

Continua il dibattito in commissione sul regolamento di polizia urbana. Fioccano gli emendamenti sull’articolo che prevede il contestato obbligo per i baristi

Polizia MunicipaleVietato giocare in aree pubbliche e, leggendo il regolamento alla lettera, pure dipingere senza autorizzazione. Sono due dei divieti messi in evidenza da Andrea Maestri, avvocato ed esperto di Ravenna in Comune, durante la seduta consiliare del regolamento di polizia urbana che si è tenuta nella giornata di oggi, lunedì 11 novembre (qui il dibattito del 4 novembre). Gli emendamenti più attesi erano comunque quelli all’articolo 29, che contiene l’obbligo – per gli esercenti – di far utilizzare a tutti i cittadini i bagni pubblici.

Il divieto di gioco e di pittura

Maestri mette in evidenza alcune delle regole più controverse dello stesso regolamento durante il suo intervento, chiedendo di sostituire, abrogare o modificare alcune norme che saltano all’occhio già ad una prima lettura. La prima è quello che Maestri chiama «divieto di gioco» previsto all’articolo 16 in cui si legge: “Sono vietati  giochi ed attività che possono arrecare intralcio o disturbo alla collettività, come pure quelli che possano costituire fonte di rischio e pericolo per gli altri”. Ravenna in Comune ne  chiede l’abrogazione: «Ravenna non può essere una città in cui è vietato giocare, è un diritto previsto anche dall’Onu». Sul tema trova la sponda della maggioranza, con il consigliere di Sinistra per Ravenna Michele Distaso che concorda sulla necessità di una mitigazione di questo articolo, così come Marco Maiolini (gruppo Misto).

Maestri però sottolinea che il regolamento, se applicato, vieterebbe anche ad un «pittore che volesse dipingere ad esempio la Loggetta lombardesca di farlo senza autorizzazione». Il vicesindaco Eugenio Fusignani nega, la norma contenuta all’articolo 15 però dice così: “Fatte salve le norme del codice della strada ovvero previste da leggi e regolamenti in materia, ogni occupazione del suolo od area pubblica o di pubblico uso deve essere autorizzata dall’ente proprietario, anche se effettuata con oggetti di contenute dimensioni quali cavalletti, bacheche e simili”. Attorno a quei “cavalletti”, è evidente, si gioca il senso della regola. L’avvocato ritiene anche che “il divieto di carrello” – ovvero quella norma contenuta nel regolamento che vieta di dare ad un questuante il carrello dello spesa per riportarlo al suo posto – debba essere abolita.

Toilette dei bar a pagamento?

Ma è soprattutto sulla questione dei bagni pubblici che arriva il maggior numero di emendamenti. Il regolamento obbliga i locali pubblici a concedere anche ai clienti non paganti l’utilizzo della toilette. La Pigna, con Veronica Verlicchi (che ha presentato diverse modifiche, tra cui il divieto di tirare gavettoni in centro storico) suggerisce il pagamento “una tantum” da parte del Comune agli esercenti: «Norme di questo tipo sono già in vigore in altre zone – spiega – tuttavia agli esercenti viene riconosciuta una cifra da parte dell’amministrazione». L’alternativa, suggerita da Ravenna in Comune e sposata anche da Maiolini ed Emanuele Panizza (gruppo Misto), è il pagamento da parte dell’utente di una cifra all’esercente per l’utilizzo del bagno. Quindi eliminare l’utilizzo gratuito ma non legarlo nemmeno alla consumazione. I bagni pubblici del Comune, così come quelli della stazione, sono del resto a pagamento. Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) ritiene che la norma, scritta così, non sia inoltre sufficientemente chiara: potrebbe infatti valere anche per negozi oltre che per bar e ristoranti, dato che si parla di “pubblici esercizi”. Panizza suggerisce, piuttosto, di obbligare i siti culturali e museali ad avere bagni a disposizione del pubblico.

La discussione in commissione è stata piuttosto lunga perché si è iniziato con le risposte del vicesindaco agli emendamenti proposti durante l’ultima seduta. Replica che è così riassumibile: la giunta ritiene al momento di accogliere soltanto le proposte della maggioranza, fatto salvo le diverse decisioni del consiglio comunale. Risposta che ha fatto arrabbiare non poco l’opposizione, con la difesa a spada tratta dell’amministrazione da parte di un pimpante Giannantonio Mingozzi, ex vicesindaco in commissione come esperto del Pri. Prossima seduta, con discussione e dibattito, il 25 novembre.

Ravenna celebra la Giornata mondiale della Gentilezza con un cortometraggio

Il 14 novembre alla sala Corelli del teatro Alighieri anche un dibattito con la scrittrice e psicologa Cristina Milani

Giornata Mondiale Gentilezza
Da sinistra: l’assessore allo sviluppo economico del comune di Alfonsine Elisa Vardigli, il sindaco di Alfonsine Riccardo Graziani, la presidentessa di Terziario Donna Claudia Fabbri, l’assessore allo sviluppo economico di Ravenna Massimo Cameliani, il presidente di Confcommercio provinca di Ravenna Mauro Mambelli e la professoressa Isabella Valenti con Shilan Shamil e Fabio Garelli di Biroke Studio di Fusignano, che si sono occupati del montaggio del corto.

Nell’era di Instagram, Twitter e Facebook, le piattaforme che dovrebbero renderci più “sociali” e farci comunicare meglio e più velocemente, le persone stanno perdendo, e neanche così tanto lentamente,  la capacità di relazionarsi con gli altri. In poche parole siamo sempre più soli, e la solitudine si traduce in un’atrofia dei principali stumenti di comunicazione tra esseri umani, come la gentilezza: essere gentili gli uni con gli altri è diventato una rarità, e questo fatto assume una dimensione ancora più concreta se rapportato alla città di Ravenna, da sempre vittima del pregiudizio di essere abitata da gente poco cordiale. Il ravennate medio è  “chiuso” per antonomasia, e si sa che dietro gli stereotipi c’è sempre un fondo di verità nascosta.

Per combattere questo fenomeno di abbruttimento che riguarda un po’ tutte le società moderne, Terziario Donna Confcommercio di Ravenna ha deciso di festeggiare, per la prima volta quest’anno, la Giornata mondiale della gentilezza, introdotta dai giapponesi il 13 novembre 1997 ed esportata in tutto il mondo nei decenni successivi.

L’evento è rivolto tanto alle scuole quanto alle aziende e agli imprenditori del terziario, con il messaggio che con la gentilezza si ottengono risultati positivi anche in termini di redditività: difficilmente, infatti, un cliente tornerà ad acquistare in un negozio in cui è stato trattato male. Inoltre, mentre l’empatia è una dote innata, la gentilezza può essere insegnata e imparata: entrano quindi  in gioco l’importanza dell’esempio dei genitori e della scuola, che sono chiamati a formare in tutto e per tutto il cittadino del futuro. Di qui il coinvolgimento degli studenti dell’istituto comprensivo di Alfonsine nella realizzazione di un cortometraggio, dal titolo La forza nascosta, che evidenzia tutte quelle situazioni quotidiane in cui, con un piccolo sforzo, ciascuno di noi può fare la differenza nella giornata di qualcun altro.

Il cortometraggio è stato curato da Isabella Valenti, docente di lettere della scuola secondaria di primo grado di Alfonsine, che ha così commentato il progetto:«Nel tempo la parola “gentile” si è un po’ svuotata del suo significato originario. Ai tempi dei Romani “gentile” era colui che apparteneva a una gens, un clan di famiglie nobili legate tra di loro da precisi doveri, anche morali. Nel Medioevo, Guinizzelli inserisce questo concetto nel manifesto del Dolce Stil Novo, la canzone Al cor gentil rempaira sempre amore, in cui la gentilezza è concepita come nobiltà d’animo, e il cuore nobile come il solo in grado di provare amore. Dobbiamo riappropriarci del significato del nostro linguaggio.».

Il cortometraggio sarà proiettato il 14 novembre alle 10 alla Sala Corelli del Teatro Alighieri alla presenza delle scuole ravennati e della psicologa e scrittrice Cristina Milani, autrice del saggio La forza nascosta della gentilezza (Sperling&Kupfer), che dialogherà con Claudia Miglia, consulente e formatore aziendale.

 

 

 

Pioggia e vento: martedì allerta meteo in regione, è la numero 99 dell’anno

Fenomeno in attenuazione in serata. Un minimo depressionario determina l’afflusso di correnti umide sul territorio

PoggiaDalla mezzanotte di oggi, lunedì 11 novembre, alla mezzanotte di domani martedì 12, sarà attiva a Ravenna l’allerta meteo numero 99, per criticità idraulica, emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia Romagna. L’allerta è gialla.

«Per la giornata di martedì – si legge nel bollettino meteo regionale –  l’approfondimento di un minimo depressionario in area tirrenica determinerà l’afflusso di correnti umide ed instabili sud-orientali sulla nostra regione. Sono previste precipitazioni moderate diffuse e persistenti sul settore centro-orientale, dove i fenomeni potranno assumere carattere di rovescio e determinare criticità idrauliche localizzate sul reticolo secondario di pianura. Le precipitazioni risulteranno invece deboli-moderate sul settore occidentale. Sono previsti rinforzi della ventilazione da nord-est sul settore litoraneo ferrarese e sul mare con valori comunque sotto soglia. Lo stato del mare risulterà temporaneamente molto mosso al largo e molto mosso sotto costa, in particolare durante la mattinata in concomitanza con condizioni di alta marea».

L’allerta completa si può consultare sul portale Allerta meteo Emilia Romagna (https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it/) e anche attraverso twitter (@AllertaMeteoRER); sul portale sono presenti anche molti altri materiali di approfondimento, tra i quali le indicazioni su cosa fare prima, durante e dopo le allerte meteo, nella sezione “Informati e preparati” (http://bit.ly/allerte-meteo-cosa-fare).

 

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