La Regione fa ricorso alla Corte Costituzionale per i fondi del Bando Periferie

Contro la norma del decreto Milleproroghe che ha cancellato quasi 120 milioni di euro di investimenti in Emilia-Romagna, tra cui i 12 milioni di euro per la Darsena di Ravenna

De Pascale Darsena Pop Up

Le persone accorse nelle scorse settimane in Darsena Pop Up per firmare la petizione contro la cancellazione dei fondi per la Darsena di Ravenna

La Regione Emilia-Romagna ha deciso di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la norma del decreto Milleproroghe che ha di fatto cancellato le risorse destinate al recupero delle periferie (tra cui i 12 milioni di euro inizialmente stanziati per la riqualificazione della Darsena di Ravenna).

Lo ha annunciato il Presidente Stefano Bonaccini in un posto sulla sua pagina Facebook. «Abbiamo atteso che si arrivasse a un’intesa, come più volte promesso dal Governo – spiega il Governatore –, ma ad oggi gli impegni sono stati disattesi e non possiamo né vogliamo ignorare la sacrosanta protesta montata dai Comuni e dai sindaci di ogni schieramento politico. Se è vero che i Comuni non possono adire direttamente alla Consulta è vero però che possono farlo le Regioni e noi lo facciamo. Perché quasi 120 milioni di euro di investimenti negati in una notte al territorio regionale sono un oggettivo danno all’Emilia-Romagna, in particolare alla parte più fragile delle nostre città, dove più c’è bisogno di investimenti di riqualificazione, di sicurezza e di servizi. C’è poi un tema istituzionale: come ripeto da mesi è necessario un rapporto di leale e corretta cooperazione tra le istituzioni; un Governo non può fare carta straccia dei provvedimenti adottati e degli impegni assunti». Bonaccini auspica «che questa iniziativa induca il Governo a una correzione, a rispettare gli impegni presi. Se ci sarà saremo i primi a prenderne atto e a ritirare il ricorso. Ma fino a quel momento andremo avanti e non lasceremo soli i sindaci e i Comuni».

A esprimere soddisfazione è quindi il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, nella veste anche di presidente Anci Emilia-Romagna: «Apprezziamo molto la decisione del presidente Bonaccini di sostenere i Comuni dell’Emilia-Romagna nell’impegno per ripristinare i fondi dovuti dallo stato per la vivibilità, la qualità e la sicurezza delle periferie delle nostre città. Stiamo difendendo gli interessi dei cittadini – continua De Pascale – e lo facciamo come sindaci appartenenti a tutti gli schieramenti politici. Spero che presto il Governo compia un ravvedimento operoso di questo taglio di risorse dannoso e illegittimo, come aveva promesso il Presidente del Consiglio Conte senza che la cosa fin qui abbia avuto seguito. Dall’assemblea nazionale dell’Anci di Rimini rilanceremo questo appello al Governo».

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