«Un treno storico diretto tra Ravenna e Firenze e nuova vita alla zona dantesca»

Siglato un patto tra le due città alla presenza del ministro Franceschini, che annuncia: «Arriveranno altre risorse per Dante oltre a quelle della legge sulle celebrazioni»

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La tradizionale offerta dell’olio per la lampada perpetua della tomba di Dante da parte del Comune di Firenze. In primo piano il sindaco Nardella

«Una giornata importantissima per Ravenna, per Firenze e per l’intero Paese, con cui abbiamo aperto di fatto il cammino che ci porta al settembre del 2020 e poi fino al settembre del 2021». È il commento del sindaco di Ravenna Michele de Pascale, al termine della mattinata di oggi, domenica 10 settembre, quando il tradizionale Annuale della morte di Dante è stato l’occasione per presentare una sorta di  patto tra Ravenna e Firenze in vista appunto della scadenza del 2021, anno in cui si celebrerà il settimo centenario della morte del Sommo Poeta. Per l’occasione era presente a Ravenna anche il sindaco di Firenze – dopo diversi anni di assenza –, Dario Nardella, che ha sottolineato come «dopo anni di rivalità» Ravenna e Firenze stiano finalmente camminando insieme, «fianco a fianco», verso l’orizzonte comune del 2021.

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I sindaci di Firenze e Ravenna con il ministro Franceschini

E a suggellare questo patto era in città anche il ministro alla Cultura Dario Franceschini. «Penso che potremmo fare un lavoro importante – sono state le sue parole –, siamo partiti per tempo e sicuramente prima della fine della legislatura (che termina nel febbraio del 2018, ndr) verrà approvata anche dal senato la legge che valorizza le celebrazioni (oltre che dei 700 anni dalla morte di Dante anche del 500esimo anniversario della morte di Leonardo nel 2019 e di Raffello nel 2020, ndr)». Una legge che al momento in città ha fatto discutere in quanto è previsto un solo milione di euro (o poco più) per le celebrazioni dantesche da parte dello Stato, ma Franceschini assicura che si tratterà solo di una parte delle risorse che il Governo metterà a disposizione. «Prima della scadenza ci saranno ancora due o tre leggi di stabilità con cui verranno finanziati iniziative e progetti che i comitati metteranno in campo», dice Franceschini, che poi anticipa l’idea di sfruttare il mezzo televisivo per coinvolgere anche il grande pubblico (prendendo come esempio le letture di Benigni) e l’intenzione di puntare sui treni storici, in particolare un collegamento diretto tra Ravenna e Firenze.

«Per il 2021 – ha poi aggiunto De Pascale – avremo un calendario di eventi importantissimo in comune tra Ravenna e Firenze ma anche interventi strutturali. È partito un tavolo di lavoro per il 2021 quando avrà nuova luce il museo dantesco, così come verrà complessivamente riqualificata la zona dantesca, mentre è nostra intenzione lasciare segni concreti, di arte del nostro tempo, che possano in futuro ricordare il 2021».

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