Al via la gara europea da 1 miliardo e 200 milioni per la gestione dei rifiuti

Si tratta di una delle prime esperienze di concessione di un servizio pubblico essenziale (affidato finora a Hera) attraverso un’apertura al mercato

È formalmente iniziata nella giornata di oggi (venerdì 22 dicembre), con la pubblicazione degli atti sulla Gazzetta Ufficiale, la gara europea per l’affidamento (per 1 5anni) del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani per il territorio della provincia di Ravenna (e del distretto di Cesena).

Lo rende noto Atersir, l‘Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti, che sottolinea come in questa gara rappresenti una novità in regione poiché è una delle prime esperienze di concessione di un servizio pubblico essenziale attraverso un’apertura al mercato. L’assetto attuale del servizio infatti deriva da anni di gestione in salvaguardia (affidata sul nostro territorio a Hera).

L’importante valore economico dell’affidamento ha poi previsto che, in applicazione della normativa vigente, si prevedesse per esso una gara di carattere europeo, aperta cioè a soggetti industriali di varia provenienza nazionale ed europea.

Il bacino territoriale oggetto della gara comprende tutti i 18 comuni corrispondenti all’ambito territoriale della provincia di Ravenna per un valore economico complessivo (compresi anche i 17 Comuni cesenati) a base d’asta di oltre  1 miliardo e 200 milioni di euro per l’intero periodo di affidamento.

Le caratteristiche del bando
Il nuovo servizio rifiuti che risulterà dal bando è progettato e dimensionato dall’Agenzia per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del Piano Regionale di gestione dei Rifiuti al 2020. Sono richiesti ai partecipanti standard tecnici molto alti, con un’attenzione particolare alle offerte migliorative in termini di maggiori servizi erogati (ad esempio spazzamento, pulizia stradale, maggiori aperture dei Centri Comunali di Raccolta).
«Il bando – assicura Atersir – prevede di mantenere da una parte l’economicità dell’offerta, che in un bando europeo deve garantire l’appetibilità per competitors differenti e dunque una reale apertura al mercato, e dall’altra di migliorare i risultati sul territorio».
La concessione del servizio non prevedrà lo smaltimento dei rifiuti, essendo questo un sistema già regolato dalla Regione e da Atersir, e il recupero della differenziata che viene svolto in condizioni di libero mercato.
Inoltre i sindaci del territorio hanno firmato un protocollo insieme alle maggiori sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil, al fine di garantire, in questo passaggio delicato, la tutela dei lavoratori già impiegati sul servizio, che verranno impiegati in futuro nella nuova configurazione societaria, salvaguardando i livelli occupazionali del gestore uscente.

Tempi e scadenze
I partecipanti avranno sei mesi, vista la complessità del progetto da presentare, per la preparazione della documentazione e la consegna dell’offerta in forma ufficiale. A quel punto entrerà in gioco l’attività della commissione tecnica, chiamata a valutare le proposte pervenute.
Si può stimare, a scanso di possibili novità giurisprudenziali e problematiche, che una gara di queste dimensioni può certamente prevedere, una durata complessiva di adempimento della procedura di almeno un anno.

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