domenica
20 Luglio 2025

Artifex Mosaico: gli studenti dell’Artistico a lavoro nei monumenti della diocesi

A partire da martedì 8 ottobre realizzeranno installazioni a San Vitale, Duomo e Sant’Apollinare Nuovo

44 Basilica Sant'ApollinareUn laboratorio d’arte contemporanea, nel cuore di monumenti Unesco della città. Gli studenti del Liceo Artistico “Nervi-Severini”di Ravenna saranno protagonisti, a partire da martedì 8 ottobre, di un progetto che li porterà appunto a realizzare opere, visite guidate ma anche installazione in alcuni monumenti gestiti dall’Opera di Religione, e in particolare a San Vitale, in Duomo, a Sant’Apollinare Nuovo.

Il progetto s’intitola “Artifex Mosaico” e fa parte della Biennale del Mosaico contemporaneo che per la prima volta quest’anno “abita” anche i monumenti gestiti dall’Opera di Religione, assieme alle installazioni di Felice Nittolo, inaugurate la scorsa settimana al Battistero Neoniano, al Museo e nella Cappella Arcivescovile.

Sono una trentina gli studenti del Liceo Artistico che per due mesi realizzeranno dei mosaici moderni nei siti antichi. Al centro del progetto “Artifex Mosaico” ci sarà la figura dell’airone, spiega la professoressa coordinatrice del progetto Elena Pagani: quelli classici raffigurati nei mosaici antichi e alcune reinterpretazioni moderne. «ome Diocesi abbiamo deciso di mettere a disposizione i nostri monumenti – spiega don Lorenzo Rossini, direttore dell’Ufficio Beni Culturali –, perché non sono solo per i turisti, ma sono luoghi di formazione, studio e crescita. I monumenti sono vivi, parlano certamente del passato ma sono un’ispirazione per l’oggi e per il domani».  Il progetto “Artifex Mosaico” sarà presentato martedì 8 ottobre, alle 18 in Duomo. Nei bookshop dell’Opera è disponibile anche un catalogo dei progetti della Biennale del Mosaico che coinvolgono i monumenti diocesani.

Nel 2020 a Faenza un concerto speciale di Laura Pausini solo per i fan

Laura PausiniIl 5 settembre 2020 concerto speciale di Laura Pausini a Faenza per festeggiare i 25 anni del suo fan club.

L’annuncio è arrivato sui canali social della cantante di Solarolo, che ha promesso di aggiungere ulteriori dettagli ogni 5 del mese.

La certezza è che potranno partecipare solo i soci del club, a cui ci si può iscrivere consultando il sito internet Laura4u.com

Università: stipendi bassi ai neolaureati, gli infermieri trovano lavoro per primi

I dati del rapporto annuale Almalaurea riferiti al 2018 dei corsi del campus di Ravenna. La retribuzione media a un anno dall’alloro in Italia è 1.095 euro (994 per l’ateneo bolognese)

UNIVERSITASe lo scopo di chi si iscrive a un corso di laurea triennale è quello di trovare lavoro immediatamente dopo il titolo, la scelta migliore a Ravenna è Infermieristica. Il corso – finora l’unico della Scuola di Medicina e Chirurgia in provincia di Ravenna – permette, a un anno dalla laurea, di avere un lavoro al 72,6 per cento degli studenti con 1.384 euro di stipendio. Gli infermieri, che studiano a Faenza, si laureano a poco più di 24 anni con una media di 104. I dati emergono dall’annuale rapporto Almalaurea 2019 che esplora nel dettaglio la condizione occupazionale di tutti i laureati una volta ottenuto l’agognato alloro.

I freddi numeri, che non tengono conto della soddisfazione personale, dicono che a un anno dalla laurea i giovani guadagnano poco. La tendenza, va specificato, non vale solo per i corsi ravennati: in tutta Italia a un anno dalla laurea triennale lo stipendio medio è 1.095 euro, che si abbassa a 994 euro nell’ateneo bolognese. A Ravenna, dopo i “ricchi” infermieri, vengono gli studenti usciti dal corso triennale in giurista d’impresa: laurea anche questa professionalizzante che permette di trovare lavoro al 52,2 per cento degli studenti (in larga parte coloro che non si iscrivono alla specialistica) con uno stipendio medio di 1.286 euro. Poco sopra i mille euro troviamo gli scienziati ambientali (1.059) e gli ingegneri edili (1.058). Poco al di sotto ci sono i laureati in Giurisprudenza (laurea a ciclo unico) che mettono in tasca 967 euro al mese, i logopedisti (972 euro al mese) che sono però quelli che trovano più facilmente lavoro (è occupato l’82,4 per cento). Stipendi bassi nel settore dei Beni Culturali (865 euro) e tra chi si è laureato in Chimica e Tecnologia per l’Ambiente (600 euro). Serve una postilla: negli ultimi due casi i laureati scelgono nella maggior parte dei casi di iscriversi a un corso magistrale (percentuale che arriva fino al 74 per cento tra i laureati in Beni Culturali) e scelgono perciò impieghi part-time che abbassano inevitabilmente lo stipendio medio. Le cose migliorano sul lungo periodo.

Il rapporto Almalaurea presenta i dati a cinque anni dal titolo soltanto per le lauree magistrali o a ciclo unico e in questo caso è interessante notare che i laureati di Giurisprudenza dopo un lustro guadagnano 1.424 euro, con un miglioramento netto di circa 500 euro. I laureati in Beni archeologici e del Paesaggio, magistrale a cui si iscrivono molti laureati in Beni Culturali, guadagnano 1.200 euro, lo stesso stipendio degli specializzati in Gestione dell’Ambiente. Un po’ più alta la busta paga di chi è laureato in Biologia Marina (1.292 euro). La condizione lavorativa migliora con il passare del tempo e dà qualche soddisfazione in più a chi ha sudato sui libri, spesso con ottimi risultati: il voto medio di laurea va da 94 di Ingegneria Edile al 111,3 (evidentemente il 2017 è stato un anno condito da molte lodi) di Beni Archeologici.

E nel circolo Pd apre una biblioteca della memoria, con libri di Marx e Mao

Inaugurazione a Porto Fuori con lo scrittore Eraldo Baldini

LibriportofuoriUn patrimonio in termini di memoria storica di una comunità e di un partito. Sarà innanzitutto questo la biblioteca Terzo Casadio che inaugura nella sede ospitata dal circolo Pd di Porto Fuori di via Staggi – martedì 8 ottobre alle 20.30 – la stagione di incontri 2019-2020.

«Vogliamo essere uno spazio a disposizione della comunità, visto che a Porto Fuori abbiamo ormai molti servizi, ma non una biblioteca», ci spiega Dario Bartoletti che di questo progetto è l’ideatore e, assieme ad altri, il realizzatore.

«La biblioteca – ci racconta – è nata sulla base di libri che la sezione del Pci aveva conservato nel corso degli anni, rappresenta una fotografia di cosa leggevano i comunisti nel Novecento e soprattutto dell’impostazione togliattiana del partito rispetto al tema della cultura e della formazione degli iscritti. Qui c’era fame di conoscenza, il sapere era un bisogno vero per persone che spesso non avevano avuto la possibilità di studiare e di questo soffrivano».

Ecco allora che il partito mandava a tutte le sezioni, ovviamente a loro spese, pubblicazioni periodiche come La Rinascita (e qui è conservata una copia originale del primo numero, del 1944), testi di “indottrinamento” sui principali temi di attualità, e poi ci sono Marx, Gramsci, Berlinguer, Lenin, perfino Mao, non manca nessuno sugli scaffali. Titoli che un tempo erano comuni in tante case e sezioni ma che spesso sono finiti in soffitta, se non al macero. Qui invece sono stati conservati e oggi catalogati: la Terzo Casadio (quasi 3mila i volumi presenti) è infatti ora parte della rete bibliotecaria della Romagna e di San Marino. Non mancano nemmeno Dante, Manzoni Moravia o Pasolini, ed è presente anche una delle prime collane tascabili, datata 1949, del nostro paese.

La biblioteca resterà aperta il lunedì pomeriggio e il martedì mattina sia per il prestito che per la consultazione e ospiterà una serie di incontri ed eventi. A inaugurare questo nuovo spazio di cultura anche politica ci sarà il presidente dell’Università per Adulti Bosi Maramotti Guido Ceroni con lo scrittore Eraldo Baldini che parlerà dei suoi saggi sulle leggende di mare e sui terremoti in Romagna, ma molti appuntamenti con personalità del territorio si susseguiranno fino ad aprile.

Strage di uccelli nella Valle della Canna, la procura apre un’inchiesta

Sarebbero duemila gli anatidi morti per un’intossicazione da botulino

DavLa procura di Ravenna ha aperto un’inchiesta sulla strage di anatidi nella Valle della Canna, dove sarebbero morti circa 2mila uccelli per un’intossicazione da botulino, dovuto al caldo anomalo e alla mancanza d’acqua.

La notizia è riportata sui quotidiani, che sottolineano come la magistratura voglia chiarire tutti i contorni della vicenda, aprendo al momento un fascicolo contro ignoti, presumibilmente per reati ambientali.

Il Comune di Ravenna si è difeso nei giorni scorsi dando la colpa al caldo.

Al momento – scrive il Carlino –circa 150 anatidi recuperati ancora vivi sono in cura al centro recupero animali selvatici di via Fosso Ghiaia.

Agenti uccisi a Trieste: «I tifosi ravennati hanno disertato il minuto di silenzio»

La denuncia dei supporter triestini: «Sappiamo che hanno problemi con la questura, ma i morti andrebbero rispettati»

Ultras Ravenna
I tifosi del Ravenna a Trieste

I tifosi ravennati hanno disertato il minuto di silenzio per i due agenti (il 34enne Pierluigi Rotta e il 31enne Matteo De Menego) uccisi venerdì durante una sparatoria a Trieste.

Una forma di protesta ancora più eclatante se si considera che è andata in scena proprio a Trieste ieri, domenica 6 settembre, a due giorni dal duplice omicidio.

A sollevare il caso, il gruppo Facebook Tifosi Triestina – che si autodefinisce “la più popolare pagina indipendente dei tifosi della Triestina” – che riportando la cronaca della partita (vinta 1-0 dal Ravenna) sottolinea: «Toccante il minuto di raccoglimento in onore dei poliziotti uccisi, brutta la reazione dei pochi ravennati presenti che al momento del minuto di silenzio escono dalla curva ospiti per poi rientrarvi una volta finito, reazione immatura e poco rispettosa».

Contattati il giorno dopo, dal gruppo confermano: «È stato un episodio che ci ha rattristato molto. So che ci sono problematiche tra la tifoseria ravennate e la polizia per via degli striscioni, ma i morti andrebbero rispettati. I 28 presenti, o comunque buona parte di loro, erano già all’interno della curva ospite, ma al momento del minuto del silenzio sono usciti per poi farvi ritorno non appena finito».

Nel frattempo a Ravenna cittadini hanno manifestato invece la propria vicinanza alla categoria, depositando mazzi di fiori bianchi davanti alla questura.

 

 

Un assegno per le donne in gravidanza: la petizione sarà discussa in Comune

Nel pomeriggio di lunedì la discussione che sarà possibile seguire anche in diretta streaming sul sito dell’amministrazione

GravidanzaHa raccolto 1.500 firme autografe e sarà discussa in commissione consigliare la petizione che chiede di ripristinare l’assegno di gravidanza per le persone bisognose. Prima firmataria è la  dottoressa Cinzia Baccaglini che parlerà dell’iniziativa nel pomeriggio di lunedì 7 ottobre, alle 15, nella commissione “Affari istituzionali e partecipazione” presieduta da Alvaro Ancisi (LpRA). A sottoscriverla 4.500 persone: 1.500 con firma autografa, altre tremila con firma on line. A promuovere l’iniziativa alcune associazioni cattoliche. La petizione è stata depositata lo scorso 16 luglio. Si potrà vedere e ascoltare il dibattito in diretta streaming sul sito del Comune di Ravenna.

Arrestato dopo una lunga fuga uomo specializzato nella truffa dello specchietto

Un trentenne finisce in manette. Nella sua fedina penale venti episodi di questo tipo oltre a numerosi altri precedenti

Strumenti FurtoUn trentenne è stato arrestato dalla polizia del commissariato di Lugo che è intervenuto per cercare un’auto segnalata per la truffa dello specchietto. La volante ha intercettato una vettura corrispondente alla descrizione e la polizia ha invertito il senso di marcia per inseguirala. E’ cominciata così una fuga partita con un testacoda dello stesso inseguito che ha provocato l’uscita di strada di un’altra vettura.  Il veicolo ha terminato la rocambolesca fuga per Lugo davanti ad un negozio di ricambi auto, dove il conducente tentava di scappare a piedi, venendo però raggiunto dai poliziotti che lo avevano sempre tenuto a vista.

L’uomo è stato identificato in un trentenne siracusano che è risultato gravato da una condanna per estorsione e da numerosissimi precedenti di Polizia per reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, falsità materiale commessa dal privato, uso di atto falso, falsa dichiarazione sull’identità personale, violenza privata, furto, minaccia, danneggiamento, estorsione, lesioni personali, possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere e numerosi divieti di ritorno da vari comuni d’Italia.

All’interno dell’autovettura gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato materiale compatibile con la commissione della “truffa dello specchietto”,  reato per il quale è stato denunciato, in varie località d’Italia per venti volte, tra cui una bottiglia in plastica sporca di residui di gomma di colore nero ed un fazzoletto annodato in tela contenente alcuni sassi, verosimilmente utilizzati per simulare l’”incidente” con la vittima di turno, oltre a chiavi e grimaldelli occultati nelle intercapedini interne dei fanali posteriori.

Considerata la gravità della condotta messa in atto per sottrarsi ad un controllo di Polizia, nel compimento della quale metteva in serio pericolo l’incolumità di più persone, nonché la pericolosità del soggetto, desunta dai precedenti sfavorevoli gli agenti del Commissariato di P.S. di Lugo hanno proceduto all’arresto dell’uomo che è stato ristretto nelle camera di sicurezza del Commissariato di via Emaldi in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. La vettura Opel Adam, risultata intestata alla moglie, è stata sottoposta a sequestro amministrativo ai fini della confisca in quanto utilizzata per commettere reati.

Pienone in centro per la Notte d’Oro: in tanti in piazza per Noemi e Rocco Hunt

Il concerto è stato un successo, Molto soddisfatto il sindaco Michele de Pascale: «La città splendida e luminosa»

NOTTE D'ORO 2019 RAVENNA

 

La Notte d’Oro ha riempito Ravenna: tante persone hanno visitato le mostre aperte in città e riempito vie cittadine e soprattutto la piazza dove Noemi e Rocco Hunt hanno cantato senza deludere le aspettative. Molto soddisfatto il sindaco Michele de Pascale che parla di una Ravenna “ancora  ancora più speciale e luminosa.Un ringraziamento a tutti voi e un grazie di cuore ai nostri agenti, alle forze dell’ordine, ai volontari, al personale sanitario e a tutti coloro che con il loro lavoro hanno garantito divertimento, serenità e sicurezza”.

Moria di uccelli nella Valle della Canna, il Comune: «Colpa del caldo»

Secondo l’amministrazione i volatili sarebbero morti a causa delle temperature anomale del mese di settembre e ottobre

Valle Della Canna, Stato Canale Circondariale, 7.8.17«L’amministrazione si è attivata sin da subito sulle condizioni della valle della Canna», dove sono morti un migliaio di uccelli per botulino. In una nota l’ammunistrazione fa il punto della situazione: «Nella giornata di ieri – venerdì 4 ottobre – alcune decine di volontari delle associazioni, venatorie e non, hanno operato per prelevare gli uccelli morti e soccorrere quelli malati con il supporto di personale del Comune e del Centro recupero avifauna, concordandolo con tutti gli enti preposti, al fine di cercare di arginare il fenomeno verificatosi. Al riguardo si ringraziano tutti gli intervenuti per il prezioso lavoro svolto. Il Comune, insieme a tutti gli enti competenti, ha favorito azioni straordinarie per il ricambio delle acque della valle in maniera rapida e per fornire così ossigeno all’area e limitare la proliferazione del botulino con l’auspicio di uscire dall’emergenza».

D’altra parte – continua il Comune – «si tratta di un ambiente tenuto artificialmente in un difficile equilibrio, attraverso la regolazione dei livelli idrici, e la cui gestione è molto complessa perché esistono esigenze molto diverse tra loro e a volte contrapposte, in relazione alle condizioni di vita del patrimonio di flora e della diversa fauna che lo popola. Questo delicato equilibrio è stato messo ulteriormente a dura prova, oltre che dalle note problematiche legate ai cambiamenti climatici anche dalle temperature anomale del mese di settembre e inizi di ottobre, che hanno contribuito a determinare la situazione di criticità. Nei prossimi giorni si vigilerà per controllare l’evolvere della situazione e mettere in atto quanto possa risultare utile o necessario».

Le forze d’opposizione nella giornata di oggi hanno attaccato il Comune. La Lega Nord ha attaccato con il consigliere regionale Andrea Liverani e i parlamentari Jacopo Morrone e Lucia Borgonzoni, il primo segretario del Carroccio in Romagna e la seconda candidata alla Regione: «Un tempo la Valle era affidata alla gestione dei cacciatori che ne curavano il riciclo delle acque, la bonifica e la potatura della vegetazione. Da quando invece l’area è passata nelle ‘mani’ del Comune e sotto la vigilanza della Regione Emilia-Romagna, la situazione è degenerata. È chiaro quindi che chi doveva agire ha preferito stare con le mani in mano e chi doveva controllare ha chiuso gli occhi. A rispondere di questo disastro, quindi, non potranno che essere entrambe le Amministrazioni».  Attacca anche Fratelli d’Italia: «Venerdì 27 settembre il Sindaco di Ravenna era in prima fila alla manifestazione promossa da Greta Thunberg a favore del clima e lo stesso può dirsi delle forze di maggioranza che, sia a livello locale che nazionale, hanno appoggiato le istanze della giovane Svedese. Contrariamente a molti altri non critico Greta, infatti, è sempre giusto sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema reale quale è l’inquinamento. Quello che invece critico è l’ipocrisia, anche sui temi ambientali, di chi ci amministra. È facile, infatti, manifestare e sostenere determinate istanze quando queste riguardano temi importanti, ma spesso generici; al contrario non è altrettanto facile affrontare e risolvere problemi concreti». La sezione ravennate di Italia Nostra chiede che venga sospesa la stagione venatoria» e annuncia che «valuterà, anche a livello ministeriale ed europeo, tutte le azioni utili ad individuare i responsabili di questa ecatombe e del relativo stato di emergenza sanitaria»

Il consiglio comunale chiede di installare telecamere nelle Ville Unite

Mozione presentata dalla lista civica La Pigna e modificata in corso di dibattito: tutti votano a favore

Camera Cctv Closed Circuit Television 96612Nella seduta di martedì il consiglio comunale ha approvato all’unanimità con 24 voti favorevoli la mozione presentata da Veronica Verlicchi (La Pigna) dal titolo “Per l’installazione delle telecamere di videosorveglianza a San Pietro in Vincoli e delle altre località delle Ville Unite”, modificata accogliendo alcuni spunti della maggioranza che poi l’hanno sottoscritta.

In particolare la mozione impegna il sindaco e la giunta “a relazionare e a tenere monitorati, nella sede della commissione consiliare competente, il crono programma e i tempi di realizzazione del progetto, il cui avvio dei lavori è stato annunciato per il 2021, per l’installazione delle telecamere di videosorveglianza a San Pietro in Vincoli e nelle altre località delle Ville Unite, tenendo conto delle indicazioni e delle priorità espresse dal Consiglio Territoriale area 8 San Pietro in Vincoli”.

Inaugurato il laboratorio Industria 4.0 al polo tecnico professionale di Lugo

La tecnologia utilizzata per l’allestimento  è la più moderna attualmente presente sul mercato. Il progetto recepisce le innovazioni previste nel piano nazionale di settore

Attachment 2019 10 05T173920.440È stato inaugurato sabato 5 ottobre nella sezione tecnica del Polo Tecnico Professionale di Lugo il Laboratorio Industria 4.0, una nuova aula laboratorio allestita con macchinari di ultima generazione, concepita per l’avvio del progetto “Integrazione Industria Scuola 4.0”. Il progetto recepisce le innovazioni previste nel Piano Nazionale Impresa 4.0 ed è finalizzato al miglioramento dell’offerta formativa del Polo Tecnico lughese, nell’ambito di una più stretta sinergia fra scuola e mondo imprenditoriale.

All’inaugurazione erano presenti il sindaco di Lugo e presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Davide Ranalli, il sindaco referente per le Politiche educative dell’Unione Enea Emiliani, il sindaco di Cotignola Luca Piovaccari, il sindaco di Bagnara di Romagna Riccardo Francone, la dirigente scolastica del Polo tecnico professionale di Lugo Milla Lacchini, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo Raffaele Clò e il presidente di Unitec S.p.A Angelo Benedetti oltre ai rappresentanti della tante aziende locali che hanno dato il contribuito.

»Il nuovo Laboratorio Industria 4.0, è uno straordinario esempio di come la stretta sinergia di enti pubblici mondo imprenditoriale e scuola produca risultati importanti per il futuro dei nostri ragazzi e del nostro territorio.- ha dichiarato nel suo intervento il presidente dell’UCBR Davide Ranalli – Uno dei valori più importanti della Bassa Romagna è la forte sinergia tra i diversi attori del territorio e i risultati che arricchiscono la nostra offerta formativa rendono più ricco è attraente e più competitivo tutti i nostri comuni».

Il taglio del nastro è stato preceduto dalla lectio magistralis “Industria 4.0: dall’approccio metodologico ai casi applicativi” di Augusto Bianchini del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna.

“Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a vario titolo a questa organizzazione e un ringraziamento particolare alla forza e alla determinazione di Milla Lacchini dirigente del Polo. – ha dichiarato Maria Luisa Martinez, Consigliere alla Pubblica Istruzione della Provincia di Ravenna – Un Polo che oggi è un fiore all’occhiello di tutta la provincia; una scuola produce cittadini competenti e flessibili. Una nuova sfida sarà quella delle pari opportunità degli istituti tecnici”.

Attachment 2019 10 05T173916.262La tecnologia utilizzata per l’allestimento del laboratorio è la più moderna attualmente presente sul mercato. Il laboratorio è strutturato in due ambienti: un reparto “produzione”, comprendente in particolare un braccio robotico e una unità di lavoro Cnc; un reparto “progettazione”, con 30 postazioni pc per l’utilizzo di software Cad-Cam e altri applicativi per la programmazione e la gestione.

Gli obiettivi del progetto verranno perseguiti attuando una didattica più completa e innovativa, orientata alla cultura del “saper fare” e al lavoro, con l’alternanza di lezioni teoriche in aula, esercitazioni e lavori di gruppo in laboratorio oltre a visite e project work in azienda. Tutto questo porterà all’acquisizione di competenze teorico-pratiche fondamentali per le nuove necessità produttive e quindi alla formazione di figure sempre più adeguate alle attese delle imprese presenti nel territorio.

L’avvio dell’aula laboratorio si inserisce in un più ampio e pluriennale percorso di innovazione tecnologica dell’Istituto, che nel tempo ha visto anche l’allestimento di un laboratorio di robotica con il contributo dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, e concorre all’attuazione degli obiettivi condivisi nel Piano strategico per lo sviluppo economico e sociale. La realizzazione del progetto permetterà al Polo tecnico di rappresentare, per la Bassa Romagna, un’offerta formativa di livello molto elevato e assolutamente competitivo.

La Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo, con la collaborazione e il sostegno di Crédit Agricole Italia, ha coordinato la costituzione di un fondo specifico destinato alla realizzazione del progetto, coinvolgendo un buon gruppo di aziende locali: sono infatti una ventina gli imprenditori che, riconoscendo la valenza di questa proposta, hanno deciso di partecipare alla realizzazione del progetto e svolgere così un ruolo attivo nel consolidamento dei rapporti fra il mondo della scuola e quello del lavoro.

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