Pensando alla “Tosca”, ecco i carciofi alla giudia

A Monaco, seduta comodamente in una poltrona del Nationaltheater, ascolto la Tosca.  Una musica bellissima interpretata da una grande orchestra con Bryn Terfel nel ruolo di Scarpia. Nel secondo atto, a Palazza Farnese, Scarpia riceve Tosca, sta cenando. Cosa mangia Puccini non lo dice, io ho pensato a qualcosa di tipicamente romano: bucatini alla amatriciana, coda alla vaccinara, pecorino romano, carciofi alla giudia o altro… non so.

Carciofi alla giudia
Ingredienti: 8 carciofi mammole, uno spicchio d’aglio, abbondante olio extra vergine d’oliva, sale e pepe, prezzemolo tritato, limone.
Preparazione: pulire i carciofi con un  coltellino appuntito e tagliente così da mondare le foglie più dure e il gambo e poi ruotare il coltellino e il carciofo in modo da eliminare le punte spinose. Con le mani allargare le foglie e immergere i carciofi in acqua acidula. Dopo circa 30 minuti, scolarli e lasciarli a testa in basso in uno scolapasta. Intanto mettere sul fuoco un tegame con abbondante olio, lo spicchio d’aglio e una tazza d’acqua, quando è bollente immergere i carciofi. Dopo averli salati, lasciarli cuocere per circa 15/20 minuti. Poi estrarli e rimetterli nello scolapasta a testa in basso. Dopo pochi minuti, prenderli e schiacciarli su un piano di marmo o di legno, si apriranno come un fiore. Prendere una padella con abbondante olio e rifriggerli  fino a quando sono diventati croccanti, servirli  con il prezzemolo tritato e una spolverata di pepe appena macinato.

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