venerdì
18 Luglio 2025

Anche Fiona May sul palco del Rasi per la “Maratona di New York”

Spettacolo che è una prova di resistenza in occasione della grande manifestazione podistica di Ravenna

Maratona Di Newyork May Cattaneo 7In collaborazione con Maratona di Ravenna Città d’Arte, Ravenna Teatro/Teatro delle Albe presenta (venerdì 8 novembre alle 21 al teatro Rasi di Ravenna) Maratona di New York di Edoardo Erba, uno dei testi teatrali contemporanei più rappresentati al mondo, per la regia di Andrea Bruno Savelli.

Una sfida fisica (oltre che verbale) per tutti gli attori che l’hanno portata in scena, impegnati a correre per l’intera durata della pièce. Un’autentica prova di resistenza, in questa occasione portata in scena dall’ex campionessa mondiale di salto in lungo Fiona May e dall’attrice Luisa Cattaneo.

Lo spettacolo è compreso nel cartellone de La stagione dei teatri 2019-20 e fa parte dell’iniziativa “Teatro e Sport”, nata dalla collaborazione tra Ravenna Teatro e le società sportive Olimpia Teodora, G.S. Porto Robur Costa, OraSì Basket Ravenna, Ravenna Football Club e Ravenna Runners Club Asd.

Ravenna, crolla il soffitto in ufficio, ferita agente. Il sindaco: «Ora nuova sede»

Infortunio sul lavoro nella caserma di via Rocca Brancaleone. De Pascale: «Già reperite le risorse»

RAVENNA 25/02/2019. INCIDENTE IN VIALE FARINI. Auto Della Polizia Municipale Investe Una Coppia Di Anziani Sulle Strisce PedonaliUna vigilessa è stata colpita da una porzione del soffitto del suo ufficio, crollata nella mattinata di oggi, 7 novembre, alla caserma di piazza Mameli/via Rocca Brancaleone, in centro a Ravenna. La donna è stata curata al pronto soccorso, dove le è stata diagnosticata una prognosi di pochi giorni.

«Esprimo la mia solidarietà all’agente della Polizia locale che durante il servizio purtroppo è stata vittima di un infortunio causato dal cedimento di una porzione del soffitto del suo ufficio – scrive il sindaco Michele de Pascale –. Fortunatamente l’agente non ha riportato lesioni gravi. Sono consapevole che l’attuale sede della Polizia locale sia ormai inadeguata e per questo motivo come amministrazione ci siamo presi l’impegno di individuarne una nuova che sia adatta alle esigenze e capace di accogliere l’intero comando».

Il sindaco annuncia quindi che la nuova sede è stata individuata e che le risorse per finanziare l’intervento sono state reperite. «Giovedì 21 novembre alle ore 12 in Municipio convocheremo una conferenza stampa per comunicare il luogo della nuova sede della Polizia locale e di illustrarne tutti i dettagli del progetto di intervento».

Faenza: Insieme per Cambiare esce dalla maggioranza

Duro attacco a Malpezzi dopo il ritiro delle deleghe all’urbanistica a Piroddi. E la lista ribadisce la propria contrarietà alla candidatura di Manuela Rontini per il 2020

Giovanni Malpezzi
Il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi

«Ringraziamo l’illustre Signor Sindaco per le parole di apprezzamento e di gratitudine nei confronti dell’Assessore Piroddi. Purtroppo non possiamo fare altrettanto nei suoi confronti». Comincia così il durissimo comunicato stampa, pubblicato anche sulla pagina Facebook del gruppo, della lista Insieme per Cambiare a Faenza che annuncia di uscire dalla maggioranza dopo che, come noto, il sindaco Giovanni Malpezzi aveva avocato a sé le deleghe dell’urbanistica fino a quel momento in capo a Domizio Piroddi, proprio di Insieme per Cambiare. Un gesto che aveva attirato le critiche anche dello stesso Pd che chiedeva maggiore collegialità. Dalla lista ricordano come proprio con Insieme per Cambiare Malpezzi dieci anni fa
 vinse le primarie di coalizione che lo portarono a diventare poi Pirmo Cittadino e come la lista lo abbia sempre sostenuto anche una volta che il primo cittadino aveva preferito seguire la corrente del “renzismo”.  E rivendicano come l’appoggio sia stato fondamentale anche per vincere la seconda volta, al ballottaggio e per una manciata di voti. «Anche in questa occasione l’appoggio di Insieme per Cambiare risultò determinante per l’elezione – scrivono. –Nella circostanza il neo eletto Sindaco disse che il drastico calo di consenso l’aveva portato a riflettere e ne avrebbe tenuto conto nell’amibito della gestione dei rapporti interni e con la città.. Crediamo non sia andata così
. Nel tempo si sono susseguiti ed intensificati atti di prevaricazione ed arroganza politica di cui il ritiro non motivato, arbitrario ed unilaterale delle deleghe in ambito urbanistico ed edilizio rappresenta solo il più recente esempio, che probabilmente non sarà nemmeno l’ultimo. Tale scelta non è stata condivisa o anche solo preventivamente comunicata alle forze politiche o a i gruppi consiliari che sostengono la maggioranza. Ricordiamo al Dr. Malpezzi che non è l’Amministratore Unico di una società unipersonale bensì il Sindaco di Faenza, che è sostenuto da una maggioranza ampia e non dai pochi che lo consigliano (male) ed infine che il Suo ufficio è collocato presso la Residenza Municipale e non all’interno del prospiciente Palazzo del Podestà».

Un’accusa a tutto campo che si intreccia con la difficile campagna elettorale alle porte, come noto infatti in maggio si voterà per eleggere il nuovo sindaco a Faenza. Tra i nomi che circolano con più insistenza al momento c’è quello di Manuela Rontini, attualmente consigliera regionale, da sempre vicina a Malpezzi, rispetto alla quale tuttavia Insieme per Cambiare esprime la propria totale «indisponibilità».   E anzi, l’accusa nemmeno troppo velata che la lista rivolge a Malpezzi è quella che «
Insieme per Cambiare paga questo rifiuto, oltre a subire la volontà di ridimensionarne la visibilità, anche dovuta all’ottimo operato dell’Assessore Domizio Piroddi che in questi anni ha saputo armonizzare il rispetto delle regole urbanistiche, le esigenze di tecnici, imprese e cittadini, ripristinando un punto di equilibrio che mancava da tempo. 
Evidentemente trasparenza ed equidistanza non riscuotono sufficiente apprezzamento e non costituiscono una priorità. Così il Sindaco, sabato 2 novembre, nella giornata della commemorazione dei defunti (evidentemente aveva anche fretta), ha comunicato l’intenzione di avocare a se deleghe che in 9 anni e 7 mesi di mandato non ha mai sentito l’esigenza di esercitare. 
Diamo atto e ringraziamo coloro che hanno avuto lo spessore e l’onesta intellettuale necessari per stigmatizzare una sgraziata reazione politica, ammantata con un atto amministrativo formalmente legittimo. 
Per dignità, coerenza, senso del dovere e rispetto per coloro che rappresentiamo, non dobbiamo non possiamo e non vogliamo consentire che l’andamento dell’Amministrazione Comunale e l’interesse della Città possano essere condizionati da beghe elettorali individuali e che, ancora una volta, si perpetrino forzature politiche irricevibili. Pertanto Insieme per Cambiare rende al Sindaco Malpezzi anche la delega alleo Sviluppo Economico, pur con il rammarico di non poter più dimostrare la vicinanza agli imprenditori faentini, e ritira la propria rappresentanza in Giunta a dimostrazione, come si suol dire, che “non siamo attaccati alle poltrone”.
 Usciamo da questa maggioranza non accettando il metodo ed il merito delle scelte di chi ne rappresenta il vertice. Siamo delusi senza dubbio, ma senza rimpianti. Abbiamo sostenuto una figura politica che negli anni si è progressivamente appannata e sbiadita e che oggi non somiglia minimamente a quella che abbiamo inizialmente conosciuto. Questo umanamente ci amareggia ma non ci impedisce di prenderne atto».

Trent’anni dopo la caduta del Muro con dibattiti, incontri e mostre

Manifestazione in piazza del Popolo a Ravenna.
incontri a Porto Fuori e all’Alighieri. Spettacolo a Faenza

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Anche a Ravenna sabato 9 novembre si celebra il Giorno della Libertà, istituito nel 2005, per ricordare l’abbattimento del muro di Berlino, a trent’anni dallo storico evento.
Le attività inizieranno alle 10.30, in piazza del Popolo con l’associazione Il Lato Oscuro della Costa, che curerà l’animazione, e il coinvolgimento del rapper Murubutu che dialogherà con Moder, e del Teatro delle Albe, in collaborazione con IAC Centro arti integrate (Compagnia di giovani artisti di Matera 2019), nella logica della non-scuola di Ravenna (esito finale di una settimana di laboratori con ragazze e ragazzi). L’accompagnamento musicale sarà a cura di RadioSonora.
Alle 12 seguirà l’inaugurazione della mostra documentaria “DI-VISION” curata dall’Istituto storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea nello spazio di Palazzo Rasponi, che resterà visitabile fino a giovedì 14 novembre, dalle 15 alle 19.
Alle 16 si terrà il convegno nella Biblioteca di Storia contemporanea Oriani organizzato dalla Fondazione Casa di Oriani dal titolo “La caduta del Muro trent’anni dopo. L’Italia, l’Europa e il mondo dalla speranza al disinganno”, con le relazioni di Antonio Varsori, Elena Calandri, Sandro Rogari. Alla giornata parteciperanno alcune classi delle scuole secondarie superiori della città.
La giornata sarà il momento di avvio della più ampia rassegna “1989+30” che si terrà dal 18 novembre al 14 dicembre e che comprenderà ulteriori mostre, incontri, laboratori, conferenze, tavole rotonde e sarà articolata su tutto il territorio provinciale.

E sempre sabato 9 novembre inaugura il 35° Anno Accademico dell’Università “Bosi Maramotti” per la formazione permanente degli adulti, con la conferenza di Roberto Balzani, Presidente dell’Istituto Regionale dei Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, in programma alle 10 nella sala Corelli del Teatro Alighieri con una conferenza dal tema “Il 1989 Europeo nella percezione dei contemporanei e nel giudizio dei posteri”. «Con questa iniziativa l’Università “Bosi Maramotti” – si legge in una nota dell’istituzione – intende continuare a sviluppare e consolidare i percorsi di conoscenza e riflessione sulla storia contemporanea, con particolare riferimento ai temi e ai valori di una Europa unita, in pace, pienamente democratica, i valori fondamentali della nostra stessa convivenza civile».

Di muro di Berlino e bilanci a trent’anni dallo storico evento si parlerà inoltre giovedì 7 novembre, alle 20.30, alla nenoata biblioteca di Porto Fuori “Terzo Casadio” (via Staggi 4) con lo scrittore e divulgatore Mauro Mazzotti e lo storico e direttore Fondazione “Biblioteca Oriani”, Alessandro Luparini.

A Faenza, l’11 novembre, il cinema Europa alle 21 ospita il quarto e ultimo “incontro d’autunno” incentrato sempre sul muro con uno spettacolo teatrale scritto e interpretato da Marco Cortesi e Mara Moschini.

Cade in bici, il Comune condannato al risarcimento perché «la strada era scivolosa»

«Sentenza storica» secondo Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, che si era occupato della vicenda

Via Mazzini, Luogo Dell'incidente (sulla Fascia Bianca Di Pietra Di ApricenaIl Comune di Ravenna è stato condannato a risarcire 1.931 euro – oltre agli interessi legali dal giorno del sinistro – a una donna che si era rotta il piede scivolando e cadendo a terra mentre era in sella alla propria bicicletta in via Mazzini in una giornata piovosa dell’aprile di quattro anni fa.

La notizia è riportata da Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, che sul caso aveva redatto anche un’interrogazione e che definisce «storica» la sentenza della magistratura, «attribuendo al Comune sue responsabilità sui danni subìti dai cittadini».

A pesare nella decisione del giudice di pace – a cui la donna si è rivolta dopo che il Comune le aveva inizialmente rifiutato la richiesta di risarcimento – i lavori di qualche anno dopo dello stesso Comune sulla stessa via Mazzini per il «ripristino delle originali condizioni di rugosità» della strada, «levigata – a detta della stessa Amministrazione, nella relativa relazione – con il passaggio negli anni di pedoni, biciclette e veicoli per carico e scarico». “Prova decisiva” questa – come la chiama Ancisi – a favore della signora danneggiata (a cui il giudice attribuisce comunque varie responsabilità), “scoperta” da Lista per Ravenna, «nell’esercizio delle proprie azioni a tutela della buona amministrazione civica», sottolinea il decano dell’opposizione ravennate, che chiude con quello che è per lui il significato politico della sentenza.

«Tenere le proprie strade in condizioni di sicurezza – termina infatti la nota di Ancisi – è il primo dovere dell’amministrazione comunale tra quelli che attengono alla viabilità urbana; i cittadini non dovrebbero essere costretti a caricarsi di lunghe e costose cause giudiziarie per vedersi riconosciute, almeno in parte, le proprie ragioni: in questo caso è stato rifiutata anche qualsiasi mediazione; non è giusto che, a fronte di ogni richiesta di riconoscimento di danni del genere, il Comune se ne lavi le mani, scaricando tutto sulla propria compagnia assicuratrice, che ha tutte le convenienze a trascinare i cittadini in Tribunale, essendo pochissimi quelli che se la sentono di arrivare a tanto. La copertura assicurativa di questo genere di rischi per il periodo maggio 2016/dicembre 2020, è pagata dai cittadini di Ravenna, a discarica della propria amministrazione comunale, con la somma di 301.531,94 euro al valore del 2016».

Ravenna, apre una biblioteca di quartiere nelle case popolari di via Gulli

Con oltre 2mila libri, sarà aperta a tutti. L’inaugurazione l’11 novembre

Libridine

Dopo anni dalla prima idea e mesi di intenso lavoro, l’associazione Gullinsieme, presieduta da Mariangela Zannini, lunedì 11 novembre alle 16, taglierà il nastro di un progetto particolarmente innovativo e interessante, nato dal basso e che ha trovato il sostegno delle istituzioni: una biblioteca di quartiere. La sede è presso una sala dei condomini Acer fino a quel momento poco o male utilizzata e la gestione del servizio sarà affidata a Libridine, realtà della cooperativa San Vitale con una lunga esperienza nel settore libri che ha catalogato i volumi.

Ogni giovedì dalle 15 alle 18 quindi chiunque potrà recarsi in via Gulli 249/A dove riceverà una tessera personale per consultare e prendere in prestito i volumi per sessanta giorni, prestito che sarà ovviamente registrato informaticamente.

La scelta per i lettori è ampia e va dai classici della letteratura al fumetto, dalla narrativa contemporanea alla poesia, dalla saggistica ai libri per bambini. E proprio ai bambini sono dedicati gli appuntamenti di “Nati per leggere” (il prossimo è previsto il 7 novembre alle 17 e si replica il 5 dicembre alle 17).

Oltre 2mila i volumi a disposizione per il prestito, tutti frutto di donazioni di singoli, donazioni che sono ancora aperte, segno che la biblioteca è destinata a crescere per diventare luogo di incontro e cultura.

All’inaugurazione ufficiale saranno presenti l’assessore Valentina Morigi, la dirigente comunale Daniela Poggiali e la vipresidente di Acer Lina Taddei

Nuovo mercato coperto, già 230 richieste per 35 assunzioni. Ecco come candidarsi

La struttura riaprirà il 5 dicembre, restaurata da Coop Alleanza e Molino Spadoni

Mercatocop12Già 230 candidature per i 35 posti di lavoro che verranno creati grazie all’apertura, il 5 dicembre, del nuovo mercato coperto di Ravenna, targato Coop Alleanza e Molino Spadoni.

I numeri sono rivelati dal Carlino Ravenna in edicola oggi, 7 novembre, in cui a parlare è la responsabile dell’azienda MC, appositamente creata da Molino Spadoni per la gestione delle attività che apriranno all’interno. Oltre al piccolo supermercato Coop, infatti, saranno presenti punti vendita di gastronomia in cui poter acquistare prodotti e consumare sul posto, tra cui una macelleria con griglieria, una pescheria con pesce cotto al momento, bar, piadineria, birreria, gelateria e laboratori artigianali.

Si possono inviare le proprie candidature entro domani, venerdì 8 novembre, alla mail info@casaspadoni.it. I colloqui di lavoro si svolgeranno a partire da lunedì 11 novembre.

Le note di Mazzoli chiudono la mostra di De Luca a Faenza

Il 9 novembre alla chiesa di S. Maria dell’Angelo un concerto di flauto traverso in occasione del finissage di “La pietra e il silicio”

Filippo Mazzoli
Il musicista Filippo Mazzoli (foto di Cristiano Mazzoli)

Sabato 9 novembre, alle 17 il musicista, Filippo Mazzoli terrà un concerto di flauto traverso a conclusione della mostra del mosaicista Marco De Luca,”La pietra e il silicio”, allestita nella chiesa di Santa Maria dell’Angelo (in via Santa Maria dell’Angelo) a Faenza, che in queste settimane di apertura ha riscontrato un notevole successo di pubblico.

Mazzoli collabora in qualità di primo flauto con diverse realtà del panorama musicale, come l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Strumentista poliedrico, ha eseguito varie composizioni in prima assoluta di importanti autori che hanno scritto per lui. Dal 1997 si dedica all’insegnamento collaborando con varie istituzioni musicali come conservatori superiori e scuole di musica di alto perfezionamento.

A termine del concerto gli spettatori potranno accedere liberamente al buffet offerto da Ascom Servizi Scarl.

Nella giornata di sabato la mostra di De Luca sarà aperta dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30.

Ancora il Cesena al Benelli, ma senza sold out. Striscioni di sfottò in curva

Solo 1.600 spettatori per il derby più atteso, questa volta valido per la Coppa Italia

A pochi giorni dal tutto esaurito in campionato, allo stadio Benelli è andato di nuovo in scena il derby Ravenna-Cesena, questa volta valido per la Coppa Italia di serie C. E così, essendo una partita poco importante ai fini della stagione, il pubblico ha risposto in maniera meno entusiastica, facendo registrare poco più di 1.600 paganti, di cui circa 400 da Cesena.

È stata comunque l’occasione per i tifosi per organizzare i tradizionali sfottò, con striscioni in entrambe le curve: da una parte i ravennati hanno scherzato sul recente fallimento dei bianconeri, che di fatto sono rinati al posto del Romagna Centro di Martorano; dall’altra i cesenati, che hanno rimarcato il loro mini-corteo in trasferta di pochi giorni prima nella “nemica” Ravenna, in occasione del derby di campionato, archiviato senza tafferugli, oltre a fare dell’ironia su quale sarebbe davvero la Romagna calcistica (“Se la Romagna siete voi, Cicciolina è vergine”).

Per la cronaca, la partita è stata vinta 4-2 dal Cesena che si è qualificato così per gli ottavi di Coppa Italia, dove sfiderà il Piacenza.

Cinque anni fa in provincia di Ravenna c’erano oltre duemila bambini in più

Oggi sono il 12,7 percento della popolazione. Alfonsine, Brisighella, Casola e Cervia i comuni che ne hanno meno

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In provincia di Ravenna i bambini (considerando l’età pediatrica da 0 a 14 anni) rappresentano il 12,7 percento della popolazione, leggermente meno rispetto alla media regionale (13) e a quella nazionale (13,2).

Al 1° gennaio, in valori assoluti, erano oltre 49mila (con i maschi che sono circa 2mila in più delle femmine) su una popolazione complessiva di 389mila persone, grossomodo la metà rispetto ai cittadini che hanno invece oltre 65 anni, a conferma di un trend che vede la popolazione invecchiarsi di anno in anno. Nel 2014 erano 51.231, oltre 2mila in più.

I bambini fino a 4 anni compiuti sono invece solo il 3,7 percento della popolazione totale, 14.391 in tutto, quasi 3mila in meno di quelli che erano solo cinque anni fa, nel 2014.

Dando un’occhiata ai singoli comuni, il capoluogo Ravenna resta al di sotto della media provinciale con il 12,3 percento di bambini fino a 14 anni e solo il 3,5 percento se si considera quelli fino a 4 anni. A fare “peggio” sono Alfonsine, Brisighella, Casola Valsenio e Cervia, tutte sotto il 12 percento, con Brisighella che è anche il Comune con meno bambini 0-4 anni, il 3,1 percento della popolazione.

I comuni con più bambini sono invece Sant’Agata sul Santerno e Bagnara di Romagna, dove rappresentano oltre il 15 percento della popolazione.

Violenta lite agli Speyer: giovane sanguinante a terra, colpito con una catena

Denunciato un 22enne. Il ferito se la caverà in dieci giorni

Ha colpito in testa il suo contendente con una catena, al culmine di una violenta lite andata in scena ieri pomeriggio (5 novembre) ai giardini Speyer, vicino alla stazione di Ravenna.

L’aggressore, un ragazzo di 22 anni, nigeriano, residente a Ravenna, è stato quindi denunciato dai poliziotti per i reati di lesioni personali aggravate, porto d’armi o oggetti atti a offendere e violazione delle norme del Testo Unico dell’Immigrazione.

All’arrivo degli agenti il 22enne stava urlando contro la vittima, un suo connazionale seduto in terra con la testa sanguinante, poi sottoposto alle cure del pronto soccorso, dove gli sono stati diagnosticati 10 giorni di prognosi.

La scena è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza, ma restano misteriosi i motivi che hanno spinto il giovane a usare la catena.

Selvatico/Atlante tra Cotignola e Fusignano: 50 artisti anche in spazi recuperati

In esposizione opere tra disegno, scultura, ceramica, collage, fotografia e pittura

James Kalinda Dalla Serie Metanoia Courtesy Lartista
James Kalinda, dalla serie Metanoia, courtesy l’artista

Inaugurata domenica 27 ottobre alle 16 al museo civico Varoli di Cotignola la mostra “Selvatico/Atlante”. L’esposizione, che sarà aperta fino al 19 gennaio, si irradia a partire dal Museo civico, ramificandosi dentro a una serie di spazi recuperati per l’occasione, tra edifici storici, case vuote e negozi sfitti che si affacciano principalmente su corso Sforza, la via del museo, che ha sede nell’antica casa degli Attendoli, a pochi passi dal fiume Senio, teatro e argine quest’ultimo di una lunga battaglia che mise sotto assedio il paese durante la Seconda Guerra mondiale.

Qui sono trentuno artisti e cinque spazi espositivi per una mostra che ruota intorno al museo dedicato a Luigi Varoli (1889-1958). Nella tappa cotignolese espongono: Chris Rocchegiani, Thomas Scalco, Mattia Noal, Elena Hamerski, Ilaria Cuccagna, Elisa Bertaglia, Fabio Romano, Matteo Lucca, Francesco Geronazzo, Silvia Vendramel, CaCO3, Giorgia Severi, Chiara Lecca, Giulia Manfredi, Alice Padovani, Luca Piovaccari, Giovanna Sarti, Valentina D’Accardi, Federico Guerri, Giovanna Caimmi, James Kalinda, Manuela Vallicelli, Ettore Frani, Chiara Enzo, Alice Faloretti, Giacomo Modolo, Milena Sgambato, Maurizio Bongiovanni, Sarah Ledda, Barbara Fragogna, Elisa Muliere.

Il cuore della mostra è fatto da un dialogo tra due esposizioni e mostre differenti e complementari, che si snodano e prendono forma a partire dai musei di due paesi distanti tra loro pochi chilometri: Cotignola e Fusignano, nella Bassa Romagna, una specie di terra di mezzo che non è già più riviera e non ancora appennino, dove la campagna è una specie di industria. C’è poi una terza mostra che si muove in uno spazio nuovo per Selvatico, un ecomuseo, quello delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo.

A Fusignano (inaugurazione sabato 26 ottobre alle 18, apertura fino al 12 gennaio) la mostra è prevista dentro al Museo civico San Rocco con la partecipazione di undici artisti. All’ingresso, al primo piano, a mettere ordine e dispiegare in un solo colpo d’occhio quel che si troverà in mostra e nelle sale, c’è una parete su cui è allestita una quadreria composta da un disegno a testa per ciascun autore presente.

Infine, all’Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo (inaugurazione domenica 10 novembre alle 17, apertura fino al 12 gennaio) espongono otto artisti con un lavoro a testa per un dialogo diretto e incisivo con la densità e pienezza delle raccolte e delle sale.

Selvatico disegna così un percorso espositivo che, attraversando ed espandendosi tra le varie sedi e sezioni connesse tra loro, assume la forma complessa e frastagliata di un arcipelago, o di una ricca e articolata costellazione punteggiata da piccole personali, con molte risonanze e un esteso dialogo e confronto capace di abbracciare e coinvolgere cinquanta artiste e artisti tra disegno, scultura, ceramica, collage, ricamo, fotografia, incisione e pittura.

Info: www.museovaroli.it.

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