Ecco il bando per il recupero a Cervia del Magazzino Darsena. Pronto nel 2019

Dovrà diventare una piazza coperta all’insegna di cultura e benessere Concessione da 12 anni, canone annuo (inizialmente) da 50mila euro

È stato presentato giovedì mattina il bando per il progetto del recupero del Magazzino Darsena di Cervia che dovrà diventare un polo aperto tutto l’anno con arte, cultura, benessere ed enogastronomia.

Il Magazzino Darsena come noto – vedi articolo tra i correlati – sarà recuperato grazie ai 2,850 milioni di euro di fondi che la Regione Emilia-Romagna ha stanziato per il progetto presentato e ai 1,950 milioni di euro di fondi dell’amministrazione comunale di Cervia (per complessivi circa 4,8 milioni di euro).

L’obiettivo – si legge in una nota del Comune di Cervia – è farne una vera e propria piazza coperta della città, luogo di aggregazione con attività economiche «di respiro non solo locale, ma internazionale, che contribuiscano a stimolare l’economia turistica cervese tutto l’anno». Dominante, assieme al tema della cultura, sarà quello del benessere «nel suo significato più ampio», da intendersi come stile di vita in coerenza col tema della città slow, della salute del vivere bene e dello sport.

In seguito al bando, sulla base del progetto vincitore, saranno effettuate le gare per il lavori di ristrutturazione che dovranno essere completati entro il 2019, dove verranno utilizzati i fondi stanziati dalla regione e dall’amministrazione comunale.

«Il recupero del Magazzino Darsena è un’opera strategica – sono state le parole del sindaco Luca Coffari –, che cambierà il volto della nostra città. Stiamo procedendo per restituire a Cervia uno degli elementi di forte identità per la comunità cervese. Insieme alla riqualificazione del Borgomarina e dell’asta del porto canale, verrà valorizzato uno dei comparti strategici più importanti della località, che presenta enormi potenzialità, sia sotto il profilo turistico per la destagionalizzazione, oltre a rappresentare un fondamento della nostra storia e delle nostre tradizioni. Vogliamo in questo modo dare valore al nostro patrimonio, anche favorendo gli investimenti degli imprenditori, una scelta politica che vede il pubblico e il privato lavorare e collaborare insieme per lo sviluppo della città. Siamo grati alla Regione Emilia-Romagna che ha approvato e finanziato il nostro progetto e in particolare al Presidente Stefano Bonaccini e all’assessore Andrea Corsini».

I criteri del bando. Pubblichiamo i criteri del bando così come inviati in una nota dal Comune
La durata della concessione è di 9+3 anni il concessionario verrà individuato a seguito di una procedura ad evidenza pubblica con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, premiando in modo consistente (80 punti su 100) il progetto imprenditoriale.
Il canone di concessione annuo a base d’asta è di 50.000 euro annui per i primi tre anni e di 75mila per la quarta annualità e successive, sarà soggetto ad IVA e andrà aggiunto l’adeguamento ISTAT a decorrere dal secondo anno del contratto .
L’offerta tecnica è di un massimo di 80 punti che verranno assegnati secondo i criteri di Destinazione d’uso funzionale alla collettività (aspetti identitari del progetto, vocazione turistica, elementi di integrazione stagionale inverno/estate, capacità di creare valore aggiunto per la comunità, sostenibilità ambientale, accessibilità e fruibilità del bene con particolare riferimento al tema della disabilità); Idea imprenditoriale originale ed innovativa; Proposta interventi rispetto all’idea imprenditoriale e alla tempistica di realizzazione; Valorizzazione della cultura, dell’identità e del benessere in sinergia con gli elementi peculiari dell’identità cervese e con i progetti strategici della città; Valenza turistica ed orientamento alla socialità di cittadini ed ospiti.
L’offerta economica è di un massimo di 20 punti e i partecipanti alla gara dovranno offrire un’unica percentuale in rialzo che verrà applicata, al fine di quantificare il canone di concessione annuo dovuto, sulla base d’asta.
Le proposte di gestione dovranno prevedere una progettazione sostenibile che sappia coniugare aspetti culturali, commerciali, della ristorazione e del wellness, dovranno essere innovative e che non creino concorrenza agli esercizi commerciali presenti su quell’area, valorizzando le caratteristiche del Magazzino. Il Magazzino del sale Darsena dovrà contenere un’area didattica, museale ed espositiva ed un’area benessere per la valorizzazione della storia e degli usi del sale, un’area dedicata alla ristorazione ed un’area dedicata allo shopping. Inoltre potranno essere presenti uffici, attività professionali, palestre, ritrovi e sedi di associazioni, servizi per l’ospitalità di ristorazione e bar, servizi per il tempo libero e per la cura del corpo.
Il progetto dovrà tener conto delle leggi e dei regolamenti in materia urbanistica ed edilizia, di sicurezza anche in materia sismica, igiene, salubrità, efficienza energetica, dell’edificio e degli impianti, superamento delle barriere architettoniche, e rispettare i vincoli paesaggistici, idrogeologici, ambientali e di tutela del patrimonio storico, artistico ed archeologico.

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