Costantini ha videochiamato Zaki: «Speriamo non ci sia più bisogno di disegnarlo»

L’illustratore ravennate ha parlato con lo studente: «Quando ha visto il mio disegno in piazza si è quasi commosso»

Costantini Zaki«È stato emozionante, ma anche straniante. Per me era quasi diventato un personaggio disegnato, ed è stato strano vederlo che si muove, ma sono molto felice».
Così all’Ansa Gianluca Costantini, il fumettista ravennate che ha disegnato il volto di Patrick Zaki e che oggi gli ha parlato per la prima volta.
La sua opera è stata esposta come gigantografia in piazza Maggiore, sotto le Due Torri, e usata come simbolo nelle manifestazioni che chiedevano la liberazione dello studente egiziano dell’Unibo detenuto da 22 mesi e scarcerato mercoledì, in attesa dell’udienza del prossimo febbraio.

Questa mattina (10 dicembre) Costantini ha parlato con Zaki attraverso una videochiamata. «Mi ha ringraziato tantissimo – ha aggiunto il fumettista – e mi ha detto che sapeva dei disegni quando era in carcere, ma solo quando è uscito ha visto la grande immagine di piazza Maggiore. L’ha colpito molto, era quasi commosso».

Lo studente, secondo Costantini, ha iniziato a riflettere in carcere sulle potenzialità dell’arte nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica. «Devo dire che è molto energetico e non me l’aspettavo, ma mi avevano detto che non sta mai fermo – ha spiegato, sorridendo, Costantini – io sarei molto più provato al suo posto, lui ora è felice e parla con tutte le persone che lo hanno aiutato».

I due si sono dati appuntamento a Bologna, pur senza una data al momento, ma non si sono confrontati sul processo. «Abbiamo parlato molto di cose leggere e non siamo andati in profondità – ha concluso l’artista – ora che Patrick c’è, speriamo che non ci sia più bisogno di disegnarlo». (ANSA.it)

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