«Esiste la vaccinazione senza ago per chi ha la fobia, può aiutare la campagna»

Il consigliere comunale M5s Giancarlo Schiano suggerisce uno studio di fattibilità per l’utilizzo della tecnologia Nfit al hub vaccinale di Ravenna

INIZIO VACCINAZIONI COVID RAVENNA VACCINODAY 27 DICEMBRE 2020Promuovere uno studio di fattibilità per valutare la possibilità di somministrare il vaccino anti-Covid con la cosiddetta iniezione senza ago – un getto ad alta velocità sostituisce la puntura – per avvicinare all’immunizzazione anche chi soffre di belenofobia, la paura di aghi, spilli, siringhe. È la proposta di Giancarlo Schiano, consigliere comunale M5s a Ravenna.

Il pentastellato interviene dopo la recente seduta del consiglio comunale dedicata alla sanità e per prima cosa si allinea all’invito del sindaco nel sollecitare il completamento del ciclo vaccinale: «La nostra interrogazione inerente alla vaccinazione senza ago ha ampiamente dimostrato la nostra attenzione riguardo la problematica».

Schiano cita dati Oms: «Il 10 percento della popolazione globale soffre di belenofobia, detta anche paura dell’ago, paura che affligge non solo i bambini ma anche molti adulti. La fobia dell’ago ha una certa diffusione e si manifesta con stati di ansia, sofferenza acuta e anche panico vero e proprio, alla sola idea di essere punti dall’ago. Esiste un’alternativa valida anche a Ravenna per chi soffre di belenofobia, ed è già consolidata per inoculare il vaccino, che differisce dalla classica iniezione, l’alternativa è chiamata Nfit, acronimo di needlefree injection technology che tradotto dall’inglese significa iniezione senza ago».

La tecnologia consiste nell’inoculare ad alta velocità nel braccio il liquido con il dispositivo medico già certificato dall’Unione Europea: «Il dispositivo, per altro già utilizzato in Italia per diabetici, malati di Sla, biopsie e interventi estetici, può essere d’aiuto proprio per chi soffre di queste fobie, ma non solo; esso permette di inoculare la dose con un getto ad alta velocità che sostituisce completamente l’utilizzo dell’ago, quindi la tradizionale puntura, e garantisce un totale assorbimento del vaccino per via intramuscolare. Il dispositivo utilizza il “nozzle”, una siringa senza ago sterile e monouso, in grado di iniettare nel braccio il vaccino attraverso un microforo che proietta il farmaco nel corpo in meno di 100 millisecondi».

Per Schiano «è fondamentale incentivare la vaccinazione anche attraverso la pubblicizzazione di questi metodi, considerando la disponibilità confermata del dispositivo in oggetto al hub vaccinale a Ravenna».

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