Insulti razzisti a scuola: «Il Comune si costituisca parte civile»

Il caso arriva in consiglio comunale. Lista per Ravenna al sindaco: «Cosa intende fare per evitare un danno di immagine per la città?»

In attesa di conoscere gli sviluppi dell’indagine avviata dal Provveditorato agli studi della provincia, approda in consiglio comunale il caso sollevato da questo sito internet della supplente che in una scuola elementare dell’istituto comprensivo San Biagio avrebbe insultato e strattonato alcuni bambini della sua classe.

È il consigliere Nicola Grandi di Lista per Ravenna a portare la questione all’attenzione del sindaco con un’interrogazione (in forma di question time) in cui invita a non sottovalutare l’episodio, auspicando «una reazione precisa della città, affinché il nome di Ravenna non possa essere affiancato a fatti di razzismo».

Grandi, in particolare, chiede al sindaco se l’Amministrazione comunale intenda costituirsi parte civile nel processo che eventualmente dovesse originarsi, «stante il rilevante ed innegabile danno di immagine che la città ne patirebbe». Un’azione, secondo Grandi, prevista dallo stesso statuto del Comune di Ravenna per casi del genere.

Intanto domani, giovedì 5 febbraio, è in programma una riunione tra i genitori e la preside della scuola che li dovrà aggiornare sul corso dell’indagine.

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