Stop alle estrazioni, Legambiente plaude: «Ora un piano di transizione energetica»

Contrariati invece gli Industriali. La Lega: «Come pensano di uscire da un inverno che metterà in grandissime difficoltà le nostre aziende?»

Stanno suscitando come prevedibile opposte reazioni le parole del premier Giuseppe Conte sull’ipotetico blocco definitivo delle trivellazioni. Legambiente parla di una scelta «positiva e  il territorio dell’Emilia Romagna ed il comparto ravennate dell’off-shore, saranno tra le aree nazionali ad esserne maggiormente interessate». L’associazione ribadisce la necessità di «un forte Piano di Transizione Energetica, che affianchi una visione complessiva per il futuro al doveroso stop alle estrazioni».

Per Lagambiente è « il momento che in Emilia Romagna si abbandoni l’inutile contrapposizione che nei mesi scorsi aveva visto in campo Regione, Comune di Ravenna e forze sociali contro i provvedimenti nazionali sulle trivelle. A tale contrapposizione va invece sostituita una cooperazione per una transizione in grado di riconvertire il settore dell’Oil and Gas».

Contrariati invece gli Industriali che sottolineano la doppia tegola che si abbatte in questi giorni, visto anche l’azzeramento giudiziario dei vertici portuali.  La Lega  con Samantha Gardin evidenzia le contraddizioni del Pd, che a livello locale è sempre stato invece favorevole alle estrazioni: «Dopo quanto ho sentito dichiarare a Roma, senza alcuna obiezione da parte del Partito Democratico, mi chiedo come pensano di uscire da quello che sarà un inverno che metterà in grandissime difficoltà le nostre aziende ravennati e che ci porterà alla totale dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento del gas metano».

 

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