Sabato test gratuiti per l’Hiv. Nel 2015 in provincia di Ravenna 31 nuovi casi

In Italia una diagnosi su due arriva tardi e il 15 percento non sa di essere portatore di infezione. Esistono terapie che lo bloccano

In occasione della giornata mondiale contro l’Aids, anche quest’anno l’Ausl della Romagna promuove l’Hiv Test Days, l’apertura degli ambulatori di Malattie Infettive, Dermatologia e SerT sabato 26 novembre, dalle 8 alle 12, per invitare le persone ad effettuare gratuitamente il test per l’Hiv ed offrire tutte le informazioni utili alla prevenzione dell’Aids.

Quest’anno l’iniziativa vede anche la collaborazione della Croce Rossa e dell’Avis, che saranno in varie piazze con i loro mezzi in diverse giornate fra il 29 novembre e il 3 dicembre.

In provincia sarà possibile fare i test a Faenza all’ospedale degli Infermi (ambulatorio Malattie infettive e in Dermatologia Ambulatorio Mst) e al Ser.T (via Zaccagnini 22, primo pianto ingresso B); a Lugo all’ospedale Umberto I (Dermatologia – Ambulatorio Mst) e al Ser.T (via F. Bosi 32); a Ravenna all’ospedale S. Maria delle Croci (ambulatorio Malattie infettive) e al Ser.T (via Missiroli 16); mentre l’Avis sarà con autoemoteche a Faenza martedì 29 novembre, dalle 8 alle 11,30 in piazza Della Libertà; a Lugo mercoledì 30 novembre dalle 8 alle 11.30 in Piazza Baracca e a Ravenna sabato 3 dicembre, dalle 16 alle 19, in Piazza del Popolo.

«Fare il test è importante – scrive l’Ausl in una nota inviata alla stampa – poiché una persona affetta da infezione Hiv può rimanere asintomatica per anni: in questa fase l’infezione può essere diagnosticata solo con il test. Un tempo le persone temevano di scoprire la sieropositività perché non c’erano cure efficaci, il virus continuava a replicarsi e in alcuni anni portava all’Aids. Oggi non bisogna aver paura perché esistono terapie che bloccano l’azione del virus Hiv. Occorre una terapia continuativa per tutto il corso della vita. L’infezione resta, ma viene controllata e non si ha la malattia».

L’infezione viene curata con farmaci che bloccano la replicazione del virus Hiv e quindi impediscono la sua azione dannosa sul sistema immunitario. «Prima si agisce – ricorda l’Ausl – meglio è: questo è importante per l’efficacia della terapia e anche per ridurre la trasmissione del virus».

I Servizi di Igiene e Sanità Pubblica, i Consultori familiari, gli Spazi giovani dei Consultori, i medici di famiglia possono fornire informazioni e consigli.

In Italia – stando ai dati diffusi ad ottobre, in occasione del 15° Congresso Internazionale della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit) – una diagnosi su due arriva tardi e il 15% delle persone non sa di essere portatore di infezione da Hiv.
Tra i residenti in Romagna negli ultimi tre anni si osserva una sostanziale stabilità delle nuove diagnosi di infezione da Hiv, con una media complessiva di 82 casi all’anno; complessivamente dal 2006 al 2015 il trend risulta in lieve calo.
In particolare, nel 2015 tra i residenti in Romagna si sono registrati 79 casi con nuova diagnosi di Hiv: 31 nella provincia di Ravenna, 28 nella provincia di Forlì-Cesena, 20 nella provincia di Rimini.

La modalità di trasmissione principale resta quella sessuale, attribuibile a rapporti sessuali non protetti.

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