Maltempo, danni per oltre 30 milioni

Il resoconto delle segnalazioni al Comune di Ravenna da imprese e cittadini: ancora tempo per i ritardatari. Via ai lavori di ripascimento

«Se sommiamo i danni subiti dal pubblico e dai privati a oggi siamo a 24 milioni di euro. Ma sicuramente alla fine del censimento saranno superiori ai 30 milioni».
 Il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, fa il riepilogo delle segnalazioni giunte agli uffici comunali con le stime danni per il maltempo del 5 e 6 febbraio.

«Abbiamo stimato in 8,4 milioni la somma necessaria complessivamente per ripristinare le opere pubbliche danneggiate dalla pioggia e dalle mareggiate.
 Di questa somma: un milione per interventi di somma urgenza, 3,5 milioni per lavori urgenti e 3,8 per gli altri interventi.
 Per quanto riguarda i danni subiti dalle imprese che ci sono stati segnalati dalle associazioni, parliamo di circa 15,3 milioni euro». Da questa prima ricognizione restano fuori le imprese agricole che hanno un altro canale di finanziamento diretto con la Provincia, competente in materia agricola. Vanno poi conteggiate circa 120 segnalazioni di danni subiti dalle abitazioni che non sono ancora state quantificate. 

A questo punto mentre sul campo sono già partiti i primi cantieri per il ripristino – a cominciare dal ripascimento sulla costa – sarà la Provincia a fare da collettore raccogliendo tutte le segnalazioni dai singoli Comuni e inviarle alla Regione. Domani, giovedì 12 febbraio, inizierà l’iter per la richiesta dello stato d’emergenza per la calamità naturale, «per questo abbiamo dovuto raccogliere in tutta fretta questi primi dati entro la mattinata». 
Quella dell’11 febbraio, ci tiene a sottolineare il primo cittadino, non è una data tagliola: «I cittadini potranno continuare ad inviare le loro segnalazioni anche nei prossimi giorni alla mail assllpp@comune.ra.it».


Infine un aspetto non secondario rispetto al possibile riconoscimento dello stato di calamità: «Negli anni passati lo stato d’emergenza per calamità naturale è stato riconosciuto solo per opere pubbliche. D’accordo con il presidente della Regione Emilia Romagna abbiamo deciso di percorrere questa strada anche per i danni subiti dai privati.
 È una soluzione inedita che può assumere solo il Governo.
 Lo sottolineo ancora una volta con forza perché, lo ripeto, non voglio creare illusioni».

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