680mila euro destinati a interventi caritativi, 200mila per la nuova sede di archivio e biblioteca diocesani
La diocesi di Ravenna-Cervia nel 2016 ha ricevuto poco più di 1,5 milioni di euro nell’ambito delle ripartizioni dell’otto per mille, la quota di imposta sui redditi Irpef che lo Stato distribuisce, in base alle scelte effettuate nelle dichiarazioni dei redditi, fra se stesso e le confessioni religiose che hanno stipulato un’intesa. Quattro i canali attraverso cui sono stati utilizzati i fondi: 680mila euro per interventi caritativi, 674mila per esigenze di culto, 100mila per beni culturali, 70mila per edilizia di culto e socio-caritativa. Il dettaglio delle cifre è pubblicato sull’ultimo numero di Risveglio Duemila, il settimanale della diocesi.
Tra le voci che compongono i 674mila euro erogati per esigenze di culto una grossa fetta (200mila euro) è stata assegnata per completare la nuova sede dell’archivio e delle biblioteca arcivescovile il cui cantiere nello stabile dell’ex cinema Roma all’angolo tra via Guidarello e via Lolli è in fase di ultimazione. Le altre voci più consistenti sono 100mila euro per la curia diocesana (la metà per utenze, 27mila per consulenze professionali), 85mila per gli uffici pastorali e infine 60mila euro per le parrocchie in condizione di straordinaria necessità (12mila a Ponte Nuovo, 9mila a San Vittore). I 680mila euro degli interventi caritativi vanno ripartiti tra le più importanti realtà del territorio: Caritas, la mensa e il dormitorio di San Rocco, l’opera Santa Teresa.
Prevista la realizzazione di appositi catasti e mappatura degli impianti a rischio, regole più severe per i luoghi di lavoro
Arrivano nuove disposizioni per prevenire la legionellosi. A dettarle, recependole norme nazionali, è la Regione. In Emilia-Romagna del resto i casi di legionella non sono mancati e sono pure in aumento: nel periodo 1999-2016, sono stati segnalati 1.924 casi; in media, 107 l’anno. Nel periodo 2012-2016, però, i casi segnalati in media ogni anno sono stati oltre 200 (207,6), contro i 100 del quinquennio precedente. Nel 2016, in particolare, è stato registrato il numero di segnalazioni più alto della serie storica: 290 casi. «L’aumento – segnala la Regione – è riconducibile a una maggiore sensibilità diagnostica, a una maggiore “suscettibilità” della popolazione e, molto probabilmente, anche a un aumento di Legionella nell’ambiente».
Decise quindi disposizioni più restrittive per le disinfezioni e il rafforzamento di altre misure di controllo. Prevista ad esempio la realizzazione di appositi catasti e mappatura degli impianti a rischio, in particolare torri di raffreddamento a umido e condensatori evaporativi. Il regolamento contiene inoltre indicazioni precise per la progettazione, costruzione e gestione degli impianti idro-sanitari e aeraulici. Infine, viene riconosciuto un ruolo centrale, nella prevenzione e nel controllo, ai Dipartimenti di sanità pubblica.. Per tutte le strutture che sono anche luoghi di lavoro, dove vi sia un rischio da esposizione ad acqua anche potenzialmente nebulizzata, la valutazione è obbligatoria.
Nelle segnalazioni di casi di malattia, fra le novità vi è l’indicazione – per i Dipartimenti di sanità pubblica – di individuare un titolare del procedimento/“case manager” come riferimento per la gestione dei vari processi. Si sottolinea, inoltre, il ruolo di promotore che i Dipartimenti devono avere per la realizzazione e la tenuta di appositi “catasti” delle torri di raffreddamento a umido e dei condensatori evaporativi.
Basket Serie A2 / Giovedì i giocatori, lo staff tecnico e i dirigenti giallorossi saluteranno i loro tifosi al termine di una stagione ricca di soddisfazioni, culminata con la partecipazione ai playoff per la promozione
I tifosi dell’OraSì sulla tribuna del Pala De André
L’appuntamento è fissato per giovedì 8 giugno alle ore 19.30 al PalaCosta, quando i giocatori e lo staff di OraSì Ravenna si riuniranno per salutare tutti i tifosi. Sarà un’occasione di festa in cui i giallorossi desiderano ringraziare coloro che hanno seguito la squadra sia in casa che in trasferta per tutto il campionato, regalando sempre un contributo importante di calore, affetto e simpatia.
A seguire sarà organizzata una serata presso il ristorante Classensis, in via Romea Sud, 222, per condividere insieme gli ultimi momenti della stagione sportiva 2016/2017. È previsto un menù a 10 euro con pizza e bevanda incluse. Per informazioni e prenotazione obbligatoria entro le ore 13 di giovedì è possibile contattare la sede della società giallorossa al numero telefonico 0544.1770677.
Saranno raccolti fondi per cure mediche alla camera iperbarica e la pet-therapy nelle scuole
La presentazione dell’evento in municipio
L’associazione Il Sorriso di Giada Onlus, con il patrocinio del Comune di Ravenna, organizza per domenica 11 giugno l’iniziativa “Camminiamo tutti insieme con Giada”.
Il ritrovo dei partecipanti alla camminata è fissato ai Giardini pubblici di Ravenna allo Chalet alle 9/9.30 per le iscrizioni, che prevedono una quota di 5 euro a partecipante mentre sono gratuite per i bambini fino a 10 anni di età.
La passeggiata partirà alle 10.30 e proseguirà per le vie del centro, fino a giungere in piazza Kennedy, dove sarà possibile consumare un piccolo rinfresco.
In occasione del primo anno sociale, l’associazione “Il sorriso di Giada” ha deciso di organizzare una camminata per coinvolgere la comunità di Ravenna ai temi che sono cardine dell’associazione stessa, in particolare l’iniziativa è finalizzata alla raccolta fondi per aiutare chi è in difficoltà e ha bisogno di cure, ossia per migliorare il benessere psicofisico di Giada Portale e di altri bambini disabili.
Alla manifestazione parteciperanno, tra i vari sponsor, gli amici del MotoClub Ducati e i clown di PeperepeTazum: in questo modo si potrà dare la possibilità alla collettività di conoscere meglio l’ associazione.
La raccolta della giornata sarà finalizzata al contributo concreto per i seguenti progetti e obiettivi:
– Cure mediche camera iperbarica per Giada Portale e per i nostri bimbi speciali: è attualmente in atto uno studio/ricerca che mira a verificare gli effetti benefici di questa terapia sulla piccola Giada. Il successo di tale intervento è stato già evidenziato nel primo ciclo di camera iperbarica effettuato nel mese di marzo 2017, e finanziato con una manifestazione ad hoc con la partecipazione di RaiYoyo grazie all’associazione FabioOnlus. Molti bambini non possono permettersi di pagare questo tipo di cura, che è utile per la loro riabilitazione e benessere psicofisico.
– Vitto e alloggio per le famiglie che accompagnano i propri bimbi per le cure camera iperbarica: durante la cura molte famiglie, provenienti da località lontane, sono costrette infatti a sostenere spese notevoli per assistere i propri bambini nel periodo di cura.
– Progetto Pet-Therapy e Musicoterapia nelle scuole di Ravenna (classi con presenza di un bimbo disabile).
Volley giovanile / Le baby giallorosse in campo da oggi a Modena alle Finali Nazionali Under 18. Debutto nel pomeriggio con il Volley Friends Roma, domani match contro Campobasso e Argentario Trento. Si qualifica solo prima classificata
La formazione dell’Under 18 della Teodora che si è classificata seconda ai regionali
Archiviata la promozione in A2 raggiunta dalla squadra maggiore, la Teodora si concentra sulle fasi conclusive dei campionati giovanili. Questa settimana l’impegno è per la formazione Under 18 che oggi pomeriggio a Modena inizia la sua avventura alle Finali Nazionali. Le giallorosse, che hanno guadagnato il diritto a partecipare grazie all’argento conquistato nella Final Four regionale disputata due settimane fa a Zola Predosa, giocheranno nel girone con sede al PalaAnderlini, dove incontreranno nell’ordine Volley Friends Roma (oggi, ore 17), Campobasso (domani, ore 8,45) e Argentario Trento (domani, ore 17).
Solo la vincente potrà continuare il cammino verso il tricolore – con la certezza di essere tra le prime sedici d’Italia – inserita di nuovo in un girone a quattro (con VolleyRò, Catania e Cutrofiano), che prenderà il via nel pomeriggio di giovedì 8 e che qualificherà le prime due ai quarti di finale. Per il sodalizio del presidente Compagnucci, considerando le categorie giovanili ove si assegna lo scudetto, ovvero under 18, 16 e 14, si tratta della sesta presenza ad una finale nazionale (su 12 possibilità) in quattro anni. L’ultima partecipazione della Teodora nella categoria under 18 risale a due anni fa a Crotone. E’ possibile seguire la manifestazione sul sito “Finali Nazionali Giovanili under 18 CRAI”, ricevendo aggiornamenti in tempo reale sui risultati (www.finalivolleycrai.it/homepage-finali-nazionali-volley).
La rosa a disposizione degli allenatori Mattia Focchi e Maria Grazia Montevecchi: Sofia Balducci, Erika Bendoni, Nicole Bordoni, Sofia Ceroni, Chiara Drapelli, Alessia Gardini, Beatrice Gardini, Giulia Geminiani, Emma Haly, Alice Mattioli, Matilde Mingozzi, Elena Stacchiotti , Lucia Toppetti e Alice Torcolacci.
Canottaggio / Nei campionati italiani di Milano la coppia Rosetti e Cziraki sale sul secondo gradino del podio nella gara vinta dal ravennate Miani. Stesso risultato nel pararowing per Baldini, bel bronzo per Bartolini.
La premiazione di Bruno Rosetti e Gergo Cziraki, che hanno ottenuto un bel secondo posto ai tricolori di Milano
La Canottieri Ravenna ottiene due argenti e un bronzo ai Campionati Assoluti, Juniores, Pesi Leggeri e ParaRowing svoltisi nello scorso weekend a Milano. All’Idroscalo si erano riuniti più di mille atleti in rappresentanza di 103 società, il top del canottaggio italiano, per conquistare i titoli italiani di categoria. Il primo argento lo vincono Bruno Rosetti e Gergo Cziraki nel doppio assoluto. I due ravennati bissano l’argento dell’anno scorso, ottenuto nel bacino di casa della Standiana, al termine di una gara punta a punta dall’inizio alla fine, con ai mille metri solo 7 decimi di secondo a dividere la loro barca da quella dei Carabinieri di Marcello Miani. Gli atleti della Canottieri cercano il rush finale, ma i militari rispondono e tagliano il traguardo per primi, con Rosetti e Cziraki che ciudono in 6’45”76, a 1”73 dall’oro.
La premiazione di Simone Baldini, secondo nella categoria Pararowing
Le altre due medaglie per la Canottieri vengono dal ParaRowing: Simone Baldini, dopo il suo esordio internazionale in maglia azzurra a maggio, fa il debuto anche ai tricolori nel singolo categoria PR1 e riesce subito a ottenere l’argento alle spalle di Del Bene del Pontedera. Terzo posto, invece, nella stessa gara, per il veterano Sergio Bartolini, che aggiunge questo bronzo alla sua collezione di medaglie vinte negli ultimi anni ai campionati Pararowing.
Buone le prestazioni nel singolo Junior per la giovanissima Alexandra Kushnir, che gareggiava con le Under 18 pur essendo ancora Under 16 e che riesce ad arrivare in semifinale, e per Mattia Dari, che per un soffio non riesce ad accedere alla finale del singolo Junior. La stagione della Canottieri Ravenna continua: il 17 e 18 giugno a Varese ci saranno i Campionati Italiani Ragazzi e Under 23. Il 24 e 25 giugno, a Sabaudia, sarà il turno dei veterani che parteciperanno agli Italiani Master.
In occasione dell’anniversario dell’Arma il comandante provinciale riassume i numeri dei reati: «Ma dobbiamo lavorare perché il cittadino percepisca la sicurezza. Dobbiamo essere sempre più presenti tra la gente»
FESTA DEI CARABINIERI
Diminuiscono sul territorio provinciale di Ravenna i casi di furti, rapine e truffe, rispettivamente del 17 percento, 18 percento e 40 percento nel confronto fra il periodio maggio 2016-maggio 2017 e i dodici mesi precedenti. Sono due dati particolarmente significativi estrapolati dal discorso fatto dal colonnello Massimo Cagnazzo, comandante provinciale dei carabinieri, in occasione delle celebrazioni per il 203esimo anniversario dell’Arma (qui l’elenco completo dei premiati per le attività di servizio).
La cerimonia andata in scena negli spazi esterni del comando di viale Pertini è cominciata con un minuto di raccoglimento per le vittime dei recenti attentati terroristici, una vicinanza testimoniata anche dalle bandiere a mezz’asta.
FESTA DEI CARABINIERI
Per tornare invece ai numeri dei reati e dell’attività dei militari, il colonnello ha ricordato che la delittuosità della provincia rappresenta l’8 percento della Regione (in linea con la percentuale della popolazione ravennate residente in Emilia Romagna). Sono in calo i delitti denunciati complessivamente in provincia: da 17mila a 15mila (otto casi su dieci trattati dai carabinieri). Nello specifico dei furti va segnalato il calo del 31 percento per i furti in abitazione e il calo del 24 percento per quelli negli esercizi commerciali.
«Al di là però dei dati confortanti che ci indicano sempre di non abbassare mai la guardia, è necessario che si restituisca alla collettività il cosiddetto senso di sicurezza percepita». Come? La ricetta del comandante è chiara: rendere più visibile la presenza delle divise in modo da raggiungere la percezione del cittadino più di quanto riescono a fare i numeri e le statistiche. «Nella direzione di rendere più tangibile la nostra presenza vanno i nostri sforzi per assicurare il costante servizio del carabiniere di quartiere, promuovere attività divulgative sui fenomini criminosi più pervasivi a tutela delle fasce deboli». Proprio su quest’ultimo tema il colonnello associa alle iniziative a favore degli anziani quella drastica riduzione delle truffe.
Volley Superlega / Il giocatore ligure si trasferisce nella Calzedonia con un contratto che lo legherà fino al 2020: «Pronto a prendermi qualche responsabilità in più». Bonitta: «Non potevo non accontentarlo. Presto troveremo un sostituto all’altezza»
Il palleggiatore Luca Spirito si trasferisce dalla Bunge alla Calzedonia Verona
Dopo Torres, Lyneel, Van Garderen, Grozdanov, Bossi (tornato a Modena dopo il prestito) e Ricci (in procinto di trasferirsi a Perugia), anche Spirito lascia la Bunge. Tutta la squadra ha brillato in modo globale nella passata stagione ed è quindi inevitabile che i giocatori siano cercati da realtà maggiori, con la conseguenza che il Direttore generale Bonitta dovrà costruire in pratica da zero l’organico da affidare al tecnico Soli (finora gli unici arrivi sono rappresentati dal centrale bulgaro Georgiev e dall’opposto austriaco Buchegger).
L’ultimo a partire è il palleggiatore ligure, da qualche settimana entrato anche nel giro della nazionale, che ritorna in terra veneta dopo una sola stagione, con un contratto che lo legherà al club scaligero fino al campionato 2019/2020. «Sono contento di tornare a Verona – spiega Luca Spirito – è una città in cui sono stato molto bene. In quest’ultima stagione ho avuto la possibilità di giocare con Ravenna e ora è arrivato il momento di prendersi qualche responsabilità in più con una squadra come la Calzedonia che punta in alto. Per quanto riguarda la nazionale sono contento della convocazione e mi è dispiaciuto perdere queste prime due settimane. Ora sono guarito dal lieve infortunio alla mano e sono pronto per rientrare e mettermi a disposizione della squadra per il prosieguo della World League».
Pensa già al futuro, dal canto suo, il direttore generale del Porto Robur Costa Marco Bonitta: «E’ nella nostra filosofia lasciare andare i giocatori che esprimono il desiderio di vestire la maglia di una squadra con ambizioni importanti. Quando Luca è tornato dal primo collegiale azzurro ho rilevato la sua voglia di trasferirsi e, al termine di una trattativa con la BluVolley, ho ritenuto opportuno accontentarlo. Sgombro ogni dubbio sulle qualità morali e di correttezza del ragazzo, che ha espresso e sempre esprimerà gratitudine al Porto Robur Costa e che tornerà da avversario al Pala De André, dove verrà di sicuro applaudito da tutto il pubblico ravennate. Siamo orgogliosi di aver potuto contare su Luca e di aver creduto e scommesso su un palleggiatore che adesso è di altissimo livello. Ravenna è anche questo e speriamo in futuro di vedere altri giocatori passati da noi calcare da protagonisti i campi di tutto il mondo. Noi non ci fermiamo di certo e stiamo già scandagliando il mercato alla ricerca di un elemento al livello di Spirito, capace di portarci lontano nella Challenge Cup e nella Superlega».
Il 15 giugno è in programma un vertice chiarificatore al ministero dei Beni culturali a Roma per chiarire la posizione tra Stato e società che gestisce biglietti e bookshop e intanto il consigliere comunale presenta un question time per fare chiarezza sulla cosiddetta clausola di salvaguardia che prevede il riassorbimento dei posti di lavoro
Veduta aerea della basilica di Sant’Apollinare in Classe
«Il Comune di Ravenna, socio di maggioranza della Fondazione Ravennantica, intende farsi carico dei lavoratori di Novamusa qualunque sia il momento in cui la fondazione si prenderà carico dei servizi di biglietteria e bookshop dei monumenti statali ravennati, a prescindere dall’efficacia o meno della clausola di salvaguardia prevista?». Alberto Ancarani, consigliere comunale di Forza Italia, ha presentato un question time sul caso che dall’inizio di giugno sta agitando il turismo ravennate: un contenzioso tra Stato e società Novamusa ha portato il polo regionale museale a prendere in carico in prima persona i servizi di accoglienza al museo nazionale, alla basilica di Classe e al mausoleo di Teodorico nonostante fino a ottobre sia in vigore un contratto con la citata società. Da novembre infatti è già previsto il subentro di Ravennantica in virtù di un accordo sottoscritto a febbraio in vista della scadenza del contratto.
Ancarani riassume i passaggi cruciali della vicenda: «Il contenzioso fra polo museale dell’Emilia Romagna e Novamusa, società che fino al 31 maggio ha gestito i servizi di biglietteria e bookshop dei monumenti dello Stato che insistono sul territorio del nostro comune, potrebbe portare all’anticipo dell’ingresso di Ravennantica nella gestione dei sopracitati servizi. A partire dal mese di novembre il servizio sarebbe stato preso in carico da Ravennantica, che sulla base di un accordo quadro fra la stessa Fondazione, il Comune e il Ministero, avrebbe dovuto garantire i livelli occupazionali agli attuali dipendenti di Novamusa». La cosiddetta clausola sociale. Ma cosa accadrà ora? «Qualora il contenzioso dovesse continuare o qualora dovesse venire rescisso il contratto in essere, la clausola di salvaguardia per la tutela occupazionale di detti lavoratori potrebbe perdere efficacia». Da qui la richiesta al sindaco di chiarire le posizioni di Ravennantica. Il 15 giugno a Roma è in programma un incontro al ministero per affrontare la question.
A Cotignola ha sede un centro con professionisti specializzati per le diagnosi ma anche logopedisti e specialisti in grado di aiutare i ragazzi ad acquisire la loro autonomia nello studio. La dottoressa Trerè: «Ci chiedono se potranno andare all’università e la risposta è sì»
La Psicologa Francesca Trerè
Una delle realtà più attive sul territorio ravennate per quanto riguarda le attenzioni per gli studenti con disturbi dell’apprendimento è “Strategicamente Insieme”, centro con sede a Cotignola, ma attivo anche a Ravenna. Qui psicologi specializzati sono in grado di fare la diagnosi Dsa e vi lavorano anche logopedisti, spesso figure importanti in caso di dislessia, ma soprattutto aiutano i ragazzi con diagnosi Dsa ad acquisire autonomia nello studio.
Si tratta di un centro privato e i costi sono a carico delle famiglie. Abbiamo parlato con Francesca Treré, psicologa specializzata in disturbi dell’apprendimento che ci ha spiegato: «Il nostro obiettivo è l’autonomia. Quindi cerchiamo di aiutare i ragazzi a individuare lo strumento compensativo più adatto alle loro necessità e a utilizzarlo. I percorsi possono durare anni, come mesi, dipende dall’età e dalla capacità di organizzarsi del singolo. Alle famiglie però chiediamo continuità, l’idea non è quella di un semplice doposcuola dove fare i compiti per il giorno dopo, appunto, ma piuttosto di un luogo dove acquisire strumenti». Gli incontri durano mediamente due ore. A Ravenna si svolgono nei locali di scuole che li rendono disponibili, l’anno scorso erano alla Don Minzoni e quest’anno alla Randi. Ma non sono le scuole a mandare i ragazzi al centro. «Tutto si svolge tramite passaparola tra i genitori che si informano quando ricevono una diagnosi». I ragazzini, tra Ravenna e Cotignola, sono un centinaio e vanno dalla quarta elementare alla quinta superiore.
Lo spazio “Strategicamente Insieme” a Cotignola
«Qualcuno ci chiede – racconta – “potrò andare all’Università?”. E la risposta è sì, trovando le giuste modalità di apprendimento, strategie di studio e strumenti compensativi. Tutto ciò favorisce il successo scolastico e formativo della persona. Tra i problemi più seri c’è invece quello legato all’autostima dei ragazzi, soprattutto quando la diagnosi avviene piuttosto tardi, alle medie o alle superiori. A volte arrivano carichi di una frustrazione accumulata negli anni, con il timore di non avere le competenze per proseguire il corso degli studi. In alcuni casi tutto si risolve con i primi successi scolastici, in altre invece c’è bisogno di un sostegno psicologico più strutturato».
A lei chiediamo i segnali da non trascurare. «Alla fine della seconda elementare il bambino deve saper leggere, se ci accorgiamo che fa troppi errori, non solo doppie o h, ma magari inverte le lettere, può essere il caso di approfondire, così come se ha problemi di memorizzazione. Alla fine della terza elementare si può invece diagnosticare la discalculia. Ci sono casi in cui questi disturbi portano anche a comportamenti non adeguati in classe. A volte, invece, i ragazzi riescono a compensare da soli e arrivano alle medie o alle superiori dove il carico di lavora aumenta e allora arriva il crollo, perché da soli non riescono più a farcela».
I cagnolini non hanno più di 15 giorni di vita, sembrano in buone condizioni di salute e sono stati portati al canile di Lugo. I carabinieri indagano per individuare l’autore dell’abbandono che rischia una denuncia per maltrattamento
Si è accorta che provenivano dei guaiti da un cassonetto in strada ad Alfonsine e quando ha aperto il coperchio ha trovato quattro cuccioli di cane gettati tra i rifiuti: l’udito di una passante ha salvato i cagnolini che sono stati affidati al canile di Lugo per le cure del caso. Sono in buone condizioni di salute, secondo quanto si legge sulle pagine del Corriere Romagna che riporta la notizia nell’edizione odierna del 6 giugno, ma non è detto che possano sopravvivere per via della permanenza nell’ambiente insalubre. Di certo la prontezza della passante ha permesso alle bestiole di salvarsi perché restare nel cassonetto metallico sotto il sole di questi giorni avrebbe segnato in fretta la loro fine. Questo quindi lascia pensare che possano essere stati gettati da poco prima del ritrovamento. I carabinieri della stazione locale stanno indagando nel tentativo di individuare il responsabile dell’abbandono.
Dopo il diploma all’agrario di Imola aveva affiancato il padre nella coltivazione dei campi nella Bassa Romagna
Filippo Tamburini (foto da Facebook)
Il 25enne Filippo Tamburini, morto annegato in un tragico bagno nel fiume Santerno sulle colline imolesi nel pomeriggio di domenica 4 giugno, lavorava come agricoltore nell’azienda di famiglia a Bagnacavallo. Dopo il diploma all’istituto agrario di Imola il ragazzo ha affiancato il padre Michelangelo nella cura dei terreni dell’azienda estesi tra Bagnacavallo e Traversara e altri appezzamento tra Voltana e Alfonsine.
Sulla tragedia di domenica al momento non si hanno altre notizie oltre quelle fornite dalla ragazza che era in sua compagnia durante una passeggiata in collina. Verso le 17.30 Tamburini si è tuffato in acqua a poca distanza da Castel del Rio, all’altezza di San Miniato, e l’amica rimasta a riva non l’ha più visto emergere. La chiamata ai soccorsi è stata tempestiva ma per il 25enne non c’è stato nulla da fare: alcune ore dopo i sommozzatori hanno recuperato il cadavere.