L’incubo Jovanotti

Sulla copertina dell’ultimo numero del nostro settimanale campeggia quello che nelle ultime settimane sembra essere diventato il peggior incubo per tutta una serie di ravennati. Gli ambientalisti che si sognano ancora di notte le tamerici abbattute, gli anziani che vogliono parcheggiare la propria auto su viale delle Nazioni il sabato mattina alle 7 del mattino, quelli che dicono che a Ravenna non succede mai niente, gli appassionati di musica alternativa che non lo vogliono vedere neanche in fotografia.

Ma Jovanotti, volenti o nolenti, sta scrivendo una pagina di storia di Marina di Ravenna che forse meritava di essere scritta (non musicalmente parlando, sia chiaro). Un grande evento come quelli di Rimini, tanto per dire, quando noi ravennati siamo sempre i primi a lamentarci che i concerti più importanti della Notte Rosa, per esempio, non sono mai programmati dalle nostre parti. A lamentarci che qua c’è “solo” il Ravenna Festival, o il concerto di nicchia.

Nella lamentela, in effetti, va detto che da queste parti siamo davvero specializzati. Ci si lamenta allo stesso tempo per il casino e il mortorio, per il traffico e i bus navetta. Inevitabile che il Jova Beach Party di luglio spaccasse i ravennati e diventasse uno scontro anche politico, con il centrodestra che non vede l’ora di poter accusare l’Amministrazione per la prima transenna fuori posto.

Disagi ci saranno per tutti, inutile nasconderlo. A partire dalla viabilità. A un mese dall’evento ancora non si sa nulla di preciso. E se non credo sia così fondamentale per il fan di Jovanotti in sé, sapere con anticipo se viale delle Nazioni sarà zona a traffico limitato oppure no, sarebbe comunque un modo per l’Amministrazione per coltivare almeno un sano rapporto con gli operatori dei lidi, che spesso si sentono bistrattati dalla politica, vedi il caso Bolkestein. Un modo per fare chiarezza in anticipo e dare perlomeno la sensazione di avere tutto sotto controllo, di avere tutto programmato. L’impressione, invece, in questo momento non pare quella, pare più che altro di vivere in una città non abbastanza abituata a eventi del genere.

Ma vogliamo essere ottimisti, alla faccia di quelli che si lamentano per tutto e tutti: alla fine sarà un successo, i disagi saranno ben digeriti, al mare ci si potrà andare ugualmente e gli operatori chiederanno il bis per l’estate 2023. Sperando magari che Jovanotti abbia già degli altri impegni…

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