Piano della mobilità sostenibile: 52 milioni di investimenti in 10 anni e più Ztl

Il documento strategico è stato approvato dal consiglio comunale. Affronta undici grandi temi: dalla pedonalità al trasporto merci, dalla ciclabilità al trasporto pubblico, dalla sosta all’elettrico

Autobus RavennaL’ambiente, il sociale e l’economia sono i tre elementi cardine intorno ai quali ruota il piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) approvato dal consiglio comunale di Ravenna nella seduta del 29 gennaio. Il documento strategico, da tradurre gradualmente in azioni, ha valenza decennale: gli iniziali 44 milioni di investimenti sono diventati 52 dopo l’accoglimento di gran parte delle osservazioni pervenute (35 su 84 ma le restanti 49 non sono state accolte soprattutto per questioni di forma in quanto già contenute all’interno del piano). La delibera è passata con 19 voti favorevoli (gruppi di maggioranza, gruppo Misto e Ravenna in Comune), un astenuto (La Pigna) e tre voti contrari (Forza Italia, Lega nord, Lista per Ravenna).

Il piano prevede l’ampliamento delle Ztl e la protezione dell’utenza debole, è nato da un’analisi della realtà territoriale e affronta undici grandi temi: pedonalità, sicurezza, mobilità elettrica, mobilità turistica, merci urbane, accessibilità per le persone diversamente abili, ciclabilità, trasporto pubblico di linea, moderazione del traffico, sosta e nuove infrastrutture. A illustrarlo è intervenuto l’assessore alla Mobilità Roberto Fagnani, che ha evidenziato con orgoglio come Ravenna sia una delle prime città in Italia, dopo Milano, ad aver predisposto e approvato il Pano urbano della mobilità sostenibile: «Un documento proiettato nel futuro, per realizzare una città all’avanguardia dal punto di vista della mobilità. Esso è il frutto di una condivisione molto intensa e partecipata che ha coinvolto numerosi soggetti, associazioni e stakeholder cittadini».

In questi anni sono già state ottenute e investite risorse in interventi per un milione di euro. La Regione ha stanziato altri 24 milioni che saranno suddivisi tra i Comuni dell’Emilia-Romagna a cui serviranno per predisporre i piani mentre Ravenna potrà già utilizzare la quota destinatale per interventi concreti come le piste ciclabili. Un altro aspetto determinante sottolineato dall’assessore Fagnani riguarda proprio la possibilità per il piano, che non è un punto di arrivo ma di partenza, di accedere a finanziamenti regionali, statali o europei.

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