«Sulle strade comunali ci sono 171 ponti. In che condizioni sono?»

Ancisi si rivolge al sindaco in attesa ancora dei risultati dei controlli annunciati nel 2006. «Farebbero prima a riparare il ponte di Brooklyn»

In che condizioni sono i 171 ponti sulle strade comunali di Ravenna? La domanda parte da Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna in consiglio comunale, e arriva al sindaco sottoforma di interrogazione per tirare le fila di quanto promesso nel 2006 dall’assessorato ai Lavori pubblici che già rispondeva allo stesso decano dell’opposizione dicendo che il Comune stava «avviando una serie di sopralluoghi al fine di definire per le opere d’arte una scala di priorità e d’intervento in funzione del loro stato di conservazione. Da questo primo lavoro dovranno poi scaturire le linee operative quali: ponti da ricostruire, ponti da verificare con specifici controlli e/o calcoli statici e/o prove di carico, ponti in buone condizioni o altri».

Il Comune di Ravenna è proprietario di 171 ponti, riassume Ancisi. Oltre la metà è di cemento armato (61 totalmente, più un’altra trentina parzialmente), mentre il resto sono soprattutto di muratura e pochi di acciaio o ferro o in parte con legname. Sopralluoghi avvenuti fra il 1989 e il 1992 avevano mostrato screpolature, cedimenti, fessurazioni, lesioni, distacco di mattoni, pietre sconnesse in 46 di questi, per gran parte di muratura: «Il 20 gennaio 1995, presentai dunque al sindaco un’interpellanza. Chiedevo dunque di effettuare un check up completo dello stato di salute di tutti i ponti, onde stabilire le necessarie opere di intervento straordinario». La risposta arrivl, dice Ancisi, solo nel 2006.

Nell’aprile 2011 ancora in attesa di quella risposta «presentai sullo stesso tema una nuova interrogazione, che non ebbe risposta». Sono trascorsi altri quattro anni: «Non mi resta che tornare a chiedere, scadendo il decennale di regno del sindaco Matteucci, se è stato approntato il programma sistematico e continuativo, promesso nel 2006, di controllo dell’efficienza e dell’affidabilità dei ponti comunali; se abbia prodotto un piano di messa in sicurezza, secondo un ordine di priorità ed urgenza, dei manufatti in condizioni di instabilità; se abbia dato finora qualche risultato e/o se qualcosa sia stato progettato per il futuro prossimo».

Intanto continua la manutenzione che si sta facendo ai Tre Ponti di via Sant’Alberto. Ipotesi riapertura agosto 2016: «A Brooklyn farebbero molto prima a riparare il loro vecchio ponte del 1883 di 2.500 metri, sospeso di 41 sull’East River». Essendo chiuso fino a luglio anche il ponte sullo scolo Cupa in via Romea Nord, «significa che attualmente, per andare da Ravenna nel Santalbertese, o si compie un lungo e tortuoso giro entro le Bassette, passando davanti alla moschea, o si passa dalla via Canalazzo, rientrando su via Sant’Alberto tramite la tangenziale Romea Dir. Ma questa è la stessa strada che percorrono da sempre gli abitanti di Sant’Antonio, col risultato che, all’altezza del semaforo con cui da destra ci si immette sulla Romea Dir e da sinistra su Sant’Antonio, si verifica spesso il caos. Di qui il cartello stradale fai-da-te che gli abitanti di questa frazione sono stati obbligati ad affiggere su un palo, su cui resiste da un mese, per questa supplica: “Con semaforo rosso accostare a destra e lasciare passare le auto che girano a sinistra”. Terzo mondo, si potrebbe dire, se non fosse che condizioni del genere non se ne vedono più neppure là».

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