Operaio morto nella stazione di Hera, i sindacati: «Vanno chiariti orari e manovre»

Il 26enne Christian Vernocchi lavorava per una ditta del gruppo Ciclat. Il cordoglio del sindaco

«Gli interrogativi che accompagnano la morte di Christian Vernocchi sono diversi, a partire dall’orario in cui è avvenuto l’incidente e dalle manovre che si stavano svolgendo nella stazione». I sindacati confederali e di categoria – Cgil, Cisl, Uil e Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti – si augurano che le indagini della magistratura possano fare luce sulla dinamica dell’incidente e su eventuali responsabilità: ieri sera, 14 gennaio, il 26enne ha perso la vita in un incidente mortale avvenuto nella stazione di trasferenza di Hera Ambiente a Cervia. Il giovane stava svolgendo il suo lavoro per la ditta Ravenna Chimica, azienda del gruppo Ciclat.

Sono in corso richieste urgenti d’incontro con Hera Ambiente, proprietaria dell’area in cui si è verificato l’infortunio mortale, e Ravenna Chimica, azienda incaricata delle attività nella stazione di trasferenza, per comprendere cosa non ha funzionato nel servizio gestito in appalto. «La sicurezza rappresenta una priorità assoluta e l’impegno quotidiano del sindacato è fare in modo che tragedie come questa non si verifichino mai».

Il sindaco Massimo Medri ha espresso il più profondo cordoglio a nome personale, dell’amministrazione comunale e dell’intera città di Cervia: «Ogni volta che avviene un simile evento siamo tutti sconfitti, perché in una società civile e avanzata non è ammissibile morire nell’adempimento del proprio dovere. È un giorno di dolore che ci deve fare riflettere su come evitare questi incidenti, eliminando le cause che portano agli infortuni e alle morti. Confido che venga fatta luce il prima possibile sulla dinamica dei fatti e su quanto accaduto».

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